Accidenti alle lumache (ma anche una cosa bella!)

Mi ero così entusiasmato a vedere alcune colture del mio orto circondate dai bellissimi tagete che quella mattina – sì, quella mattina – a veder i tagete così ridotti, proprio non ci ho più visto! Lumache e chiocciole! Siete state voi!
E fortunata te Maddalena che di lumache non ne vedi più tante come una volta… sono arrivate tutte nel mio orto.

Non trovando altro di cui cibarsi – a parte le zucchine che ho protetto e per ora il vaso/castello funziona – si son dati alla pazza gioia di mangiarmi foglie e gambi di tagete.
Guardateli. Che tristezza lì caduti al suolo, con il fiore chinato, esausto, privo di linfa.

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E così la stessa sera eccomi a frugare e cercare lumache. Alcune colte in fragrante a mangiarsi il tagete! Dicono che dove passava Attila non cresceva più l’erba. Non è che le lumache siano da meno! E per fortuna sono piccole. Immaginatevele giganti. Come in uno di quei film di fantascienza con gli insetti giganti – c’erano i più a noi umani più repellenti: ragni, scarafaggi, millepiedi… ma lumache mai. Sarebbe stato buffo vederle. Lo sceneggiatore le ha subito scartate. Eppure la loro piccola dimensione e la loro lentezza è la loro forza. Chi non conosce l’orto sottovaluta spesso i danni delle lumache.

Ma basta lamentarsi. Adesso la cosa bella.

Perché mentre sono lì nel buio che frugo con le mani nei fiori – la pila non la trovo più. Ne ho comperate tre e i bambini me le nascondono per giocarci loro. Dicevo, mentre sono lì che frugo con le mani, sento un rumore. Timido timido. Sto in silenzio. Silenzio. Riprendo a frugare. Ancora quel rumore. Sto in silenzio. Ancora quel rumore.
E allora mi avvicino, e già immagino. È proprio lui: il riccio! Uno della famiglia che abita nel mio orto. Era da tanto che non lo vedevo – forse non è lo stesso del primo incontro, ma non fa niente. Bello avere un riccio – o forse una piccola famigliola di ricci – in un orto di città.
Accendino. Eccolo lì! Intimorito e immobile. Chiamo i bambini e lo guardiamo senza avvicinarci troppo a lui.

Però, caro riccio, non potresti mangiare un po’ di lumache?

4 pensieri riguardo “Accidenti alle lumache (ma anche una cosa bella!)

  1. Caro Davide,
    quando scrivi di chiocciole o lumache tocchi un tasto dolente.
    Come già detto, qui le bestiacce si raccolgono a palate, sono in ogni luogo a mucchi ,i sostegni di canna dei fagioli, per esempio, sono ricoperti di chioccioline piccolissima ma che purtroppo cresceranno.
    Mangiano tutto anche nei vivai ultimo pasto scoperto le foglie delle zinnie!!! per non parlare delle fragole. cosa si può fare, non certo il veleno che poi lo mangiamo anche noi, ed allora la CRUSCA, all’impianto circondare le piante con crusca ma appena piantato non dopo una notte altrimenti quelle fuori si non entrano ma quelle dentro non escono più.
    Coraggio
    Ciao
    Liliana

  2. Proprio oggi la mia Licia ne ha raccolte un po’, le ha messe in uno scatolone, ha aggiunto foglie ed erba, mi ha guardata tutta soddisfatta e ha detto: faccio l asilo! La crusca funzionerà come la cenere, le lumache non amano strisciarci sopra. non funziona un gran che, le lumache sono tanto furbe quanto voraci.
    Viva il riccio!
    Ciao Davide ciao Liliana
    Maddalena

  3. Per fortuna la crusca funziona meglio della cenere,certo è sempre guerra aperta.
    Anche noi in campagna abbiamo tante famiglie di ricci non sapevo che mangiassero lumache, in giardino è impossibile con 5 cani.
    Maddalena la tua piccola Licia ha cominciato un allevamento ?rende sai!!!!
    Se avrete bisogno di crusca quando macineremo il grano ce ne sarà in abbondanza.
    Ciao
    Liliana
    p.s per Maddalena
    i piselli odorosi sono già belli grandi ma nonostante tante cure i cotogni ancora non si vedono è colpa mia o ci mettono tanto a germogliare?

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