Ad uno di quei mercatini improvvisati davanti ad una chiesa, per raccogliere fondi, mio figlio vede tante piantine e tanti fiori colorati e me ne chiede se possiamo prenderne uno. Offerta libera. «Vai» gli dico. Si avvicina e sceglie un vasetto con un fiore di celosia, che prima di adesso non conoscevo. «Bella scelta» gli dico e ci avviamo verso casa.
Navigando in rete scopro che il suo nome sceintifico è Celosia Caracas, è originaria dei Paesi dell’America del Nord, dell’Africa e dell’Asia e comprende 60 specie. È conosciuta anche con i nomi di “cresta di gallo” e “amaranto piumoso” – appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae.
È anche commestibile, leggo, ma cosa si mangia? I fiori o le foglie?
È piuttosto una pianta decorativa, con quel fiore appariscente rosso cremisi e può arrivare ad un’altezza di 12 centimetri – e il nome non lascia dubbi: dal greco keleos “ardente, fiammeggiante”. Attenzione al freddo, perché lo teme – non lasciarla in luoghi con temperature al di sotto di 15° C – mentre per l’innaffiatura non necessita di molta acqua – attenzione invece al contrario, perché un eccesso di acqua o un ristagno idrico può far marcire le radici.
Vediamo se crescerà.
Qui a Roma, alcuni ragazzi pachistani vendono l’amaranto rosso che appartiene alla stessa famiglia del comune spinacio. Forse anche nel caso della celosia saranno commestibili le foglie.
Prova a conservare il seme per il prossimo anno.
Ciao
Silvana
Grazie Silvana, ascolterò il tuo consiglio. Ho già pronta la bustina per i semi di celosia!
A presto,
Davide
Buondì! Sono passato di qui per consegnarti il premio “Lovely Blog” Award ♡ Award 2014 – “La rosa della Amicizia”
http://isoladigiava.wordpress.com/2014/05/22/award-2014-la-rosa-della-amicizia/
buona giornata, Francesco
@ Francesco wow! Grazie Francesco! Bellissimo premio! Evviva l’amicizia.
Buon sabato 😉
Davide