Una libellula nera

Poco lontano da Vicenza, in località Lobia, c’è la Roggia Seriola. Bellissimo posto, anche se piccolo. Qui l’acqua sgorga dalle falde e crea un piccolo laghetto immerso in un altrettanto piccolo boschetto.

Certo non è un posto rinomato, da itinerario turistico, ma meglio così, una piccola bellezza apprezzata da pochi fortunati. Sinceramente, se qualcuno di altra città ma anche di altra nazione venisse a Vicenza e chiedesse a me il compito di fargli da Cicerone, dopo qualche itinerario palladiano da cartolina, lo porterei alla Roggia Seriola.

Quante libellule ho visto! Nere, anzi di una bellissima tonalità di blu scuro. Ecco, faccio una foto stando attento, mentre mi avvicino il più possibile, a non cadere nel laghetto. Se esistono le libellule nere – e anche le farfalle – perché non potrebbero esistere i cigni neri?

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Pubblicità

Acqua del rubinetto

La pubblicità mi piace perché dice le bugie: può dirle. Tu puoi crederci o meno, ma lei può dirle. Le creme che ti fanno sparire le rughe, quelle che ti fanno dimagrire, il detersivo che rende più bianco (perché dentro ci sono dei riflettenti ottici), e poi le acque minerali. Quelle – anche quelle sì – che ti fanno dimagrire, quelle che ti fanno digerire, quelle che ti depurano, quelle che se le bevi “si vede” – ma si vede cosa?!

Ebbene, la Coop sta facendo una cosa che non ha eguali… ma i tempi sono cambiati – avete visto il film Fight Club, o ne avete letto il libro? Ci sono alcune interessanti considerazioni riguardanti la pubblicità e una frase, che mi è rimasta impressa, che riguarda il declino o l’inversione di tendenza della nostra economia attuale, che dice pressappoco così: “stiamo lucidando le maniglie del Titanic” (mentre il Titanic sta affondando).

E così la Coop sembra non fare i propri interessi commerciali.
Lo slogan della campagna è: “Hai mai pensato a quanta strada deve fare l’acqua prima di arrivare nel tuo bicchiere?” (nota: lo aveva già detto un “comico”, Beppe Grillo, che se ognuno si bevesse il suo c…o di acqua avremo meno tir per le strade… e come scriveva G. Chaucer nei sui Canterbury’s Tales “tra scherzi e giochi grandi verità si possono dire”. Purtroppo a comici, scrittori e artisti, non si dà molto peso alle loro parole, o forse solo a distanza di anni… Ma continuiamo.

La Coop spende un milione di euro per una campagna pubblicitaria che invita le persone a non comperare l’acqua in bottiglia, ma ad utilizzare quella di casa, del rubinetto. Certo, a Bologna la cosa sarà difficile – ricordo quando ci vivevo a Bologna, l’acqua sapeva di cloro, berla era difficile e quando mi facevo il bagno mi sembrava di essere in piscina! Ma qui a Vicenza, ad esempio, l’acqua del rubinetto è buona. Viene dalle montagne e da falde sotterranee, come potete vedere dalla foto scattata alla Roggia Seriola (in località Maddalene), l’acqua zampilla dal terreno – conosco altri tre o quattro posti come questo.

E scusatemi ancora, ma ogni volta che vedo, qui a Vicenza, persone uscire dai supermercati con carrelli pieni di acqua minerale, mi chiedo e non riesco a comprendere perché vadano a spendere soldi, trasportare pesi, spostare macchine, per un prodotto che hanno già a casa! Sarà forse per le bollicine della minerale?

Ma ritorniamo alla Coop. Un milione di euro in pubblicità per convincere gli italiani a bere l’acqua del rubinetto (affissioni, espositori e depliant nei punti vendita, pagine pubblicitarie in giornali e riviste a diffusione nazionale, video, testimonial – la Lettizzietto).

“Invitiamo i nostri soci e consumatori a riflettere: è bene sapere che per l’imbottigliamento e il trasporto su gomma di 100 litri d’acqua che viaggiano per 100 km (ma mediamente ne fanno di più) si producono emissioni almeno pari a 10 kg di CO2. Se invece si sceglie l’acqua di rubinetto per ogni 100 litri erogati si emettono circa 0,04 kg di CO2”.

Gli italiani bevono una media di 195 litri a testa all’anno di acqua minerale (primi in Europa e terzi nel Mondo, dietro agli Emirati Arabi e al Messico), dalle fonti alla tavola il trasporto dell’acqua mette in movimento nel nostro paese ogni anno qualcosa come 480.000 tir […]
Fonte: e-Coop.

Un’operazione, questa della Coop, che porterà meno guadagni dovuti alla vendita di meno bottiglie di acqua minerale presso i loro supermercati, ma che farà guadagnare alla Coop un valore etico di notevole importanza.

Coop si aspetta dalla campagna di comunicazione un calo del 10% in volume delle vendite di minerale, in un mercato che, secondo gli ultimi dati Nielsen relativi al periodo gennaio-agosto 2010, registrano un calo del 4,7% di vendite di bottiglie in Italia sull’anno precedente. «Avremo sicuramente delle perdite e dei costi – ha aggiunto Tassinari -, ma li consideriamo un investimento».
Fonte: La Stampa.it

Un’azione concreta che aumenta il valore simbolico del marchio Coop.
Qualcosa sembra cambiare… speriamo in bene.

Lungo questo post. Vado a bermi un bicchiere d’acqua. Del rubinetto, s’intende!
😉