Sulla potatura. Tipi di taglio [IV]

Un altro post noiso? Un pochino, spero non troppo. Quindi cominciamo subito:
taglio a filo tronco, da evitare, soprattutto se poi si va a sbucciare anche la corteccia. Gli elementi patogeni vanno ad insediarsi lì, e il povero albero non ha difese sufficienti per difendersi – le difese dell’albero sono contenute nel collare che con questo tipo di taglio viene eliminato;
spuntatura, si effettua sulla parte apicale del ramo, per evitare l’accrescimento e favorire l’irrobustimento;
speronatura, è un taglio di raccorciamento delle parti basali di rami e branche – le prime ramificazioni del fusto. L’asportazione della vegetazione lì presente favorisce l’afflusso di linfa nelle parti di ramo rimaste. L’effetto – su alberi vecchi o deboli – è la generazione di cacciate vigorose, dunque un rinnovo della vegetazione;
diradamento, come la speronatura anche il diradamento apporta linfa ai rami rimasti e contribuisce alla rigogliosa crescita di nuova vegetazione.

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