Un altro week-end dalla suocera

I bambini che giocano nella piscina.
Delle belle e grasse bianche nuvole che si rincorrono nel cielo.
Un compleanno da festeggiare.
Otto anni non sono tanti… ma neanche pochi per una bambina. Piccoli traguardi e tanta felicità per essere diventati ancora più grandi. E poi, quando si diventa grandi… di nuovo piccoli si vorrebbe ritornare.

Il protagonista di questa puntata dalla suocera, oltre ai bambini e al compleanno, è il bruco americano. Gran cosa abbiamo importato da oltre oceano – e fosse l’unica, farei i salti di gioia. In cambio, noi europei, nelle terre delle stele e strisce abbiamo esportato la psicoanalisi freudiana… e la mafia, eh sì, anche quella.
Ma ritorniamo al bruco americano.

Lui, se preso nella sua assolutezza e decontestualizzato, è bello ed elegante. Colori pastello con dei punti di vivida intensità cromatica. Dei lunghissimi e setosi peli che gli danno un’aura di prestigio ed eleganza. Un’idea per una sciarpa o per un eccentrico copricapo.

bruco americano

Dunque, il bruco americano, se decontestualizzato, è bello! Ma nel suo contesto non è certo simpatico. Ecco, nella foto più sotto, i danni del bruco a stelle e strisce.

danni del bruco americano

Rami imbrigliati in una trappola mortale, una caserma di seta per colonie di bruchi che di foglie van matti. Il ramo del melo cotogno invaso.
Del melo cotogno non ho mai mangiato i frutti, assaggiato sì, ma lì mi sono fermato. Nemmeno la marmellata che prepara mia suocera ho mai mangiato. L’ho accettata ringraziando, e a mia volta regalato ad altra persona. Chissà quanti passaggi avrà fatto prima di arrivare nello stomaco di qualcuno.

Rimango a fare qualche foto al bruco. Ce ne sono molti, sparsi ovunque. Sugli steli di qualche fiore di campo, sui muri della casa, per terra, uno è intrappolato nella ragnatela di un ragno.

Il rimedio di mia suocera contro i bruchi americani
Si raccolgano a mano diversi bruchi americani. Li si raggruppino in un unico posto, preferibilmente con sotto un foglio di giornale. Si prenda dell’alcool e si annaffi ben bene il gruppo di bruchi. Nel caso di ramo infestato dai bruchi americani si tagli il ramo e lo si posizioni sopra il giornale, annaffiandolo nuovamente con dell’alcool. Gli si dia fuoco. A fuoco spento si controlli l’effettivo annientamento dei bruchi.
Attenzione con l’alcool! Mai tenere la bottiglia vicino alle fonti di calore. Mai spruzzare l’alcool dalla bottiglia sul fuoco: una fiammata di ritorno potrebbe provocare spiacevoli incidenti. Tenere i bambini a dovuta distanza e non fargli MAI provare per gioco questo drastico rimedio.

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4 pensieri riguardo “Un altro week-end dalla suocera

  1. Ho un vaso con tageti e fiori e foglie , in via d’estinzione,sono avvolti da una leggera ragnatela come le foglie della tua foto, ho guardato e riguardato ma non sono riuscita a vedere quale insetto potesse aver fatto ciò potrebbe essere il nefasto bruco?
    Grazie
    Liliana

  2. Ciao Liliana, se le foglie sono mangiate e color marrone, allora è il nefasto bruco. Se vedi tanti piccoli bruchi, sono loro! Bruciali.
    Se invece alla ragnatela sono attaccati moscerini, allora è qualche ragno ben nascosto sotto le foglie.
    A presto,
    Davide

  3. Potrebbe essere anche altre cose, per esempio ragnetto rosso o tentredini. Osserva con attenzione o, meglio, se hai possibilità scatta una foto.
    Se è il pericoloso ragnetto rosso, c’è poco da fare: si diffonde molto rapidamente e, quando si nota l’infestazione, è di solito tardi (per inciso, è un acaro ed è diverso dal ragnetto rosso dei muri, che è innocuo).
    Le piante piccole possono essere immerse in acqua a 45° per un minuto, per le altre esistono prodotti acaricidi specifici o, se preferisci andare sul bio-sostenibile, olio di neem. Puoi anche provare (se lo trovi) ad impiegare il fungo Beauveria bassiana, che ne farebbe strage.
    Per la prevenzione, l’acaro non tollera ambienti umidi. Il problema è che i funghi patogeni prosperano negli ambienti umidi, così…

  4. Zoropsis docet! Come sempre buoni consigli e un fluido racconto didattico ma soprattutto propedeutico al metodo scientifico – Osservare!
    Grazie ancora e a presto,
    Davide

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