Una teca per gli insetti stecco

Tra i blog che seguo non manca certo l’estro e l’ingegnosità. Tanto per citarne qualcuno: c’è chi fa bellissimi orecchini e altrettanto belle borse, chi invece si è fatto l’alveare (l’ortodicarta di Nicola) o alleva le api (TroppoBarba), chi ancora fa cesti di canna e vimini e ne spiega la costruzione, chi decora i sassi in modo strabiliante…

E così, vuoi per contagio, vuoi per emulazione, anch’io mi dedico al bricolage. E poiché di api non posso tenerne qui in città, mi metto a costruire una bella (bella? mah…) teca per gli insetti stecco. Molto grande, perché spero in una grande partenogenesi. Quella sotto in foto è la struttura. Mancano la porticina (difficile questa!), le zanzariere su due lati, e un pannello bianco in fondo.
Vediamo cosa ne esce e se gli stecchini apprezzeranno. 😉

11 pensieri riguardo “Una teca per gli insetti stecco

  1. Grazie per aver messo il link del mio blog e buon lavoro! Penso che gli insetti stecco saranno felicissimi di abitare in una casetta luminosa ed ecologica. Vedrai, sapranno ricompensarti.
    Silvana

  2. Come ti puo` dire anche Nicola, le api stanno forse meglio in citta` che in campagna. Ormai piena zeppa di pesticidi.

    Un TroppoCommossoBarba linkato immeritatamente. Ciao. 🙂

  3. Grazie Silvana, il piacere è mio di poterti citare (lo stesso vale per TroppoBarba)
    @ TroppoBarba: che tristezza la campagna piena di pesticidi, quasi fosse una terra di nessuno dove puoi buttare tutti i tuoi rifiuti industriali, tanto poi fai una bonifica… per modo di dire. 😦
    A presto,
    Davide

  4. molto bella e ariosa! staranno bene, un posto ideale per la partenogenesi. Mi ricorda il portagrilli delle favole orientali (se ne vede uno anche in Mulan della Disney). Allora forse porterà fortuna!
    Io invece, abbandonata l’idea del biotrituratore, ho comprato una piccola e maneggevole sega (soli 8,25 euro). Forse con i rami grossi dello sfalcio potrò costruire qualche cosa, insieme ai bambini. Pensavo ad una mangiatoria per gli uccellini, ma a prova di gatto. Devo fare un bel progetto. Ieri mio marito ha tirato fuori il manuale di Archimede Pitagorigo. Adesso vado nell’orto, guanti rosa sega in mano!

  5. @ Maddalena:
    difficile fare una mangiatoia per gli uccellini a prova di gatto. I felini si arrampicano dappertutto. Comunque buon lavoro! 😉
    A presto,
    Davide

  6. Grande lavoro, tantissimo sfalcio (ah il biotrituratore!), ma pochi i rami grossi per fare la mangiatoia. La sega che definivo maneggevole, non lo è mica poi tanto, diciamo maneggevole quando la porti a casa dal negozio, ma poi in giardino è tutta un’altra faccenda.
    Comunque ho finalmente trovato lumache e chiocciole, lombrichi e dei bozzoli, che non ho capito se siano un animale o un seme. E poi anche le coccinelle, parecchie, ma sembrano morte. Forse sono in letargo. Lasciamelo credere.
    Insomma un gran da fare. I gatti e il mio vicino fumatore da terrazzo, mi guardavano stupiti.
    E infine per quanto riguarda la mangiatoia antifelino, pensavo di metterla su un tronco infilato in un imbuto a testa in giù. Ce la farò.

  7. @ Maddalena
    Con tutto il tuo gran da fare porti la primavera. Mi sembra molto bello. Hai visto che a cercarle anche da te spuntano lumache e chiocciole? Se continui così contagerai anche il tuo vicino fumatore, ci scommetto. Lascerà la sigaretta sul terrazzo e si improvviserà giardiniere/ortolano.
    A presto,
    Davide

  8. Ciao Davide, ti ringrazio per la citazione! Il tuo blog è sempre una lettura interessante e quando ne ho l’occasione lo consiglio agli amici.
    Bella idea quella della casa per gli insetti stecco, è una reggia, sono curiosa di vederla finita! Ciao buon lavoro

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