Domenica… e pioveva ancora.
Mi sono detto: chi se ne importa. È tempo di semina.
Prendo la prima scatola e la svuoto. Oltre ai veri semi, dentro trovo anche un vecchio rullino Kodak 400 ASA e un accendino a forma di pinguino, un set da viaggio per cucire, una vecchia lente d’ingrandimento di mio nonno. Poi mi ricordo di avere un’altra scatola con delle sementi e svuoto anche quella.
Comincia la selezione. Fiori e ortaggi. L’orto non deve essere di soli ortaggi, e i fiori sono i benvenuti.
In ordine sparso, ecco la selezione:
Zinnia gigante
Ravanelli
Zucca
Bocca di drago (in vaso)
Nasturzio nano
Basilico
Zucca Butternut
Camomilla – testardo, ci riprovo per l’ennesima volta
Salvia splendida nana
Miscuglio di fiori che attirano le farfalle
Zinnia lilliput – da mettere sul balcone
Pomodoro ciliegino
Melone liscio
Terriccio, scatole varie di plastica, vasi di terracotta, penna e cartoncino per scrivere cosa ho piantato, guanti e semi…
Alla fine pianto quasi tutto della selezione, tranne i fiori che attirano le farfalle, il nasturzio nano, i ravanelli e le bocche di drago. Per adesso può bastare.
Se il terriccio è compatto sminuzzatelo con le mani. Schiacciatelo un po’ nei contenitori, basta poco.
Mettete i semi e sopra a questi una manciata di terriccio in modo che li copra.
Infine bagnate il terreno. Ogni giorno, che rimanga umido – ma non pieno d’acqua.
Adesso aspetto che qualcosa cresca… speriamo bene.