Senza titolo

La situazione sembra normalizzarsi, qui nell’orto di Vicenza, e dopo piogge e raccolti in ritardo, ecco che un po’ alla volta cominciano a crescere melanzane, zucchine, pomodoro, meloni, zucche.

I meloni sono i più belli da vedere. Spuntano da sotto le foglie della pianta, tondi tondi. Me ne accorgo d’improvviso, una mattina, o di sera all’imbrunire. È perché non sono tutto il giorno nell’orto, ed è così bello scoprirli cresciuti… paffutelli come degli amorini rinascimentali dipinti in un affresco. A parlarne così stupito, mi sento un po’ tontolone. Sembra quasi che non ci faccia caso, che abbia la testa tra le nuvole. Eppure la sorpresa è sempre gioiosa.

gs427_melone

Così anche per i cetrioli. D’improvviso eccoli che si arrampicano sulla rete che gli ho messo da scalare. Un bell’esercizio per i loro tralci, per le foglie e per i frutti, adesso piccini, appena più grandi del mio mignolo.

cetrioli

Le zucchine invece le tengo d’occhio. Sto ben attento perché non voglio trovarmi immangiabili “mazza da baseball” nascoste sotto le verdi foglie. Vediamo se sarò così bravo e accorto. Ma per adesso sono ancora piccole.

zucchine

E poi la zucca. Se zucca è. Ho tanti semi che pianto e spesso non so cosa ho piantato. Certo, direte, molto distratto questo orticoltore di città. Ma va da sé, questo mio hobby non voglio diventi un’ossessione e preferisco un atteggiamento rilassato e disimpegnato, che poi constato che quel che mangio dal mio orto è comunque buono, pur senza applicare metodica cura nel preparare, curare e raccogliere.

zucca

L’altro giorno ho anche ritrovato il riccio. Che non so se è sempre lo stesso di qualche anno fa, il figlio, o un parente prossimo. Ho sentito un rumore di foglie. Breve, che poi è subito terminato. Ho acceso la luce in serra, ed eccolo là, vicino al compost. Immobile, timido timido. Mi sono avvicinato, l’ho guardato, l’ho salutato, e ho spento la luce. Bell’amico dell’orto, lo farei nume tutelare delle colture. Ma lui non è molto interessato di cingersi la testa di alloro. Ha le sue spine che gli bastano e avanzano…

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Fiore di zucchina

Bello, grande, giallo come il sole.

Anche i fiori delle normali piante da orto hanno la sua bellezza.
Ed è importante coglierla… prima di cogliere i frutti.

Qui al nord adesso le giornate sono estive. Sole, un po’ di vento ogni tanto, cielo azzurro con nuvole bianche che corrono felici. E i prodotti dell’orto cominciano a crescere come si deve. Per farla breve, prima di gustare i frutti, gustiamoci i fiori!

fiore di zucchina

I quaderni dall’orto alla tavola

Cari amici orticoltori, oggi voglio parlarvi di una nuova collana degna di nota di Antonio Vallardi Editore. Come leggete dal titolo di questo post, si tratta de I quaderni dall’orto alla tavola. Benessere per la mente e il corpo. Ovvero, come si legge in quarta di copertina, una collana studiata apposta “Per scoprire il piacere di far da sé, nell’orto come in cucina.” Un ciclo completo a km 0.

Quaderni dall'orto alla tavola

Sono libri tematici che trattano colture ben precise – vi parlerò oggi e in seguito di Zucchine, Pomodori e Melanzane. Scritte da Mimma Pallavicini, che immagino tutti voi conosciate – e se non la conoscete andare a fare un salto nel suo blog – questa collana si contraddistingue per uno stile grafico un po’ vintage, sia nella copertina che nelle pagine interne, e per una trattazione esaustiva del soggetto, dalle fasi iniziali della semina, alla sua crescita, alle cure colturali, fino alla tavola, con tante invitanti e fantasiose ricette – dalla frittata di zucchine, allo strudel di zucchine, passando per le zucchine agrodolci alla cinese, alle zucchine alla siciliana, zucchine alla menta… Tante ricette per tutti i gusti!

Con uno stile fluido e gradevole ed un’esposizione sempre chiara, le pagine interne del libro sono caratterizzate dalla presenza di righe, come un quaderno, molto comode per scrivere qualche appunto.

Quaderni dall'orto alla tavola

Un’ottimo libro che vi consiglio, sia che siate orticoltori alle prime armi, sia che siate più esperti. Ma prima di concludere vi riporto quella che è la mission del libro, e un po’ la mission anche di questo blog, che tra foto dell’orto e pensieri sparsi vorrebbe farvi provare l’amore per l’orto e le cose semplici – ma forse per questo di immensa bellezza.

Le 5 ragioni per coltivare da sé gli ortaggi
1. Per avere il controllo della qualità della coltivazione: niente concimi chimici o pesticidi pericolosi
2. Per ottenere raccolti a chilometri zero e di freschezza garantita: più princìpi benefici e maggior sapore di ciò che si porta in tavola.
3. Per alimentare il piacere di un hobby semplice e sano praticabile ovunque, che al contrario di altri hobby, invece di costi procura guadagni su tutti i fronti.
4. per provare la soddisfazione di produrre da soli il proprio cibo e l’orgoglio di valorizzare in cucina ortaggi di qualità superiore.
5. Per imparare, e insegnare ai bambini di casa, i cicli naturali osservando le piante ai diversi stadi di crescita, recuperando l’antica sapienza contadina.

PALLAVICINI, MIMMA, Zucchine. Dall’orto alla cucina, Antonio Vallardi Editore, Milano 2013, formato 16,8 x 22 cm, pagine 64, prezzo euro 5,90.

Quaderni dall'orto alla tavola