Calicanto

Il calicanto è il fiore di gennaio. La pianta di Calicanto la potete vedere anche in città, senza dovervi spingere in campagna o chissà dove. I fiori hanno i petali gialli, mentre l’interno è color porpora, e sono profumatissimi. La forma è quella di un arbusto con rami che sembrano secchi – quando hanno perso tutte le foglie – ma che vedono risplendere i tantissimi fiori gialli.

La leggenda a cui è legata questo fiore dà significato alla sua struttura. Si narra che in una fredda giornata d’inverno un pettirosso cercasse riparo tra gli alberi, ma tutti si rifiutavano di dargli asilo… tutti tranne il Calicanto. Così il piccolo volatile si poso su un ramo del Calicanto, che con le sue foglie gialle cercò di dargli un riparo e un po’ di tepore. Il Signore, che aveva visto tutta la scena, decise di ricompensare la pianta e fece cadere sull’arbusto una pioggia di stelle brillanti e profumate. Ecco dunque l’origine dei fiori del Calicanto. Se passate accanto a questo arbusto provate ad annusare i suoi fiori, perché io in questo post posso offrirvi delle immagini, ma purtroppo non posso dar conto del loro profumo.

Nel linguaggio dei fiori il Calicanto simboleggia… indovinate un po’? L’affettuosa protezione.

Permettetemi anche di presentarvi una foto del Calicanto in bianco e nero, che ne esalta la bellissima forma dei suoi fiori.

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Uno scudo di fiori

La società diventa sempre più dura e feroce. Non ne puoi più di questa negatività? Scrollatela di dosso creando uno spazio privato in cui rilassarti. In mezzo al verde, con tanti bulbi da fiore. I fiori hanno un effetto calmante e infondono allegria.

Lasciati coccolare

Sicuramente hai già avuto a che fare con la mentalità negativa. La comunicazione secca, concisa e impersonale non è una novità. Ma nessuno ne trae beneficio. Al contrario, fa scaturire in noi il desiderio di venire avvolti da una nuvola di dolcezza, che ci infonde tranquillità e ci aiuta a liberarci gradualmente dalla negatività che ci circonda. In che modo è possibile creare un ambiente accogliente, gradevole e confortevole? La risposta è semplice: con il verde.

Immergiti nella tua oasi

Forse anche tu desideri concederti del tempo per te in cui l’unica cosa che conta è rilassarsi. Ritrovare la pace dei sensi senza fare assolutamente nulla per un po’. In un giardino che ti protegge e ti nasconde da tensione e negatività. Immagina: cuscini spessi e soffici, indumenti morbidi e confortevoli, in assoluta sintonia con la natura. I bulbi da fiore caratterizzati da colori tenui rendono la tua oasi ancora più rilassante. Abbasso la durezza, viva la distensione.

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Nella foto, a sinistra Tulipa ‘Queensland’, ‘Red Sparks’, Ranunculus mixed; a destra Tulipa ‘Flaming Flag’.

 

Un mondo morbido e avvolgente

Cosa aspetti? Pianta adesso i bulbi nel tuo spazio verde e godi del risultato quando giunge la primavera. Riempi il giardino di fiori soffici e delicati. I tulipani pappagallo e i tulipani doppi sono particolarmente indicati per creare un’atmosfera avvolgente. Le tinte pastello, dal bianco panna al lilla, inframmezzate da delicati accenti di fresco arancione, conferiscono all’ambiente un aspetto piacevolmente ovattato. I giacinti diffondono un profumo dolce e delicato. Proprio quello di cui hai bisogno nel tuo accogliente giardino per liberarti dalla negatività.

Per maggiori informazioni sui bulbi da fiore, visita il sito www.bulb.com. Troverai tra l’altro informazioni su come piantare i bulbi e sulle varietà disponibili.

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Nella foto a sinistra Tulipa ‘Queensland’; a destra Narcissus poeticus.

Sfondo scrivania di febbraio / February’s wallpaper

La primulaPrimula polyantha – è la protagonista dello sfondo scrivania e calendario di febbraio 2012.
In questa stagione è un fiore sempre presente in serre e vivai, e viene comperato anche per dare colore al grigio inverno.
È un fiore che accompagna l’arrivo della primavera. Troppo presto per la primula?
No, affatto. Visto che qui al nord l’inverno non si è fatto sentire… che arrivi la primavera!

Ora vi racconto una leggenda.

C’era una volta un bosco dove vivevano tanti animali, e tutti aspettavano con impazienza l’arrivo della primavera e dei primi raggi del sole che scaldassero un poco. L’inverno era stato freddo e lungo, e sembrava anzi non volersene andare.
Gli animali del bosco erano così impazienti che tutti insieme dissero all’inverno: «Insomma, vattene adesso, lascia il posto alla primavera!»
Ma l’inverno, che era molto permaloso si arrabbiò e promise che non se ne sarebbe andato. Chiamò a sé i suoi due fidi alleati, il Gelo e la Tempesta e gli disse: «Nascondetevi dietro a quel cespuglio, e quando arriverà la Primavera la spingerete dentro quella grotta.»
Quando finalmente arrivò la Primavera, la Tempesta la spinse con i suoi venti dentro alla grotta e il Gelo la immobilizzò con una barriera di ghiaccio.
Alcuni animali avevano assistito alla scena, e impotenti e preoccupati decisero di chiedere consiglio al Sole.
«Io so come aiutarvi» disse l’astro. Mandò i suoi raggi caldi vicino ad un ruscello e lì spuntarono delle primule.
«Prendete le primule e portatele nella grotta dove è rinchiusa la Primavera – disse il Sole agli animali della foresta. Le primule sono fiori magici che hanno il potere di sciogliere il ghiaccio».

Gli animali fecero come gli aveva detto il Sole e la Primavera fu liberata. Tutti gli animali della foresta festeggiarono.
Al sentir quelle grida di felicità l’inverno si indispettì ancor di più e se ne andò al Polo Nord, seguito dai suoi fidi amici Tempesta e Gelo.

Lo sfondo scrivania di Febbraio è scaricabile nei seguenti formati:
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1440 x 900
1280 x 1024

The primrose – Primula polyantha – is the protagonist of the wallpaper and calendar of February 2012.
This season is always present in a flower greenhouses, and is also bought to give color to the gray winter.
It is a flower that accompanies the arrival of spring. Too early for the primrose?
Not at all. As the winter here in the north of Italy has not been felt … Spring arrives!
Download:
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Il mito di Giacinto

Apollo, giovane e bello, dio della Grecia, rappresentante del lato razionale e civile della natura umana, era innamorato di Giacinto, principe spartano. Ma anche tra le divinità greche invidia e gelosia sono comuni moti dello spirito, che alimentano storie e intrecci. Così Zefiro, vento dell’occidente, era geloso di questo amore, e ne voleva porre fine.
L’occasione si presentò presto, quando Apollo volle insegnare a Giacinto la disciplina del lancio del disco. Zefiro soffiò forte e deviò la rotta del disco facendolo piombare sul giovane Giacinto che cadde a terra privo di vita. Inutili i tentativi di Apollo di animarlo. Apollo prese tra le sue braccia il giovane spartano, imprecò e supplicò il cielo e le sue divinità, ma dal povero Giacinto il soffio vitale era svanito e solo sangue scendeva dalla testa e bagnava la terra.
Proprio in quel punto, ai piedi di Apollo, spuntò un fiore, che si chiamò Giacinto.

(libera interpretazione dalle Metamorfosi di Ovidio)