Hilton Molino Stucky ha riaperto le sue porte

Dopo un inverno di incertezze e di chiusure arriva finalmente il momento di ricominciare una vita normale in cui – sempre nel rispetto delle precauzioni inevitabili in questo momento storico – riscoprire i piaceri della vita, primi tra tutti il viaggio, il divertimento, la cultura e il relax.

Il Molino Stucky, dopo alcuni mesi di chiusura, ha riaperto i battenti in una Venezia che si risveglia e accoglie nuovamente i viaggiatori desiderosi di vivere la Serenissima in sicurezza e tranquillità, alla scoperta della storia, dell’arte e delle esperienze più vere.

La città si anima di iniziative, dalla Biennale di Architettura al Festival del Cinema, dal Salone Nautico alla Festa del Redentore, e le calli tornano ad essere vissute da italiani e stranieri.

E il luogo ideale per una vacanza da sogno in tutta sicurezza alla scoperta della Venezia più vera è proprio il  Molino Stucky, gioiello dell’architettura industriale nel cuore della Giudecca, luogo appartato ma a pochi minuti dal centro storico. Ideale per le famiglie e per un city break in coppia o con gli amici, sa alternare sapientemente l’arte antica, la creatività contemporanea, le esperienze ludiche e la scoperta degli artigiani, moderni interpreti di tradizione e bellezza.

Collocato nell’isola più vera di Venezia, ancora abitata dai veneziani e sede di un circuito vivacissimo di gallerie d’arte contemporanea, il Molino Stucky permette di assaporare tutto il piacere di una visita ad una città d’arte, abbinandola alle nuove tendenze e alle esperienze più divertenti. Non solo San Marco e la gita in gondola, dunque, ma una serie di attività entusiasmanti, inusuali e autentiche.

Hilton Molino Stucky Venice
Hilton Venice; ph: Andrea Sarti

L’albergo, infatti, sa consigliare ai suoi ospiti le più belle esperienze veneziane, in alcuni luoghi speciali legati ad esso dal fil rouge della sua stessa identità: come la visita al Guggenheim Museum, che svela la Collezione Peggy Guggenheim alla scoperta dei capolavori dell’arte europea e americana del secolo scorso. Oppure Palazzo Grassi – un tempo dimora di Giovanni Stucky, fondatore dell’omonimo Molino che adesso ospita l’hotel – istituzione culturale dalle mostre sempre sorprendenti. Per chi, invece, desidera mettere alla prova la propria maestria, il Molino Stucky accompagna i suoi ospiti in un’esperienza straordinaria, alla scoperta dei segreti della fornace della Vetreria Venier. Un mastro artigiano non solo svelerà come si lavora il vetro, ma guiderà gli ospiti anche nella realizzazione di un oggetto interamente fatto da loro, da portare a casa come souvenir d’eccezione di una meravigliosa vacanza. Ma Venezia vuol dire anche molteplicità di isole, laguna e natura, e come non farsi sorprendere dalla pittoresca Burano, antica isola di pescatori, o da una gita in bragozzo per scoprire l’isola di Sant’Erasmo, i suoi orti e il suo verde, o farsi affascinare dal leggendario Lido e il suo sapore vintage da scoprire in bicicletta.

Molto più di un albergo a cinque stelle, il Molino Stucky sa anche rendere unico ogni momento trascorso in hotel: il relax a bordo della piscina panoramica – collocata sul rooftop più alto di Venezia – l’allegria dei momenti trascorsi allo Skyline Bar – tempio della mixology contemporanea – o ancor la cura di sé all’Eforea Spa – con i suoi trattamenti d’avanguardia  – per un benessere perfetto, che solo una vacanza in questo luogo speciale saprà regalare.

Hilton Molino Stucky Venice
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Il [nuovo] Bosco del Molino

Sta nascendo a Collecchio (Parma) un nuovo polmone verde: il Bosco del Molino è racchiuso in 13 ettari, che daranno dimora ad arbusti, alberi e essenze officinali; un nuovo habitat naturale per la biodiversità vegetale e animale 

Agugiaro & Figna abbraccia la sostenibilità, con un progetto concreto e reale che punta a divenire un’eredità per le future generazioni. Lo fa impegnandosi a creare “Il Bosco del Molino” che sorgerà nel terreno adiacente allo stabilimento aziendale di Collecchio (Parma). Il bosco sarà in grado di assorbire tutta la CO2 emessa dagli impianti del Gruppo Agugiaro & Figna nello svolgimento del processo molitorio. L’iniziativa di riqualificazione ambientale è stata ideata da Agugiaro&Figna Molini insieme al CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale Scienze Ambientali) per sostenere il territorio e la sua biodiversità, impegnandosi in scelte sempre più eco-sostenibili.

Il percorso di sostenibilità aziendale dell’azienda raggiunge con questo progetto una tappa fondamentale, confermando l’impegno ad attuare scelte sostenibili a livello locale che hanno altresì un’influenza e una ricaduta positiva sul sistema globale. L’idea che ispira “Il Bosco del Molino” è di strutturare l’azienda dando ad essa la capacità di guardare al futuro con rispetto verso il territorio locale e verso chi ci vive, proteggendo l’ambiente come un patrimonio non rinnovabile. “Il Bosco del Molino”, una volta ultimato sarà patrimonio di tutti. Come? Attraverso l’ideazione e costruzione di appositi spazi che saranno destinati all’utilizzo delle scuole, della ricerca didattica, destinati a divenire punti di riferimento per generare ed ospitare cultura e arte. Tra i progetti in fase di realizzazione anche alcuni itinerari formativi tematici nel settore agroalimentare da realizzare all’interno del Bosco, destinati agli alunni e ai Dirigenti scolastici della Regione Emilia Romagna. 

«La nostra azienda – ha spiegato Alberto Figna, Presidente Agugiaro&Figna Molini – crede fortemente in questo importante e concreto progetto di riqualificazione ambientale. Progetto che conferma più che mai la nostra vocazione aziendale verso scelte a favore dell’ambiente. Sostenibilità e salvaguardia della biodiversità rappresentano per noi i valori fondamentali del nostro modo di fare impresa. Per il processo produttivo utilizziamo, infatti, energie 100% rinnovabili».

Bosco del Molino

I numeri

Alberi: 15.000 tra arbusti, alberi ed essenze officinali

Ettari: 13 in totale, 10 di bosco naturale e 3 di pioppeto

CO2: fino a 220.000 kg / anno, compensando le emissioni totali degli impianti dell’azienda nello svolgimento delle attività di trasformazione del grano.

I tempi
Settembre/Ottobre 2020 si sono svolti i rilievi Geo-pedologici e le riprese documentaristiche; Novembre/Dicembre 2020 la redazione del Masterplan paesaggistico e le prime ipotesi di impianto ispirate dalle 5 Unità Gestionali del Suolo; Gennaio/Febbraio 2021 le indicazioni finali per il Progetto esecutivo & Capitolato, …

L’ultimazione della piantumazione è prevista entro il 21 novembre 2021 (Giornata Nazionale degli Alberi).

Il Progetto
Il progetto unisce la cultura di fare impresa, con l’etica, l’eco-sostenibilità, la cultura e l’estetica. 
La piantumazione del nuovo bosco è iniziata con un primo campionamento Geo-pedologico, finalizzato a valutare le caratteristiche del suolo per scegliere, in seguito, le varietà di piante e arbusti più adatte che saranno piantate accanto allo stabilimento aziendale di Collecchio. La piantumazione di questo nuovo bosco, oltre a compensare la CO2 generata in un anno dalle attività produttive dell’azienda, restituirà alla natura una nicchia di biosfera che sarà dimora di diversità di animali e specie vegetali e permetterà ai frequentatori e visitatori di immergersi in un’atmosfera più pulita e in un ambiente di grande serenità.

Da una prima lettura dei dati è emersa la diversità pedologica del suolo (5 le unità gestionali) che costituirà fattore positivo per la realizzazione del Bosco, in quanto saranno numerose le specie di alberi e arbusti che potranno ben adattarsi alle diverse tipologie di suoli presenti.

Bosco del Molino
Bosco del Molino

Il Bosco del Molino rappresenta un processo in costante divenire che svilupperà luoghi e modi per poter approfondire non solo temi ambientali, ma anche paesaggistici, sociali, scientifici, educativi e artistici.

Il progetto si suddivide in differenti campagne:
– Campagna Silvo Forestale;
– Master plan Paesaggistico;
– Piantumazione;
– Analisi Eco-sistemica,
– Attività divulgativa (Seminari, Conferenze, Premio Tesi di Laurea, …). 
L’Azienda Agugiaro&Figna e il progetto Il Bosco del Molino
Il progetto Il Bosco del Molino, vede Agugiaro & Figna presente nel team di ricerca con un proprio amministratore, con specifica formazione nelle scienze della terra e responsabile del settore aziendale “Ricerca e Sviluppo”, che sovrintende alle scelte e interventi di forestazione come direzione lavori.

«Il Gruppo Agugiaro & Figna – ha spiegato la Dottoressa Rosanna Figna, Responsabile Qualità, ricerca e sviluppo dell’azienda – riconoscendo le proprie responsabilità in termini di ambiente, di lavoro e di salute, si impegna a fare impresa in maniera sostenibile: ha sottoscritto un codice etico per la tutela del lavoro, del lavoratore e dei fornitori; acquista soltanto energia proveniente da fonti rinnovabili, predilige attività di comunicazione e marketing che abbiano riflessi benefici o di impatto sociale e si attiva a sostegno del lavoro artigiano. Per noi dare vita a Il Bosco del Molino significa dare un’identità anche culturale ed artistica, offrire nuovi occasioni educative e, volendo, spirituali. Il Bosco è cultura nel senso più ampio che si possa immaginare».

Il Bosco del Molino in pillole:

1 – Il Bosco esprime la filosofia di Agugiaro&Figna e rappresenta la sua eredità verso il pubblico;

2 – 
Il Bosco è un processo iniziato con una preliminare indagine scientifica interdisciplinare (geo-pedologi, chimici, ecologi, botanici, agronomi, paesaggisti, giornalisti e divulgatori, …) e prosegue con una progettazione continua e costante attraverso lo studio e la ricerca di iniziative che esso ospiterà. Si può quindi affermare che esso rappresenti un soggetto vivente e dinamico, in continuo divenire che racchiude l’attenzione scientifica e la sperimentazione.

3 – Il Bosco è la risposta ad uno squilibrio ambientale che va sanato e la risposta alla ricerca e al desiderio di avere nuova bellezza attraverso un luogo che possa divenire nuovo spazio per lo svago, la meditazione, la ricerca dell’armonia, ritrovando in esso il senso di appartenenza ad una comunità. 

Il progetto rappresenta soltanto una tappa del percorso etico di Agugiaro&Figna che ha posto alla base del suo “fare impresa” la sostenibilità e il rispetto delle persone e dell’ambiante.  Si tratta di un principio fondamentale alla base dell’etica aziendale, confermato e ribadito anche dalla partnership stretta, nel 2018, con Slow Food Italia, associazione internazionale no profit, impegnata nel ridare il giusto valore al cibo nel mondo secondo i principi del buono, pulito e giusto. 

Un orto urbano per quartiere

Vi invitiamo a sostenere la proposta di ZAPPATA ROMANA per realizzare, nei diversi quartieri di Roma, orti urbani nell’ambito del Bilancio Partecipativo di Roma Capitale 2019.

Potete sostenere la proposta sia votandola direttamente on line, sia diffondendola ai vostri contatti.

GRAZIE, qualsiasi sia il tipo di sostegno che vorrete darci. Una cortesia, fatelo subito, altrimenti vi dimenticherete :))))

Grazie a coloro che ci hanno già votato o diffuso!

COME VOTARE:

Per votare, dopo essere andati al sito del Comune cliccando il link che vi mettiamo sotto, dovrete fare l’accesso con SPID o le credenziali del Comune di Roma.
Poi potrete votare.

Per trovare facilmente il progetto vi consigliamo di cliccare su “consensi”, a destra sulla tabella dei progetti. Vi metteranno i progetti in ordine di voti ricevuti e troverete subito “Un orto urbano per quartiere: coltiviamo la città“.

Descrizione della proposta:

Coltivare e sviluppare nuovi spazi per una “Roma città giardino” promovendo un orto urbano per quartiere, almeno 100 in tutta Roma, nelle aree libere non costruite, nei parchi privi di manutenzione e nelle aree verdi abbandonate.

I cittadini che vorranno prendersi cura di una piccola parte del loro quartiere saranno agevolati e sostenuti. Le aree riqualificate in orti saranno intese come spazi pubblici, aperte a tutti, dove cittadini, scuole e associazioni potranno coltivare dei piccoli appezzamenti.

Queste aree riqualificate miglioreranno i quartieri e contribuiranno a creare luoghi di socialità, integrazione, autoproduzione, biodiversità, sicurezza, educazione ambientale, promozione culturale, incontro, gioco, partecipazione e salute.

Obiettivi e risultati attesi:
Recupero di aree e parchi abbandonati per creare occasioni di socialità e bellezza con il verde.

Destinatari e beneficiari:
I cittadini di ogni età, associazioni e scuole.

Parità dei sessi nel fai da te

Più della metà delle donne europee esegue riparazioni o lavori di ristrutturazione domestica

7 donne europee su 10 eseguono piccole riparazioni in casa, la cifra scende al 51% quando si tratta di ristrutturazioni.

La mancanza di competenze è la principale barriera per le donne che non svolgono questo tipo di mansioni.

Internet consente alla donna di essere autodidatta, facilitando l’integrazione del profilo femminile Marzo 2019. Tiendeo.it , azienda leader nelle soluzioni drive-to-store per il settore retail, in occasione della Giornata Mondiale della Donna lancia i risultati di un sondaggio sul comportamento delle donne in Europa nel settore del fai-da-te *.

Indubbiamente, la principale conclusione tratta dallo studio è che la presenza femminile sta guadagnando una notevole forza nel mondo dei lavori di manutenzione domestici, un dato importante se si pensa che il bricolage è da sempre considerato un settore di appannaggio tradizionalmente maschile.

La scalata della presenza femminile nel mondo dei lavori fai da te Anche se è vero che, confrontando le percentuali uomo/donna, gli uomini continuano a dominare il settore delle riparazioni e dele ristrutturazioni domestiche, la presenza femminile sta guadagnando posizioni e ci troviamo davanti a cifre che non passano inosservate.

Infatti, nientemeno che il 68% delle donne, dichiara di eseguire piccole riparazioni in casa, come ad esempio cambiare il rubinetto, appendere quadri, specchi, mensole o tende, dipingere le pareti, ecc.

fai-da-te

Quando invece si parla di lavori relativi a ristrutturazioni domestiche che comportano una maggiore formazione in materia, ad esempio falegnameria, installazione di pavimenti o parquet, installazione elettrica, ecc… la metà delle europee (52%) afferma di svolgere questo tipo di compito. È importante sottolineare che per l’esecuzione di attività di questo tipo, la percentuale di intervistati che ricorre a un professionista aumenta per entrambi i sessi.

Spostandosi al settore arredo, si delinea un profilo ancor più femminile, poiché l’83% delle donne afferma di prendersene cura normalmente rispetto al 68% degli uomini. Le donne ritengono di non avere competenze e conoscenze sufficienti La grande maggioranza delle donne che ancora non osano effettuare riforme o piccole riparazioni in casa ritengono che la causa principale sia la mancanza di competenze, seguita dalla mancanza di conoscenza. Si può quindi dedurre che se le donne avessero accesso a una maggiore informazione, in questo settore si raggiungerebbe gradualmente l’equità tra i due sessi.

Sempre relativamente alla formazione, interrogati su come apprendano a svolgere queste mansioni, entrambi i sessi rispondono che è Internet la principale fonte di conoscenza, grazie alla sua facilità di accesso e alla sua immediatezza. In questo senso gli intervistati si considerano autodidatti e fanno ampio uso di questo canale. Gli uomini continuano a guidare le decisioni di acquisto Anche se quasi la metà delle donne intervistate si è dichiarata responsabile di questi acquisti, il 30% ha riconosciuto che si reca al negozio solo accompagnata da qualcuno con che abbia una maggiore conoscenza in materia. Tuttavia, 9 uomini su 10 confermano di prendere le decisioni di acquisto.

La pianificazione di acquisto è fondamentale per entrambi i sessi quando decidono di acquistare un prodotto fai da te, infatti circa il 70% degli uomini e delle donne affermano di confrontare i prezzi e di svolgere una ricerca di informazioni on-line prima di recarsi al negozio fisico. In un settore tradizionalmente maschile, poiché le attività ad esso associate richiedono una parte di sforzo fisico, si sta via via affermando una situazione di parità tra i due sessi. Come dimostra lo studio realizzato da Tiendeo, sono sempre di più le donne che decidono di dedicarsi a questo tipo di lavori.

Inoltre, l’integrazione del profilo femminile è incentivata dalla presenza dei canali digitali, che garantiscono maggiore accesso non solo alle informazioni relative ai prodotti ma anche alla formazione di settore.

*Inchiesta realizzata da Tiendeo.com su un campione di oltre 500 utenti tra gennaio e febbraio 2019.

AICG: rinnovate le cariche del nuovo direttivo

È Stefano Donetti, titolare dell’Azienda Floricola Donetti di Romagnano Sesia (NO), il nuovo presidente di Aicg, Associazione Italiana Centri Giardinaggio.

Donetti – che succede a Silvano Girelli, per sette anni alla guida dell’associazione – è stato eletto all’unanimità durante la prima riunione del nuovo consiglio direttivo Aicg, le cui cariche sono state rinnovate in occasione del 7° convegno nazionale tenutosi a Borgo Egnazia il 17 e 18 gennaio scorsi.

Ad affiancare Stefano Donetti, il nuovo vice presidente Davide Michelini, titolare della Floricoltura Vivai Michelini di Borghetto Santo Spirito (SV), i segretari Bartolomeo Dichio, professore di Fisiologia delle specie da frutto, Frutticoltura generale e Tecniche vivaistiche all’Università degli Studi della Basilicata ed Emanuele Morselli, agronomo paesaggista con specializzazione in verde ornamentale e tutela del paesaggio presso Garden Vivai Morselli di Medolla (MO).

Del nuovo consiglio direttivo, che rimarrà in carica fino al 2021, fanno parte anche Giacomo Brusa di Società Agricola del Lago (Varese), Nadia Cavinato diGarden Cavinato (San Giorgio delle Pertiche, PD), Silvano Girelli di Flover (Bussolengo, VR), Andrea Orlandelli di Valle dei fiori (Mantova), Enrica Raganato de Il Germoglio Cooperativa Sociale Sociale (Robegano di Salzano, VE), Paolo Roagna di Garden Roagna Vivai (Cuneo), Alessandro Zannoni di Alma Zeta Verde società agricola (San Lorenzo Nuovo, VT) e gli invitati permanenti Valentina Ceriani di Eco Park (Origgio, VA),  Jean Marc Orecchioni di Innavoflora vivai (Arzachena,SS) e Pietro Arici di Florarici (Brescia).

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Stefano Donetti, il nuovo Presidente Aicg

Tra le attività che l’Associazione si propone di portare avanti, oltre a quelle già intraprese nei sette anni precedenti, c’è un percorso di promozione delle piante made in Italy.

Per meglio svolgere le attività proposte e perseguire la mission dell’associazione il nuovo direttivo ha istituito anche i seguenti Gruppi di lavoro:

  • Comunicazione, formato da Enrica Raganato, Giacomo Brusa, Nadia Cavinato, Davide Michelini e Jean Marc Orecchioni;
  • Legislativo, formato da Silvano Girelli, Bartolomeo Dichio, Stefano Donetti, Davide Michelini, Jean Marc Orecchioni, Alessandro Zannoni;
  • Formazione, formato da Giacomo Brusa, Stefano Donetti, Andrea Orlandelli e Paolo Roagna;
  • Fiere/eventi, formato da Paolo Roagna, Valentina Ceriani, Davide Michelini, Emanuele Morselli, Jean Marc Orecchioni e Andrea Orlandelli;
  • Delegazione internazionale, rappresentata da Silvano Girelli.

 

AICG – Associazione Italiana Centri Giardinaggio

È un ente senza scopo di lucro – con sede a Verona – costituito nel 2012 per sviluppare un’identità professionale e un processo virtuoso di sviluppo delle aziende che operano nel settore specializzato del giardinaggio e florovivaismo (centri di giardinaggio o Garden Center).

L’Associazione ha lo scopo di tutelare, qualificare, promuovere e sviluppare la cultura del verde all’interno dei centri giardinaggio.

A oggi i Centri di Giardinaggio aderenti all’AICG sono 120.

Il primo portale del patrimonio verde di Milano

L’Assessorato al Verde ha promosso la realizzazione del primo Portale del Verde di Milano, strumento all’avanguardia creato dalla collaborazione tra l’Area verde, Agricoltura e Arredo Urbano, l’Unità SIT Centrale e Toponomastica del Comune di Milano e la società consortile Miami s.c. a r.l. sulla base del sistema informativo dedicato all’appalto e strumento di trasparenza per coinvolgere e rendere consapevoli i cittadini rispetto al patrimonio arboreo presente in città. Il Portale rappresenta su mappa le aree verdi presenti sul territorio e i valori ambientali ed economici che ogni singola alberatura produce.

Milano ha un patrimonio di verde pubblico di circa 24 milioni di mq all’interno di circa 3.000 località censite che comprendono: parchi storici, parchi, giardini, verde stradale, piazze etc.
Il patrimonio arboreo è costituito da oltre 220 mila alberi di cui almeno 17 sono monumentali. Il 60% degli alberi è distribuito nei parchi e nei giardini, il 29% lungo i filari stradali e il rimanente 11% nelle scuole o nelle aree verdi di pertinenza degli edifici comunali.

VAI AL PORTALE DEL PATRIMONIO VERDE DI MILANO

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Il Mefit ha 90 anni

Il Mefit (Mercato Fiori e Piante Toscana) di Pescia – PT torna anche quest’anno al Flormart di Padova dal 19 al 21 settembre con uno spazio che avrà come slogan “A novant’anni mi rinnovo. Ora vi offro molto di più” e si racconterà presentando le innovazioni e le migliorie della struttura, mostrando i prodotti floricoli che caratterizzano il suo territorio e presentando il prossimo evento dedicato sia al pubblico che agli operatori: FioreColore Autunno 2018.

La presenza del Mefit al Flormart è senz’altro strategica e conferma la sua importanza nel panorama dei mercati floricoli italiani – commenta Antonio Grassotti, amministratore unico del Mefit -, poiché parteciperemo insieme a tutti i mercati italiani a cui ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) si rivolge per chiedere i prezzi dei fiori”.

Il messaggio che Il Mercato vuole dare agli operatori che parteciperanno al Flormart é quello di invitarli a visitarlo per toccare con mano i rinnovamenti che sono stati fatti alla struttura, in grado di garantire ora più sicurezza, più velocità e maggiore attenzione all’ambiente.

Dal mese di agosto sono state infatti collocate nuove telecamere per controllare le aree sensibili del Mercato, garantendo in questo modo maggiore sicurezza agli ambienti espositivi, maggiore controllo per i casi di emergenza, maggiore sicurezza del lavoro e la tutela dell’edificio e delle merci. Un sistema automatizzato degli accessi, l’apertura degli uffici per 12 ore al giorno, il loro trasferimento all’ingresso del mercato e nuovi citofoni per facilitare gli interventi, garantiscono invece maggiore velocità. Infine, l’automatizzazione delle luci per fasce orarie e l’utilizzo di sistemi crepuscolari per le aree esterne comporteranno un risparmio energetico.

Alla spedizione padovana per questa importante rassegna del settore parteciperà anche il sindaco di Pescia Oreste Giurlani Supportiamo il Mefit in questa sua azione di promozione perché abbiamo sempre sostenuto l’importanza strategica di questa struttura. Lo abbiamo dimostrato recentemente con un importante finanziamento e continueremo a investirci. La vetrina di Padova è quella giusta per presentare le tante opportunità che Mefit offre a questo comparto”.

Tra i prodotti più interessanti che saranno esposti nello stand del Mefit, ci saranno due nuove varietà test (fiori di color arancio e color albicocca) di Gladiolo, Calla da agricoltura biologica, Ortensie paniculate, Bacche e Frutti ornamentali. Non mancheranno poi i Crisantemi (Crisanthemum Uniflor “Dalia, Crisantemina), veri protagonisti della produzione nel mese di ottobre, i Lilium di vari colori e piante di rose a grappolo. Ci saranno anche varietà di Eucaliptus, di Lisianthus, Limonium, e piante di agrumi.

Anche sul fronte degli eventi il Mefit avrà una novità da presentare al Flormart: l’edizione autunnale di FioreColore, la manifestazione dedicata al fiore a 360 gradi che è già giunta alla terza edizione. I colori tendenza nel floral designing declinati con la produzione floricola locale e le modalità per comunicare al meglio il mondo dei fiori attraverso Instagram saranno al centro dell’evento, che si terrà domenica 18 e lunedì 19 novembre a Pescia, nei locali del Mercato. Ospiti di questa edizione: la floral designer polacca Iza Tkaczyk (con una dimostrazione aperta al pubblico e una masterclass riservata agli operatori) e la blogger e garden designer Simonetta Chiarugi, per una sessione riservata agli operatori.

Frantoi Berretta. Una terra, le sue storie

Nell’entroterra dell’isola del sole, a pochi minuti dagli sfarzi antichi della Villa del Casale di Piazza Armerina, inebriata dai profumi della campagna tutta siciliana di Mirabella Imbaccari, si erge l’avanguardia architettonica dei Frantoi Berretta.

Più di 2.300 mq ecocompatibili, circondati da una natura incontaminata, per ospitare uno spazio che va ben oltre il processo di estrazione dell’olio d’oliva, sospeso tra passato e presente, storia e passione per quella che ormai è una tradizione che si tramanda da più di tre generazioni.

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Dalla prima metà del ‘900 ad oggi, la famiglia Berretta ha saputo trasformare l’attività di produzione dell’olio in un concept innovativo, coerente con la secolare vocazione locale all’ospitalità.

Ai Frantoi l’olio prima di tutto si degusta nelle sue esclusive varianti, all’interno di una vera e propria boutique del sapore, coccolati da proposte gourmet che deliziano il palato con la tipica tradizione isolana, contaminata dagli antichi tocchi arabi di spezie profumatissime. Un sommelier del settore è a disposizione degli ospiti per un viaggio attraverso le sfumature dorate di oli esclusivamente siciliani, prodotti con olive raccolte in un territorio che si estende tra le Colline Ennesi e i Monti Iblei. Dall’edizione limitata dell’olio “400” coi suoi sentori di fave e basilico, al bouquet di carciofo e mandorla amara del “Sottano”, fino al pluripremiato “Soprano” col suo intenso profumo di erbe appena tagliate, si percorrono odori e sapori pregiati.

Per i più goduriosi la scelta dell’olio può diventare una vera e propria esperienza dei sensi e trasformarsi in un soggiorno relax: poche camere personalizzate con vista sul paesaggio circostante per trascorrere il tempo tra gusto e benessere. Ricotta locale e marmellate nostrane, annaffiate da gocce di oli della casa, per un risveglio al suono dei rami d’ulivo che circondano il frantoio, prima di cominciare una delle escursioni enogastronomiche che la famiglia Berretta ha scrupolosamente pensato per i suoi ospiti. Primi piatti leggeri, ma intensi, per una pausa pranzo che può concedersi anche chi è di passaggio: materie prime biologiche d’eccellenza, come lo zafferano coltivato a pochi passi da qui o l’EVO alla cenere dell’Etna della selezione aromatizzata Berretta, paté e conserve che rispettano le inimitabili ricette siciliane.

Anche il dessert ha il marchio “oro”, con la proposta gourmet di un gelato all’olio d’oliva servito al piatto per il piacere degli occhi prima ancora che del palato.

Un eldorado dove il condimento mediterraneo per eccellenza è declinato nelle sue molteplici variazioni, protagonista assoluto di un’esperienza plurisensoriale, dove la Sicilia diventa “mito di questo tempo”, come recita lo slogan dell’azienda.

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Ai Frantoi Berretta lo sguardo al futuro è indissolubilmente legato alle radici classiche della decantata Terra dei Ciclopi. Un packaging esclusivo riporta i miti di un mondo che si perde nella notte dei tempi, quando Ulisse errava nella sua Odissea, tra gli scontri con Polifemo sull’Etna e le peripezie nella navigazione tra Scilla e Cariddi, nello Stretto che terrorizzava chiunque dovesse attraversarlo. I preziosi cofanetti ricordano anche le storia leggendaria di Erice, il gioiello medievale nella punta estrema della Sicilia, l’amore tra i fiumi Ciane e Anapo che sfociano insieme nel mare di Siracusa, ma anche quello di Alfeo che si fece trasformare in un fiume per unirsi ad Aretusa in uno specchio di acqua dolce sull’isola di Ortigia.

In questo angolo di Paradiso quindi, lontano dal frastuono dei ritmi veloci della città, si aprono le porte di un mondo fatto di gusto, design e letteratura e se si prova a chiudere gli occhi sdraiati nell’immenso dehors del frantoio, sembra di riuscire a sentire ancora il canto delle Sirene intente ad ammaliare il giovane Ulisse. Una terra, le sue storie.

Le forbici con il manico arancione / 50° anniversario

50 anni fa, in un piccolo villaggio in Finlandia chiamato Fiskars, nasceva un oggetto creato per la vita di tutti i giorni, le forbici con il manico arancione.

Da allora le forbici Fiskars con il manico arancione e lame in puro acciaio inox sono entrate in più di un miliardo di case sparse in tutto il mondo, diventando un classico del design ed esposte al Museo di Arte Moderna di New York come icona del design nordico.

Le forbici Fiskars con il manico arancione sono adatte per tutti i tipi di lavori di taglio e si possono trovare in tutto il mondo, dal cassetto della cucina, alla casa della nonna, nelle scuole e negli uffici.

Forbici Fiskars

Le forbici Fiskars con il manico arancione vengono anche utilizzate nelle sartorie di case di moda internazionali e negli studi di artisti e artigiani in tutto il mondo. Ancora oggi, le forbici Fiskars con il manico arancione, vengono costruite e collaudate una ad una nella fabbrica in Finlandia.

Il colore arancione dei manici, caratteristica che distingue le forbici Fiskars, nacque per puro caso nel 1967. Capitò che il colore arancione, rimasto nella macchina che poco prima aveva prodotto un piccolo elettrodomestico, venne utilizzato per fare una prova di colore sui manici delle forbici.

Si passò quindi alle votazioni tra gli operai della fabbrica, per decidere il colore dei manici delle nuove forbici. I colori a disposizione erano l’arancione, il rosso carminio e il nero.

Il colore arancione vinse con 9 voti a favore contro 7 contrari e divenne, così, la caratteristica distintiva delle forbici che sarebbero diventate un’icona del design nordico vendute in tutto il mondo in oltre un miliardo di copie.

Forbici Fiskars

Nel corso del 2017, Fiskars raccoglierà le storie ispirate dalle forbici arancioni raccontate da artisti, designer e influencer provenienti da tutto il mondo.

Le storie ispirate dalle forbici Fiskars con manici arancioni, si potranno trovare sul sito www.fiskars.com oltre che nel Design Museum di Helsinki, dove verrà allestita una mostra dedicata, nel mese di settembre 2017.

Fiskars celebra quest’anno il 50° anniversario delle forbici col manico arancione come una fra le più importanti pietre miliari che fanno parte di una storia di idee rivoluzionarie che continua nel tempo.


Fiskars, però, non è conosciuta solo per le forbici. La ricerca e la produzione abbraccia una vasta gamma di coltelli, di utensili per la cucina e pentole.

Coltelli, utensili e pentole Fiskars, sono stati studiati, anche a livello di design, per tutti coloro che sono appasionati di cucina ma anche per chi desidera strumenti funzionali e pratici per preparare un pasto facile e veloce ma con un pizzico di creatività. La nuovissima linea GoBaking è l’ultimo esempio della creatività Fiskars che rimane fedele al colore arancione per sottolineare a colpo d’occhio l’appartenenza al brand.


Fiskars, infine, ha una gamma molto ampia di
prodotti per il giardinaggio, famosi per l’ergonomia che li rendono pratici e maneggevoli.

Forbici per giardinaggio

Fiskars: più potenza e meno fatica in giardino

Fiskars, multinazionale finlandese tra le più antiche al mondo e leader mondiale nei prodotti di consumo per la casa, il giardino e la vita all’aria aperta, lancia una nuova linea garden: la linea PowerGearX

Da oggi, meno sforzo e più potenza con i nuovi attrezzi Fiskars PowerGear™ X: forbici e cesoie siepi per un giardino potato con cura.
La potatura richiede precisione e forza ma grazie all’
ingegnoso meccanismo ad ingranaggi, brevettato da Fiskars, tutto diventa più semplice. Gli attrezzi della nuova linea PowerGear™ X assicurano un rilevante aumento di potenza di taglio anche grazie alle lame in acciaio di alta qualità resistenti alla corrosione e ai manici in FiberComp™, leggeri, resistenti ed ergonomici.

Fiskars

La nuova serie PowerGear™ X è una gamma versatile di attrezzi che include forbici, troncarami e cesoie per le siepi, adatta a coprire la maggior parte delle esigenze di taglio in giardino.

Le forbici PowerGear™ X sono disponibili in 3 modelli: incudine L, By-pass M e By-pass L.

La massima capacità di taglio è di circa 2,5 cm permettendo tagli superiori fino a 3,5 volte rispetto ai meccanismi tradizionali.

La manutenzione è semplice perché le lame sono facili da affilare e il comfort è assicurato grazie alla maggior leggerezza e all’impugnatura ergonomica.

Infine, della nuova linea PowerGear™ X, fanno parte anche le Cesoie, ideali per rifinire facilmente siepi e cespugli. Sono resistenti alle diverse condizioni atmosferiche e gli inserti SoftGrip evitano che scivolino durante il taglio riducendo la forza necessaria per maneggiarle.

I prodotti che fanno parte della nuova linea PowerGear™ X godono di una garanzia di 25 anni.

Forbici Fiskars

Le caratteristiche delle forbici e delle cesoie PowerGear™ X sono:

  • 3 volte più potenti grazie al meccanismo ad ingranaggi PowerGear
  • Lame rivestite in materiale antiaderente PTFE per ridurre la frizione durante il taglio
  • Lame in acciaio inox
  • Arrotatura delle lame migliorata
  • Bilanciate e adatte alle mani dell’utilizzatore
  • Nuova impugnatura maggiormente ergonomica e pratico sistema di chiusura
  • Inserti SoftGrip per evitare che scivolino durante il taglio e ridurre la forza per
  • tenere in mano gli attrezzi
  • Meccanismo rotante ottimizzato con ingranaggio per ridurre lo sforzo fino a 3 volte
  • Ancora più leggere e maneggevoli

Prezzi consigliati al pubblico:

PowerGear ™ X bypass L PX94 € 47,58
PowerGear ™ X bypass M PX92 € 43,31

PowerGear ™ X incudine L PX93 € 47,58
PowerGear ™ X cesoie siepi HSX92 € 81,74

L’Azienda

Fiskars è un’azienda leader nella fornitura di prodotti di consumo a livello mondiale per la casa, il giardino e la vita all’aria aperta. Il gruppo finlandese ha un portfolio di marchi internazionali quali Fiskars®, iittala®, Royal Copenhagen®, Wedgewood® e Gerber®. Fondata nel 1649 e quotata alla Borsa di Helsinki, Fiskars, con più di 365 anni di attività alle spalle, è la più antica azienda finlandese e una delle più antiche in tutto l’Occidente.

Per ulteriori informazioni: www.fiskarsgroup.com.

In Italia è presente la sede Fiskars Italy srl a Civate (Lecco), in continua crescita in tutte le aree legate alla casa, al giardino e alla vita all’aria aperta con i marchi: Fiskars, Kaimano, iittala e Gerber.

Margherita per AIRC

Un fiore per la ricerca – dal 3 marzo al 25 aprile

AICG per AIRC con la margherita solidale italiana 100% per sostenere la ricerca sul cancro

Dal 3 marzo al 25 aprile torna la «MARGHERITA per AIRC».

Per il quarto anno consecutivo AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio) e i suoi associati, che da sempre sono sensibili alle tematiche sociali e alle iniziative benefiche, rinnovano il supporto ad AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) a sostegno della ricerca oncologica.

E lo fanno ancora una volta scegliendo la margherita, fiore della purezza per eccellenza e prodotto made in Italy al 100%.

RISULTATI 2016

Lo scorso anno la “MARGHERITA per AIRC” è stata presente in 44 centri di giardinaggio AICG, per un totale di 59 punti vendita; ne sono stati venduti 18 mila esemplari, grazie ai quali sono stati raccolti 30.000 euroFondi che hanno consentito di finanziare una borsa di studio di un anno che è stata assegnata alla dottoressa Olga Tanaskovic (Istituto Europeo di Oncologia), impegnata in un progetto di ricerca sui meccanismi biologici alla base della leucemia.

MADE IN ITALY

La «MARGHERITA per AIRC», interamente italiana – proviene dalla Riviera Ligure, in particolare dalla piana di Albenga, dove ogni anno ne vengono prodotti circa 10 milioni di vasi –  e garantita da FDAI – Filiera Agricola Italiana Spa, sarà contrassegnata da un’etichetta firmata FDAI e AICG.

Si conferma quindi la grande attenzione di AICG per la produzione italiana e il made in Italy.

TESTIMONIAL

La Margherita solidale avrà quest’anno il supporto di un’altra Margherita:  la campionessa mondiale di scherma Margherita Granbassi, da anni al fianco dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro nella doppia veste di ambasciatrice e volontaria.

COME E DOVE

Saranno quest’anno più di 60 i centri giardinaggio associati ad AICG (l’elenco completo è sul sito www.aicg.it) dove si potranno acquistare le piante di MARGHERITA solidale al prezzo di 4.50 euro: per ogni margherita venduta, 1.50 euro sarà devoluto ad AIRC per sostenere  il finanziamento di una borsa di studio annuale per un giovane ricercatore.

Per informazioni:

AICG Associazione Italiana Centri Giardinaggio

www.aicg.it – segreteria@aicg.it – tel. 0458241903 

margherite per AIRC

AIRC: Dal 1965 con coraggio, contro il cancro

Da oltre cinquant’anni l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Oggi conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori – 63% donne e 52% ‘under 40’ – le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e duecento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 1 gennaio 2017).  Informazioni e approfondimenti su airc.it

 

AICG

E’ un ente senza scopo di lucro – con sede a Verona – costituito nel 2012 per sviluppare una identità professionale e un processo virtuoso di sviluppo delle aziende che operano nel settore specializzato del giardinaggio e florovivaismo (centri di giardinaggio o Garden Center).

L’Associazione ha lo scopo di tutelare, qualificare, promuovere e sviluppare la cultura del verde all’interno dei centri giardinaggio.

Ad oggi i Centri di Giardinaggio aderenti ad AICG sono 109.

Successo per il quinto convegno nazionale AICG

Si è concluso con grande successo il quinto convegno nazionale di AICG (Associazione Italiana Garden Center) che si è tenuto a Venezia Mestre il 17 e il 18 gennaio: circa 320 i partecipanti, provenienti da tutta Italia, tra proprietari di Garden Center, operatori del settore, esperti e giornalisti.

“Siamo estremamente soddisfatti per l’ottima riuscita dell’evento – commenta Silvano Girelli, presidente AICG – Il nostro obiettivo era fornire ai partecipanti gli stimoli e gli strumenti per affrontare le sfide del futuro e innovare i centri di giardinaggio tra arte, natura e web. Abbiamo voluto immaginare insieme il futuro del settore, con l’aiuto e le suggestioni di relatori estremamente propositivi, e individuare alcuni dei trend che dovranno guidarci nelle prossime stagioni. Uno di questi è certamente il living garden, il giardino da vivere attraverso esperienze e stimoli sensoriali”.

Molto apprezzati gli interventi dei relatori, sia italiani che stranieri, che hanno spaziato dal marketing all’analisi dei trend del settore agli stimoli motivazionali.

Dopo i saluti istituzionali e introduttivi, il primo intervento è stato quello di Frank Van Der Heide, Direttore dell’Associazione Olandese Centri Giardinaggio, che ha presentato i trend di vendita olandesi, i tre modelli di Garden Center del futuro (Green Garden Center, Green Experience Center e Online Garden Center) e il Garden Retail Experience. A seguire il divertente e interessante intervento di Sue Allen, ex Presidente di IGCA (International Garden Centre Association) e dell’inglese GCA (Garden Centre Association), nonché titolare di tre Garden Center, con consigli ed esempi reali su cosa fare e non fare per migliorare il proprio punto vendita; di Laurens Doesborgh, responsabile marketing e sviluppo di De Haan Group BV, con indicazioni molto pratiche per ottimizzare il profitto al metro quadro. Gli ospiti internazionali aiutano gli imprenditori italiani a confrontarsi con realtà estere dove il mercato del verde è più sviluppato e radicato nel tempo.

Il pomeriggio è proseguito con il Dott. Claudio Casiraghi, esperto di marketing etico che ha stimolato a riflettere sulla sostenibilità degli obiettivi economici; di Paolo Guaitani, Partner di The Vortex, che ha illustrato le più aggiornate strategie di marketing digitale per il Gardening, e di Andrea Sales, psicologo, psicoterapeuta, formatore e docente universitario che ha stimolato in modo molto originale i presenti a “Coltivare il cambiamento” innanzitutto dentro di sè.

La seconda giornata si è aperta con l’architetto paesaggista Filippo Pizzoni che ha illustrato, da progettista del verde ma anche organizzatore di mostre e convegni, come sta cambiando l’interesse delle persone nei confronti delle piante e del verde in generale; dopo di lui, Oliver Mathys, giardiniere e maestro fiorista, consulente in Germania per i Garden Center aderenti alla VDG (Deutscher GC Verband, associazione corrispondente ad AICG) ha presentato il congresso dell’International Garden Center Association (IGCA, di cui AICG fa parte) che si terrà a settembre 2017 in Canada e il viaggio studio ai migliori Centri di Giardinaggio della Germania del Nord, a giugno 2017; Angiolino Frigoni, coach di pallavolo e vice-allenatore della nazionale di pallavolo con Julio Velasco, ha fornito la sua esperienza e le sue riflessioni su come acquisire una mentalità vincente e gestire al meglio una “squadra”; e infine Francesca Bortolotto Possati, proprietaria dell’Hotel Bauer di Venezia, che ha accompagnato i presenti in una visita per immagini e racconti tra i quattro giardini della Giudecca.

Il convegno si è chiuso con una tavola rotonda, coordinata dal giornalista Paolo Milani, direttore di Greenline, a cui hanno partecipato alcuni soci AICG – Carlo Teruzzi (Agribrianza), Fabio Rappo (Viridea srl), Andrea Bardin (Bardin Garden), Lorella Ansaloni (Vivai Morselli) – che si sono confrontati su molti temi, come l’andamento delle vendite nel 2016, l’opportunità dell’e-commerce, l’utilizzo dei social media, i rapporti con i fornitori e la concorrenza.

Chi ha voluto, ha poi potuto gioire di una breve visita con guida alla città lagunare: l’arte, la bellezza, il paesaggio del territorio italiano sono un bagaglio importantissimo per guardare alle sfide del futuro!

Per informazioni:
AICG Associazione Italiana Centri Giardinaggio
www.aicg.it

Il pronto soccorso verde

Arriva l’inverno: il pronto soccorso verde ora è anche per le piante da interno

Inverno. Come un seme il mio animo ha bisogno del lavoro nascosto di questa stagione.
Giuseppe Ungaretti

Con l’inverno alle porte e l’arrivo del primo freddo il Pronto Soccorso Verde – il servizio ideato dalla garden designer Gheo Clavarino – si amplia anche alle piante da interno, dopo il grande successo ottenuto con le piante da giardino, balcone o terrazzo.

Scarsa esposizione alla luce, ambienti secchi a causa del riscaldamento, eccessive irrigazioni, freddo… sono solo alcuni dei problemi che possono rendere le piante in casa più deboli e vulnerabili, esponendole all’attacco di malattie e parassiti.
Così le foglie cominciano a ingiallire e a staccarsi, compaiono macchie più o meno estese, il picciolo tende ad allungarsi, foglie tipicamente verdi si scoloriscono…

Cosa fare, quindi, quando ci si trova davanti una pianta malata? Semplice: scattare una foto e inviarla ad esperti in grado di dare precise indicazioni su qual è il problema, come risolverlo e come prevenirlo.

Ed è proprio questa l’idea alla base del Pronto Soccorso Verde online, un sistema “su misura”, comodo, rapido ed estremamente efficace.
Il servizio è operativo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 21: è sufficiente mandare via email o via whatsapp una fotografia della pianta o della foglia malata per ricevere nel giro di poche ore una diagnosi eseguita da agronomi esperti, completa di indicazioni dettagliate sui prodotti da utilizzare, dove è possibile acquistarli, come e quando eseguire il trattamento e con suggerimenti per evitare le recidive.

Per informazioni http://www.gheoclavarino.itpsv@gheoclavarino.it

 
 
Nata a Genova, Gheo Clavarino porta nei suoi progetti i colori e la luce tipici della Liguria abbinandoli a visioni sempre contemporanee: tra i primi in Italia ad utilizzare le tecniche del giardino pensile in ambito privato e a intuire le potenzialità delle graminacee ispirandosi ai giardini inglesi, Gheo è animata da una vivace curiosità per tutto ciò che succede nel mondo, da cui raccoglie spunti e influenze.
Dopo una lunga collaborazione con Susanna Magistretti, guru del giardinaggio italiano, nel 2007 apre un suo studio a Milano.
Luce, colore, movimento sono gli elementi che contraddistinguono i suoi lavori, insieme alla particolare attenzione che viene data all’approfondimento botanico, elemento chiave di tutti i suoi interventi.
I suoi progetti sono unici e realizzati su misura e partono da un’accurata analisi del luogo, nel pieno rispetto delle sue caratteristiche e del terreno. Le piante e la vegetazione vengono scelte con molta cura, con una particolare attenzione ai fogliami e alle essenze, in modo da garantire una continua alternanza delle fioriture. Il giardino – o il terrazzo – avrà così un suo fascino duraturo per tutto l’anno.
Con l’aiuto di un team di esperti formato da tecnici e professionisti qualificati – che portano competenze tecniche e botaniche all’avanguardia, Gheo Clavarino realizza e gestisce l’intero progetto in ogni sua fase, senza tralasciare alcun dettaglio.

 
L’idea in più: la manutenzione personalizzata, anche d’inverno

Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno”
Hermann Hesse

 
Per dare il meglio di sé in tutte le stagioni, un giardino richiede attenzioni e cure costanti, oltre che interventi mirati. La manutenzione diventa quindi una fase delicata e fondamentale per conservare forma, armonia, proporzioni e colori dello spazio verde, ed è indispensabile prevederla anche in inverno, quando si mettono le basi per lo sviluppo primaverile.
Il servizio di manutenzione proposto da Gheo Clavarino non lascia nulla al caso: il programma annuale personalizzato e su misura prevede nel dettaglio, stagione per stagione, mese per mese, gli interventi di manutenzione, le potature, i rinvasi, le concimazioni, le nuove fioriture e i trattamenti.
Questo grazie a un rapporto molto stretto, quasi personale, che Gheo instaura con il giardino, grazie a frequenti sopralluoghi, indagini e molto studio. Il giardino vive, si trasforma, deve adattarsi alle intemperanze del clima e all’ambiente circostante: Gheo, con estrema cura e sensibilità, ne registra caratteristiche e necessità e adatta gli interventi in una continua messa a punto della progettazione iniziale.
 

Per informazioni
www.gheoclavarino.it
tel. +39 345 84 60 642
email: info@gheoclavarino.it

gheo-clavarino