Per un ortolano / giardiniere come me la stagione calda è un momento di gioia massima. Sono sicuro che anche per molti di voi è così.
I fiori che sbocciano ci regalano bellissime forme e colori, e i primi frutti dell’orto ci regalano le prime soddisfazioni – sì d’accordo, ci sono anche le zanzare tigre, ma sorvoliamo.
Quanto bello è cogliere il cetriolo maturo, i pomodori ciliegino, le melanzane, ecc. direttamente dalle nostre piante dell’orto? Stupendo! Quei piccoli e semplici piaceri di cui si nutre il nostro corpo e la nostra mente – e sarei tentato di azzardare che sono piaceri più grandi anche dei nuovi aggiornamenti di iOS. Scherzo, suvvia…
Ma. Ma. Mannaggia la miseria! Se non stai attento la vegetazione ti sfugge di mano. Ed è quello che sta succedendo al mio orto. La zucca che sta circumnavigando la salvia, i cetrioli che si arrampicano sui pomodori, i pomodori – che quest’anno sono cresciuti spontaneamente – che lanciano le loro ramificazioni a destra e a sinistra e hanno coperto un cappuccio, l’erba luigia che ha ramificato e foglificato – che neologismi poco interessanti che nascono in me! – e ha sbarrato il camminamento da una parte all’altra del mio piccolo orticello.
La crescita vegetativa è così veloce nella sua lentezza che non te ne accorgi. E poi un giorno ti ritrovi con l’orto che sembra assumer i connotati della foresta amazzonica! Qui bisogna intervenire con forbici e cesoie da giardinieri… eppure mi piace così tanto questo ordine disordinato che lo lascio ancora così… crescete e moltiplicatevi… preferisco un orto all’inglese.
Ed ecco alcune foto di questo melting-pot vegetale – ah, tra parentesi, anche tutte le possibili e utili consociazioni sono andate a farsi benedire.



