Il mito di Giacinto

Apollo, giovane e bello, dio della Grecia, rappresentante del lato razionale e civile della natura umana, era innamorato di Giacinto, principe spartano. Ma anche tra le divinità greche invidia e gelosia sono comuni moti dello spirito, che alimentano storie e intrecci. Così Zefiro, vento dell’occidente, era geloso di questo amore, e ne voleva porre fine.
L’occasione si presentò presto, quando Apollo volle insegnare a Giacinto la disciplina del lancio del disco. Zefiro soffiò forte e deviò la rotta del disco facendolo piombare sul giovane Giacinto che cadde a terra privo di vita. Inutili i tentativi di Apollo di animarlo. Apollo prese tra le sue braccia il giovane spartano, imprecò e supplicò il cielo e le sue divinità, ma dal povero Giacinto il soffio vitale era svanito e solo sangue scendeva dalla testa e bagnava la terra.
Proprio in quel punto, ai piedi di Apollo, spuntò un fiore, che si chiamò Giacinto.

(libera interpretazione dalle Metamorfosi di Ovidio)

9 pensieri riguardo “Il mito di Giacinto

  1. Il giacinto racchiude in se il tema della complessità..tanti piccoli semplici elementi che, insieme, formano un altro soggetto molto più bello.
    Peccato che non posso coltivare i giacinti perchè il loro intenso profumo mi provoca il mal di testa.
    Sto aspettando con pazienza che fioriscano le mie fresie.
    A presto
    Silvana

  2. Ciao Silvana, intanto auguri per le tue fresie, poi ti dirò che la complessità della natura è così bella perché sembra semplice. È più che un ossimoro, è come sentire un pianista che suona un pezzo complesso, ma lo guardi e lo ascolti… e sembra che per lui siano una cosa semplice! Questa è la mia idea. 😉
    A presto,
    Davide

  3. Anche a me son fioriti i bei bulbi di giacinto e mi sembravano così belli e profumati, i fiori più belli che avessi mai visto! Dietro di loro però l’amarillis cresceva, silenziosa…poi è fiorita, uno due tre fiori! grandi come una tromba e rossi! Così i giacinti si sono piegati da un lato… forse intimiditi….

  4. Ciao Maddalena, anche se un po’ dispiace pensare ai giacinti così piegati, mi sembra comunque una bella storia e interessante. I fiori, forse, non portano rancore…
    a presto,
    Davide

  5. ho girato il gaiacinto blu, così sembra tendersi verso l’amarillis, come per fare amicizia. Invece ho messo un bastoncino ai tre giacinti bianchi e li ho legati insieme con una cordicella, sembrano tre fratellini che si stringono per il freddo? Oppure sembrano catturati? e si, sembrano proprio ostaggi dalla prepotente e rossa smargiassa amarillis…
    i fiori raccontano molte storie…

  6. @ notititiae
    Grazie della segnalazione, è sempre istruttivo ritornare alle origini della nostra cultura. Molto apprezzato.
    A presto,
    Davide

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