Dall’orto alla tavola: melanzane

Dalla raccolta dei semi fino alle melanzane al cioccolato, questo libro della collana Quaderni dall’orto alla tavola, è un ottimo piccolo manuale per avere verdura a chilometri zero, ed essere in grado di stupire compagni e conoscenti con un vasto ventaglio di ricette che va dagli antipasti ai primi e secondi piatti, ai contorni fino ai dolci.

Dopo una breve introduzione di carattere storico-etimologico, la prima parte del Quaderno è dedicata ai consigli per far crescere bene questa verdura: concimazione, piantagione, annaffiatura, metodi per prevenire le malattie più comuni, raccolta dei semi.

Una volta che le vostre melanzane sono cresciute e pronte per essere raccolte, ecco che si va alla cucina. E qui il Quaderno di Mimma Pallavicini è prodigo di consigli e ricette che faranno stupire i vostri commensali… provare per credere.
Giudizio: consigliatissimo

PALLAVICINI, MIMMA, Melanzane. Dall’orto alla cucina, Antonio Vallardi Editore, Milano 2013, formato 16,8 x 22 cm, pagine 64, prezzo euro 5,90.

Dall’orto alla cucina: melanzane

Pubblicità

L’orto vivo (o la vita nell’orto)

Ecco arrivate le belle giornate. E l’orto si anima di api, bombi, farfalle, formiche, cimici…
È molto rilassante sedersi e guardare queste minuscole creature fare il loro lavoro, sentire nel silenzio della città – sì, in certi orari c’è il silenzio – il rumore delle api in volo o vedere rincorrersi le farfalle.

ape su lavanda

Le cimici “milaniste” – Graphosoma lineatum, come mi insegna Zoropsis – stazionano calme ed assorte sui fiori del prezzemolo. Muovono lentamente piccoli passi. Sembra che stare lì sopra gli piaccia molto.

cimice

È ritornata anche la locusta. Se ne sta comoda su un rametto e si pappa le tenere foglie. Se penso alle invasioni di locuste avvenute in Australia mi vengono i brividi, ma per fortuna qui da noi arrivano solitarie e non c’è da preoccuparsi – per questo non la scaccio.

locusta

Rimanere seduti in prima fila ad osservare la Natura che si prodiga di conservare e trasmettere la vita è uno spettacolo a cui non rinuncio. Per niente noioso, come a qualcuno potrebbe apparire. Molto rilassante, forse anche istruttivo nella sua apparente semplicità. È questo il senso della vita? Andare di fiore in fiore? Accumulare provviste per l’inverno?
Aiuto! Sento che il mio discorso sta andando in una direzione di difficile argomentazione, dove domina l’indicibile – ciò che non si può dire, né descrivere con parole adeguate.

Uomo e donna si interrogano sul senso della vita, a volte complicandosela.
Ogni tanto, senza porci troppe domande, la vita è meglio viverla, come fanno i nostri amici insetti…

I quaderni dall’orto alla tavola

Cari amici orticoltori, oggi voglio parlarvi di una nuova collana degna di nota di Antonio Vallardi Editore. Come leggete dal titolo di questo post, si tratta de I quaderni dall’orto alla tavola. Benessere per la mente e il corpo. Ovvero, come si legge in quarta di copertina, una collana studiata apposta “Per scoprire il piacere di far da sé, nell’orto come in cucina.” Un ciclo completo a km 0.

Quaderni dall'orto alla tavola

Sono libri tematici che trattano colture ben precise – vi parlerò oggi e in seguito di Zucchine, Pomodori e Melanzane. Scritte da Mimma Pallavicini, che immagino tutti voi conosciate – e se non la conoscete andare a fare un salto nel suo blog – questa collana si contraddistingue per uno stile grafico un po’ vintage, sia nella copertina che nelle pagine interne, e per una trattazione esaustiva del soggetto, dalle fasi iniziali della semina, alla sua crescita, alle cure colturali, fino alla tavola, con tante invitanti e fantasiose ricette – dalla frittata di zucchine, allo strudel di zucchine, passando per le zucchine agrodolci alla cinese, alle zucchine alla siciliana, zucchine alla menta… Tante ricette per tutti i gusti!

Con uno stile fluido e gradevole ed un’esposizione sempre chiara, le pagine interne del libro sono caratterizzate dalla presenza di righe, come un quaderno, molto comode per scrivere qualche appunto.

Quaderni dall'orto alla tavola

Un’ottimo libro che vi consiglio, sia che siate orticoltori alle prime armi, sia che siate più esperti. Ma prima di concludere vi riporto quella che è la mission del libro, e un po’ la mission anche di questo blog, che tra foto dell’orto e pensieri sparsi vorrebbe farvi provare l’amore per l’orto e le cose semplici – ma forse per questo di immensa bellezza.

Le 5 ragioni per coltivare da sé gli ortaggi
1. Per avere il controllo della qualità della coltivazione: niente concimi chimici o pesticidi pericolosi
2. Per ottenere raccolti a chilometri zero e di freschezza garantita: più princìpi benefici e maggior sapore di ciò che si porta in tavola.
3. Per alimentare il piacere di un hobby semplice e sano praticabile ovunque, che al contrario di altri hobby, invece di costi procura guadagni su tutti i fronti.
4. per provare la soddisfazione di produrre da soli il proprio cibo e l’orgoglio di valorizzare in cucina ortaggi di qualità superiore.
5. Per imparare, e insegnare ai bambini di casa, i cicli naturali osservando le piante ai diversi stadi di crescita, recuperando l’antica sapienza contadina.

PALLAVICINI, MIMMA, Zucchine. Dall’orto alla cucina, Antonio Vallardi Editore, Milano 2013, formato 16,8 x 22 cm, pagine 64, prezzo euro 5,90.

Quaderni dall'orto alla tavola

Acquerello en plein air all’Hortus Urbis

Dipingere nella natura mette pace nel cuore, usare gli acquerelli regala una delle sensazioni più piacevoli, farlo in un orto dove si coltivano piante di origine antica è un’esperienza unica.

Una splendida occasione per apprendere i segreti della straordinaria tecnica dell’acquerello e imparare a conoscere e riconoscere fiori, foglie e frutti dell’orto attraverso lo studio e la riproduzione pittorica delle loro forme e colori.

Non sono richieste particolari attitudini, ma sono graditi tutti gli entusiasti che per passione o professione desiderano trascorrere piacevoli momenti scanditi da pennellate leggere, fruscii di fronde, ronzii e battiti d’ali.

Il workshop si terrà nella settimana dal 1/7/2013 al 5/7/2013.
Per gli orari vi sono due opzioni, che si attiveranno al raggiungimento del numero minimo di iscritti:
– la mattina dalle 10 alle 12
– il pomeriggio dalle 17 alle 19

Il corso si terrà presso l’Hortus Urbis, in Via appia antica n. 42, Roma.

Per ricevere materiale informativo contattare Gioia Marchegiani, via e-mail : gioia@marchegiani.com o cell. 3383027794

gs411_acquerelli

Continuano i lavori nell’orto…

Mi ero fermato lo scorso week-end, lasciando scoperte due zone del mio orticello cittadino. Adesso l’ho completato. Risolto il problema dei cetrioli comprando delle nuove piantine – mia moglie per errore aveva comperato dei meloni, che ho comunque piantato – domenica ho piantato anche 6 pomodoro ciliegino, l’ultimo zucchino e una pianta cresciuta spontanea che dovrebbe essere un qualche tipo di zucca – vedremo prossimamente.

Quest’anno, causa il tempo, semenzaio e semina sono state spostate di circa un mese, e adesso mi ritrovo nella mia serra delle nuove piantine di pomodoro, zucca, melone. Troverò un posto anche per loro, non c’è problema, ma a ripensarci non ricordo di una stagione dove ho messo a dimora le culture così in ritardo.

E l’insalata che avevo piantato? Non è mai cresciuta. Così sono andato al vivaio e ho comperato sei piantine sei. Eccole qui sotto.

insalata

Pane e ribes rosso

Ha poca o tanta attinenza… decidetelo voi. Ho scelto questo titolo perché mi ricordava un titolo di un film (Pane e tulipani, 1999, di Silvio Soldini). E poi perché sulla tavola c’era un pezzo di pane. E l’ho messo lì accanto, il ribes rosso, ché cromaticamente mi piaceva.

Ecco il mio piatto di ribes rossi, raccolti quest’oggi e da consumare preferibilmente freschi – ma si possono anche fare essiccare.

Il ribes rosso contiene vitamina C e acidi organici che stimolano stomaco e intestino. Ottimo per svariati utilizzi in cucina (marmellate, gelatine, sciroppi) io lo preferisco nello yogurt o sopra ad una tazza ricolma di gelato. E se siete brave/i a fare delle torte, il ribes rosso vi aiuterà a decorarle (Natural Beauty).

Infine la facilità della coltivazione: terreno ben drenato, ricco di humus (aiutatevi con una concimazione a letame in autunno) e acqua – solo se il clima è caldo e arido.

Sì, lo ammetto, sto facendo pubblicità al ribes rosso! Che male c’é? Lui mi ripaga con i suoi frutti.

ribes rosso

Qualche scheda informativa sui frutti di bosco

Quest’anno, almeno fino ad ora, il mio orto è stato poco fruttuoso. Probabilmente a causa del tempo piovoso e poco soleggiato.
Però i miei frutti di bosco, lamponi e ribes in primis, mi hanno regalato tante soddisfazioni al palato.

Piante facili da coltivare, per niente impegnative nella cura, forti e rustiche, crescono e fruttificano senza quasi che te ne accorgi. Alcune di queste, come le more, possono essere anche coltivate in vaso.

E così spero di farvi cosa gradita nel presentarvi qualche scheda informativa su abitudini di queste piante, proprietà dei loro frutti, propagazione e avversità. Anche con la presunzione che qualcuno di voi, miei cari quattro lettori quattro (o forse anche cinque?), possa accarezzare l’idea di acquistare una di queste piante, e gioire della loro compagnia, nelle giornate fredde o calde delle quattro stagioni dell’anno.
Andate pure alla pagina introduttiva de Giardinaggio Semplice.

Buona lettura e buona coltivazione vi auguro…

frutti di bosco

Boom di orti a Roma

Una Good News, come dicono a Report 🙂

Boom di orti a Roma per una città più verde e solidale
Gli orti e giardini condivisi di Roma sono aumentati del 50 % in un anno, passando da 100 a 150. In quasi ogni quartiere della città i cittadini, davanti all’incuria dello spazio pubblico e del verde urbano, si sono rimboccati le maniche ed hanno recuperato le aree abbandonate per restituirle all’uso pubblico.

Sono i dati dell’aggiornamento 2013 della mappa on line di Zappata Romana, visitata ogni anno da oltre 30 mila persone, nella versione in italiano ed in inglese, per trovare informazioni, linee guida e manuali su come fare. La mappa riporta per ogni esperienza la localizzazione, un breve testo, una fotografia e, quando possibile, i contatti.

Il messaggio alla base del lavoro di Zappata Romana “si può fare” sembra essere stato accolto dai romani che, davanti all’inerzia della Pubblica Amministrazione, hanno deciso di “fare” qualcosa per se stessi e per il resto della comunità, non solo orti e giardini ma anche campi di calcio, palestre, basket, aree cani o, semplicemente, la manutenzione del verde.

A Roma come Londra, Barcellona e Berlino, nonostante l’assenza (per usare un eufemismo) di un ruolo propulsivo capitolino, lo spazio pubblico e le aree verdi sono il campo di sperimentazione di nuovi modelli di spazio pubblico a contatto con la natura per aumentare il capitale sociale della città restituendo aree abbandonate a tutta la cittadinanza in forma di spazi di relazioni.

“Daje” e “Daje” prima o poi si capirà l’occasione che gli orti e giardini condivisi possono rappresentare per la città.

Zappata Romana

Festa dell’estate

Domenica 23 giugno siamo lieti di invitarvi alle attività per grandi e piccini all’aria aperta per la festa dell’estate dell’Hortus Urbis per passare una giornata nel Parco dell’Appia Antica.

ATTIVITÀ PER PICCOLI

Dalle 11.00 – LA FAMIGLIA SPAVENTAPASSERI | Laboratorio per bambini, a cura di Studio Arturo
Ogni orto che si rispetti ha uno spaventapasseri! Per l’estate i bambini realizzeranno la famiglia spaventapasseri, papà, mamma, figli e, volendo, pesino il cane!
Un laboratorio per immaginare con la fantasia i personaggi e gli animali fantastici da realizzare con manualità a partire da materiali riciclati.
Da 5 anni in poi
Quota di partecipazione: 8 euro a bambino (5 con la Carta amici del Parco)
Registrazione: 10.45
Durata: 75 minuti
Prenotazioni entro le ore 18 di venerdì 21 giugno hortus.zappataromana@gmail.com (o in loco fino ad esaurimento dei posti)

Dalle ore 14.00 alle 16,00 – ARRAMPICHIAMOCI SULL’ALBERO | Attività per bambini, a cura di Ecologistica Srl, Parco dell’Appia Antica e Hortus Urbis
Con le tecniche del treeclimbing gli esperti di Ecologistica Srl osizioneranno una casetta per uccelli realizzata dal servizio educazione e ambiente del Parco su uno degli alberi dell’orto. I piccoli naturalisti interessati potranno salire sull’albero, con l’ausilio di Ecologistica Srl, per visitare la nuova casetta.
Da 4 anni in poi
Quota di partecipazione: a donazione
Registrazione e prenotazioni: sul posto (sarà data preferenza ai bambini iscritti al laboratori della festa dell’estate e con la Carta Amici del Parco)

Alle 16.00 – MANI IN PASTA: TE’ E BISCOTTI | Laboratorio per bambini, a cura di EU’s, il buono fatto bene
Con farina e fantasia i bambini impasteranno e daranno le forme più strane ai biscotti: infarinarsi, sporcarsi e affondare le mani nell’impasto, stenderlo e creare da soli biscotti da servire con il Tè a mamma, papà e agli amici preferiti.
Da 5 anni in poi
Quota di partecipazione: 8 euro a bambino (5 con la Carta amici del Parco)
Registrazione: 15.45
Durata: 75 minuti
Prenotazioni: entro le ore 18 di venerdì 21 giugno hortus.zappataromana@gmail.com (o in loco fino ad esaurimento dei posti)

ATTIVITÀ PER GRANDI
Alle 16.00 – PASSEGGIATA ESTIVA TRA FIORI E VERDURE, a cura del dott. Agr. Enrico Lazzari
A passeggio nell’orto per conoscere, chiedere consigli e porre domande sulle piante e le tecniche di coltivazioni di alberi e piante da orto e da fiore.
Durata: 60 minuti
Prenotazioni in loco fino ad esaurimento dei posti

Alle 17.00 – Presentazione del WORKSHOP: ACQUERELLI NELL’ORTO, a cura di Gioia Marchegiani, illustratrice e pittrice
I workshop settimanali si terranno all’Hortus Urbis a partire da luglio.

Alle 17.30 – Presentazione MAPPA ZAPPATA ROMANA 2013
Orti e giardini condivisi, associazioni e Ong sono invitati a raccontare l’esperienza dei loro orti a Roma, in Italia e all’Estero (Programma in corso di definizione).

RISTORO
Dalle 13.00 alle 14.00 brunch con i prodotti dell’orto a cura di EU’s, il buono fatto bene.
Prenotazioni in loco fino ad esaurimento dei posti

Per i dettagli del programma completo: www.hortusurbis.it

Una domenica di sole

Oggi è stata una giornata particolarmente intensa. Non ho sudato sette camicie, ma due t-shirt sì. Lavori nell’orto. Finalmente. Sole e caldo. La goccia di sudore che scende sulla fronte. Mi passo il braccio per toglierla, perché indosso i guanti, sporchi di terra e trucioli.

Le piogge di questa primavera uggiosa hanno fatto crescere la vegetazione del mio orto. Era obbligatorio potare un poco il ligustrum, l’alloro, l’erba Luigia, e il rosmarino.

In tarda mattinata arriva mia moglie con delle piante di cetriolo. Così dice. Per i bambini che i cetrioli li adorano. Ma non sono piantine di cetriolo… ma di melone! Pazienza, piantiamo il melone, anche se in serra stanno crescendo ben cinque piantine (melone liscio). Ho da pulire tutte le foglie e i rami del ligustrum, sistemare i vasetti di plastica degli scorsi anni, ripulire un po’ di qua e un po’ di là. E tagliare le rose sfiorite, me ne ero dimenticato. Ah, poi portare fuori dalla serra le piante grasse.

Nel primo pomeriggio faccio la siesta, troppo caldo. Stravaccato nel divano mangiando del gelato. Poi via in bici con i bambini.

Arriva la metà pomeriggio e di buona lena comincio a vangare un poco la terra. Con dello spago tiro su la lavanda che si era inchinata a terra, causa le continue piogge e il vento delle scorse settimane. Piantiamo i meloni. Poi altre nuove zucchine. Sono fradicio di sudore, ma continuo. Adesso che arriveranno le belle giornate, che l’orto sia in ordine e fioriscano le colture. Ho già due pomodoro. Ma le piante sono ancora piccole. Vedremo.

Doccia. Cena. Ritorno nell’orto. In serra ho delle piantine che mi guardano e mi dicono «Vogliamo essere messe a domora. In campo aperto». Come posso dirgli di no? Trovo il posto giusto e le pianto. Fine.

Guardo l’orto. Tutto ripulito – abbastanza ripulito, non esageriamo. Con un certo ordine. Ha già un aspetto invitante. Il sogno di una promessa che spero mantenga.

E in tutto questo mio fare… neanche una foto ho scattato…