Inizia la semina

Domenica… e pioveva ancora.
Mi sono detto: chi se ne importa. È tempo di semina.
Prendo la prima scatola e la svuoto. Oltre ai veri semi, dentro trovo anche un vecchio rullino Kodak 400 ASA e un accendino a forma di pinguino, un set da viaggio per cucire, una vecchia lente d’ingrandimento di mio nonno. Poi mi ricordo di avere un’altra scatola con delle sementi e svuoto anche quella.
Comincia la selezione. Fiori e ortaggi. L’orto non deve essere di soli ortaggi, e i fiori sono i benvenuti.

sementi

In ordine sparso, ecco la selezione:
Zinnia gigante
Ravanelli
Zucca
Bocca di drago (in vaso)
Nasturzio nano
Basilico
Zucca Butternut
Camomilla – testardo, ci riprovo per l’ennesima volta
Salvia splendida nana
Miscuglio di fiori che attirano le farfalle
Zinnia lilliput – da mettere sul balcone
Pomodoro ciliegino
Melone liscio

Terriccio, scatole varie di plastica, vasi di terracotta, penna e cartoncino per scrivere cosa ho piantato, guanti e semi…

seminare

Alla fine pianto quasi tutto della selezione, tranne i fiori che attirano le farfalle, il nasturzio nano, i ravanelli e le bocche di drago. Per adesso può bastare.
Se il terriccio è compatto sminuzzatelo con le mani. Schiacciatelo un po’ nei contenitori, basta poco.
Mettete i semi e sopra a questi una manciata di terriccio in modo che li copra.

Infine bagnate il terreno. Ogni giorno, che rimanga umido – ma non pieno d’acqua.

semina

Adesso aspetto che qualcosa cresca… speriamo bene.

semina

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Tanti semi in una scatola rotonda

Il freddo è arrivato, anche se in ritardo… e io penso subito a cosa seminare, perché dopo il freddo arriva pian piano la primavera. Ovviamente, in questo periodo si semina in serra.

Ho una scatola piena di sementi: fiori, verdure, erbe officinali. Da dove comincio?
Dal basilico. Quattro cinque semi, non di più. Già mi vedo il piatto di pasta con le foglie verdi.

Poi qualche seme di pomodoro. Quattro o cinque bastano, per adesso.
E la camomilla, che non riesco a far crescere. Nasce, si alza di qualche centimetro… e poi tutto finisce lì. Chissà che quest’anno sia la volta buona.
Ci sarebbero anche tanti fiori, ma per loro attendo il mese di marzo.

Il dubbio numero due

di Maddalena Barattini

La primavera è sbocciata in faccia ai miei bambini! (cito TROPPObarba che è TROPPOsimpatico). Hanno belle guanciotte rosse e si rincorrono nell’orto con le canne in mano. Io invece, china a seminare, resto pallida come una patata, anche se forse mi si abbronzeranno le orecchie di dietro.
Non mi sono bastati tutti i semi comprati, sono stata in campagna da mio papà, armata di vanga e mi son servita dal suo giardino. Ho preso il finocchio selvatico (che radici profonde!), l’erba luisa, il caprifoglio, l’acanto e altre piante. Poi papà ha tirato fuori delle buste gialle, in cui conserva i semi raccolti l’anno prima. La catalogazione lascia spazio all’immaginazione.

Su una c’è scritto mais, poi garofanini cinesi, tutto chiaro fin qui.
Sulle altre invece: fiori lunghi, su un’altra misti, e sull’ultima c’è un punto interrogativo.
Li ho piantati vicino alle file storte dei piselli…col dubbio.

Il dubbio…

di Maddalena Barattini

Forse non è ancora tempo di seminare, almeno in piena terra, qui nel basso
Piemonte
. Ho paura delle gelate.
Però dev’essere il tempo di piantare le rose a radice nuda, lo si capisce dal
fatto che se ne trovano molte, anche al super mercato ad ottimi prezzi.
Dovete sapere che vanno messe in acqua per venti minuti, prima di essere
interrate. Perchè non metterle nello stesso secchio? Si distinguono benissimo,
una ha le foglie e l’altra no!

Venti minuti dopo.
“Dunque Chapeux de Napoleon aveva le foglie e la Iceberg
no…o viceversa?….mannagia!”
Le ho piantate col dubbio.