La prima sudata

Sabato pioggia. Oggi nuvoloso.
Così mi son detto: «Non c’è più tempo da perdere. Piantiamo tosto le prime colture!»
Contando su una temperatura mite mi metto di buona lena a estirpare erbacce e a zappettare due quadranti del mio orto – che è quadripartito, filosoficamente parlando aria acqua terra e fuoco.
«Ah, ti metti a vangare! Bravo! Ora ti scaldo un po’ io – dice il sole che mi avvista tra uno spiraglio di nuvola».

È piacevole sentire l’astro accarezzarci la pelle e lasciarsi cullare dai suoi raggi, ad occhi chiusi, distesi in amaca… ma non posso permettermi il lusso di zapparmi un piede, e gli occhi li tengo aperti, la statura eretta e pian piano comincio a togliermi la maglia, poi la maglietta e rimango in canottiera, con la fronte imperlata di sudore, gli occhi accecati dal giallo intenso del tagete e della dahlia. Sì perché quest’anno voglio un orticello ridente, colorato, profumato. Dopo tanta pioggia ho bisogno di colore.
Arriva anche la prima farfalla cavolaia, a far festa, a suo modo.

Cosa ho piantato nell’orto?
8 piante di pomodoro
4 piante di zucchine lunghe
4 piante di melanzane lunghe
1 pianta di salvia a foglia larga
1 pianta di salvia a foglia stretta

Altre colture… prossimamente su questo blog.
Buona primavera a tutti.

dahlia

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Trovato!

Perdonatemi questa mia personalissima divagazione nel regno degli shampoo, però gli ingredienti del prodotto – carota e carciofo – sono così pertinenti al tema dell’orto, che non posso fare a meno di raccontarvi questa breve storia.

Ritorno nel passato, una ventina d’anni fa, quando facevo l’università a Bologna. Non ricordo precisamente il giorno o l’anno, sta di fatto che facevo la doccia e vedo lo shampoo di un mio compagno di stanza. Colore arancio. Boccetta piccola. Scritta: “carota”. Shampoo alla carota. Lo provo. Ottimo.

Poi passano i giorni e le settimane. E quello shampoo l’ho già dimenticato. Ho da pensare agli esami, alla fenomenologia degli stili, alla semiotica generativa greimasiana, alla tesina sulla tentazione ne Il Raggio verde di Eric Rohmer e forse anche all’analisi semiotica della novella Notte di Luigi Pirandello.

Lo shampoo non mi interessa più, anche se ho un bel ricordo e una bella sensazione sui miei capelli.

Così, dopo una decina d’anni, dello shampoo alla carota mi ritorna in mente la piacevole sensazione di lavaggio dei capelli. Provo dunque a cercarlo. Prima in un supermercato, dove mi perdo tra confezioni colorate e dalle forme diverse e post-contemporanee, e non lo trovo, poi andando a chiedere – quando mi capita di entrare – in quei negozietti dai nomi sognanti come “nuvole profumate”, “bolle di sapone”, “bolle di freschezza” e via discorrendo. Non solo non lo trovo, ma quando chiedo “Non avete uno shampoo alla carota?” le commesse mi guardano perplesse. Alcune cercano di spiegarmi con le buone che lo shampoo alla carota non l’hanno mai sentito, e probabilmente non esiste! Alla carota è impossibile, e mi propongono altri shampoo, ma non alla carota. Cos’è? Uno scherzo? No no! Shampoo alla carota. Me lo ricordo.

Nel corso degli anni seguenti, quando mi capita di entrare in un negozio di prodotti per la cura della persona, provo a chiedere comunque. Nulla mi costa. Ma la risposta è sempre la stessa.
“Shampoo alla carota? Mai sentito. È sicuro?”
“Sì, mi ricordo che…” ma ad un certo punto comincio a dubitare anche dei miei ricordi. Potrebbe essere un “ricordo di copertura” penso tra me e me, rimembrando i miei studi freudiani, e decido di farmi qualche seduta di autoanalisi.

Nessun ricordo di copertura, quello shampoo non me lo sono sognato! Esisteva, almeno tanto tempo fa. Allora cerco delle spiegazioni plausibili:
a) il prodotto è stato tolto da tutti gli scaffali perché non aveva successo commerciale;
b) si trattava di un esperimento che non è arrivato alla Grande Distribuzione.
Pazienza!

E invece… qualche giorno fa… entro in uno di questi negozi con creme e cremine, shampoo, dopobarba, profumi, bagnoschiuma, eccetera eccetera e noto un carrellino con all’interno prodotti con il 50% di sconto. Capite bene che, in questo momento di crisi economica, non posso che fiondarmi là e cercare qualcosa a buon prezzo. Ed ecco un colore che cattura la mia attenzione. Arancione. Giro il flacone per leggerne l’etichetta. CAROTA. Addirittura biologico! Con il cinquantapercentodisconto! Quindi lo pago cinque euro, anzi, un po’ meno – costoso lo shampo alla carota! 400ml. Senza coloranti, parabeni, derivati del petrolio e SLES/SLS!
E lo fanno anche vicino a me, a Venezia.
Già che ci sono prendo anche quello al carciofo…

Devo ancora provarli.
Non so se sarà di vostro interesse, ma vi dirò com’è questo shampoo.
Molto orticolo!

Buoni shampoo anche a voi.

shampoo alla carota

La Borsa delle Piante

Prossimamente prenderà vita per la terza volta a Mendrisio, Svizzera (5. Min. dal confine) la Borsa delle Piante, domenica 28 aprile 2013 dalle 14.00 alle 16.30 il piazzale di Villa Argentina si popolerà di bancarelle per un mercato inusuale. Le merci esposte non potranno essere comprate ma dovranno essere scambiate fra i partecipanti.

La Borsa delle Piante si distingue per questo particolare modo di vivere la natura, dove lo scambio di fiori o piante da frutta si intreccia con la conoscenza reciproca. Non solo arbusti ma anche consigli e buon umore, non importa il genere di vegetale oggetto della transazione, l’importante è partecipare.

In vista dell’appuntamento è importante preparare il materiale da scambiare. Pulendo giardini, orti, stagni si consiglia di raccogliere le piantine in eccesso, metterle in vasetti e contrassegnarle con il loro nome.

Ogni anno ci lasciamo sorprendere da ciò che ognuno mette sulle bancarelle, troviamo pomodori accanto al fior di loto, cactus e piante grasse, ninfee e piante carnivore; potremmo definirlo un mercatino delle pulci verdi.

Nessuna iscrizione è necessaria, chi ha un arbusto o anche dei semi può mettere la sua merce in vista o andare a curiosare fra i banchi in cerca dispirazione per uno scambio. Non ci sono tasse di iscrizione o balzelli sulle transazioni, tutto organizzato dal Club Amici dello Stagno con l’aiuto della città di Mendrisio.

Gli eventuali capricci della natura non saranno di impedimento alla manifestazione che avrà luogo con qualsiasi tempo. In tal caso le bancarelle troveranno riparo sotto i portici di Villa Argentina

Vi aspettiamo numerosi!

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Insect house

Siamo lieti di invitarvi alle attività di primavera all’aria aperta per grandi e piccini dell’Hortus Urbis, l’orto antico romano nel Parco dell’Appia Antica.
Domenica 21 aprile a partire dalle 11,00 vi sarà il laboratorio INSECT HOUSE, a cura degli Orti Urbani Garbatella e Hortus Urbis con la collaborazione del del Parco Regionale dell’Appia Antica.

Una casa per gli insetti dalle utili api alle temibili vespe, dal terribile calabrone ai fastidiosi moscerini, dal misterioso dittero alle bellissime farfalle.
Per questi e altri insetti realizzeremo una casa dove vivere felici raccogliendo nell’orto e nel parco tutti gli elementi che possano rendere accogliente la nuova dimora dei nostri amici insetti: bambù, foglie, rami, paglia eccetera eccetera.

Età: 4 anni in poi
Quota di partecipazione: contribuzione volontaria
Orario: 11,00
Registrazione: 10.45
Durata: 90 minuti
Informazioni e prenotazioni: entro le 18 di venerdì 19 aprile (o iscrizioni sul posto fino ad esaurimento dei posti): hortus.zappataromana@gmail.com

Per i dettagli del programma completo: www.hortusurbis.it

Il laboratorio si svolge nell’ambito della manifestazione THINK GREEN ECO-FESTIVAL che si svolgerà alla ex Cartiera Latina da venerdì 19 aprile a domenica 21 aprile.

Per arrivare:
Hortus Urbis presso l’ex Cartiera Latina, via Appia Antica, 42/50 (accanto alla fontanella).
In bici: ciclabile Cristoforo Colombo e Circonvallazione Ardeatina.
Bus: 118 e 218 sull’Appia Antica (Fermata Domine Quo Vadis) o 30express, 714 e 715 (Fermata Cristoforo Colombo/Bavastro o Cristoforo Colombo/Circonvallazione Ostiense) e percorrere la Circonvallazione Ardeatina nel parco Scott.
In macchina: parcheggiare via Carlo Conti Rossini, Largo Gavaligi, via Omboni, via Scott e dintorni e percorrere la Circonvallazione Ardeatina nel parco Scott.

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Il giardinaggio biologico, a cura di Mimma Pallavicini

Questo bellissimo libricino di Vallardi Editore, ricco di fotografie e illustrazioni didascaliche, ci aiuta a scoprire le tecniche e le metodologie necessarie per coltivare un giardino, un orto o un frutteto, in modo sostenibile, facendo riferimento a tutte quelle tecniche comunemente chiamate “biologiche”, che utilizzano sistemi naturali nella prevenzione, cura e mantenimento delle piante.

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Come si legge nell’introduzione, questo è un “modo di coltivare più vicino alla natura”.

Negli ultimi decenni è nata una nuova sensibilità che spinge sempre più persone ad aver cura dell’ambiente e di sé stesse, stimolandole al consumo di alimenti ottenuti con metodi di coltivazione naturali. Le tecniche “biologiche”, sino a qualche anno fa riservate ad agricoltori di professione, ora sono applicabili da chiunque – praticando il giardinaggio, l’orticoltura e la frutticoltura – voglia imprimere una svolta alle proprie scelte nella prospettiva di una maggiore vicinanza alla natura. Il giardino biologico risponde alle domande più frequenti di chi si accosta per la prima volta alle tematiche del biogiardinaggio, offrendo un efficace supporto per rendere sostenibili, in tutti i sensi, le pratiche della coltivazione.

Vivamente consigliato!

PALLAVICINI, MIMMA (a cura di), Il giardino biologico. La coltivazione sostenibile di giardino, orto e frutteto, Vallardi Editore, Milano 2013, pagg. 80 ill., euro 7,90.

La collana Passione Verde – che comprende numerosi volumi tematici, alcuni dei quali già recensiti in questo blog, come Il compostaggio in giardino, Parassiti e malattie delle piante e Le rose – adesso è scaricabile come app per iPhone e iPad. Per avere maggiori informazioni e scaricare il press-kit collegatevi a questo indirizzo: www.passioneverde.it

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Erbe aromatiche

La primavera è in ritardo. E la pioggia è scesa copiosa…

E allora cosa mi sono inventato? Alcune semplici e sintetiche pagine, per chi ha in mente di farsi un orticello.
E da cosa comincia?
Dalle erbe aromatiche.

Così, se ancora manca il coraggio di andare nell’orto, di sporcarsi mani e piedi, di prendere zappa e badile, se ancora questa voglia non c’è, si comincia con delle piccole piantine aromatiche, da tenere anche in vaso, sul davanzale della cucina, a portata di mano… per insaporire qualche piatto della nostra cucina mediterranea.

Ecco dunque il link alla pagina di Giardinaggio Semplice.

Buona lettura 😉

erbe aromatiche

Piante da appartamento: un corso per conoscerle e mantenerle

Le piante da appartamento regalano luce e colore alla casa creando un’allegra e rilassante atmosfera in ogni appartamento. Domenica 21 Aprile l’Officina botanica di Castello Quistini organizza un corso che consentirà di conoscere le diverse specie che possono crescere in appartamento, la loro manutenzione e gli accorgimenti necessari per conservarle correttamente e creare angoli verdi nella propria casa.

Tra gli argomenti trattati: i tipo di vasi da utilizzare, il terriccio (tipologie, pregi e difetti), acqua e fertirrigazione, malattie delle piante d’appartamento, suggerimenti sugli acquisti, il fotoperiodo.
L’iscrizione consentirà l’ingresso per l’intera giornata al palazzo e ai giardini offrendo la possibilità di visitare il palazzo e i giardini nel corso del pomeriggio.

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Il corso è in programma Domenica 21 Aprile dalle 10,00 alle 13,00 e si terrà a Castello Quistini, dimora con giardino botanico e vivaio di rose a Rovato, in provincia di Brescia.

La quota di iscrizione è di 40,00 Euro e per iscriversi è necessario compilare il modulo presente nella pagina del corso sul sito di Officina botanica (www.castelloquistini.com/officinabotanica/). Con l’iscrizione al corso avrete in omaggio un biglietto di ingresso valido per due persone per visitare i giardini di Castello Quistini.

Roberto Alberti, istruttore del corso, è un esperto produttore vivaista titolare dell’azienda Floricoltura Alberti a Brescia.
Per tenersi aggiornati riguardo i corsi organizzati da Officina botanica e da Castello Quistini è necessario iscriversi alla newsletter di Castello Quistini.

Informazioni e iscrizioni:
www.castelloquistini.com/officinabotanica/
www.facebook.com/officinabotanica.brescia

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SeMiScambi

La Delegazione FAI di Cremona insieme al Gruppo FAI Giovani e il Comune di Scandolara Ravara (Cr) promuovono una manifestazione primaverile che si propone come utile novità nel panorama delle mostre-mercato dedicate al giardinaggio.

SeMiScambi si ispira al principio dello scambio libero e gratuito di semi di fiori, soprattutto quelli diffusi nel nostro territorio, che offrono buona garanzia di germogliare e adattarsi al clima locale: anche chi non si è mai cimentato nel giardinaggio potrà sperimentarne la semina con soddisfazione, mentre gli appassionati potranno trovare e diffondere nuove varietà e colori, oppure presentare fiori meno consueti.

Grazie alla collaborazione di enti e associazioni del settore, alle ornamentali si aggiungono i semi di ortaggi, cerali e legumi nelle varietà tipiche delle tradizioni agricole locali, retaggio di una memoria del territorio che si ritiene importante preservare.

Nel corso della giornata, chi si avvicina per la prima volta al giardinaggio potrà partecipare a dimostrazioni pratiche che ne illustrano le regole fondamentali. Sono inoltre previsti laboratori ludici per i bambini con giochi e attività creative basate sui semi.

Per il primo anno verrà offerto ai visitatori un omaggio di semi e bulbi: un pegno per il ritorno all’edizione del 2014 e un augurio perché l’incontro possa rinnovarsi e accrescersi di anno in anno.
La manifestazione dedica anche ampio spazio ai vivaisti, invitati ad esporre e mettere in vendita le loro produzioni senza vincoli legati allo scambio di semi: il luogo scelto, il borgo di Castelponzone, offre loro una suggestiva cornice storica, con la piazza della chiesa e l’antica via centrale porticata.

La posizione del borgo regala la possibilità di approfittare dei percorsi ciclabili della zona casalasca per brevi escursioni sia nel vicino capoluogo del Comune, Scandolara Ravara, che conserva pregevoli testimonianze storico-artistiche nella romanica Chiesa Vecchia, sia in luoghi di interesse ambientale e faunistico lungo gli argini del Po, dove si trova fra l’altro l’Acquario del Po di Motta Baluffi.

Contatti:
FAI: faigiovani.cremona@fondoambiente.it

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Il fiore della Clivia

Originaria del sud Africa, appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae, la Clivia è una pianta da appartamento (vedi Le piante per la casa) apprezzata per le sue belle foglie sempreverdi e nastriformi… ma anche per i suoi gradevoli e sofisticati fiori.

E così, mentre fuori pioveva, la Clivia non si è abbattuta per il cattivo tempo, anzi, con uno sforzo di orgoglio ha prodotto i suoi fiori. Non ancora sbocciati, come potete vedere dalla foto, ma già belli anche se chiusi. Sembrano delle grosse gocce d’acqua. All’incontrario. Adesso aspetto che la temperatura aumenti e che i fiori sboccino.
Buona primavera a tutti!

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Le piante per la casa, a cura di Mimma Pallavicini

Un altro bellissimo libricino della Vallardi, curato da Mimma Pallavicini – che ci parla, come dice il sottotitolo – delle Regole del giardinaggio in pantofole.
Consigli e suggerimenti su come tenere e, soprattutto, far crescere bene, le piante d’appartamento.

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Portare delle piante in casa non è solo un gesto d’amore nei confronti del mondo vegetale, ma anche verso noi stessi. Significa vivere meglio e migliorare la propria qualità della vita, arredare il nostro ambiente quotidiano – anche l’ufficio, per capirci – e vivere meglio non solo per la bellezza di forme e colori che il regno vegetale ci offre, ma anche per il benessere che alcune specie di piante possono regalarci.
Lo sapevate, ad esempio, che

“[…] lo spatifillo e le dracene (diverse specie) assorbono il tricloroetilene delle vernici che è tossico, ed è contenuto anche nei toner delle stampanti” (pag. 59)?

Ricco di fotografie e illustrazioni, questo libro non è solo un utile “sussidiario casalingo” per chi voglia conoscere meglio le piante che tiene in casa, ma un bellissimo ed utile regalo per conoscenti ed amici. Imparando a conoscere bene le piante, queste diventano

un “[…] laboratorio creativo per chi ama l’arredamento elegante e le atmosfere esotiche, interesse primario per il collezionista di orchidee o cactacee, palestra di giardinaggio e di natura per grandi e bambini.” (pag. 7)

Infine, la collana Passione Verde – che comprende numerosi volumi tematici, alcuni dei quali già recensiti in questo blog, come Il compostaggio in giardino, Parassiti e malattie delle piante e Le rose – adesso è scaricabile come app per iPhone e iPad. Per avere maggiori informazioni e scaricare il press-kit collegatevi a questo indirizzo: www.passioneverde.it
Buona lettura

PALLAVICINI, MIMMA (a cura di), Le piante per la casa. Le regole del giardinaggio in pantofole, Vallardi Editore, Milano 2013, pagg. 80 ill., euro 7,90.

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