Ribes rosso per tutti!

O quasi. Una ciotolina piena. Da mangiarsi come si vuole: lisci e a manciate, lisci uno per uno, nello yogurt bianco, nel gelato al fior di latte.

Nel mio orto ribes, lamponi e fragole sono quasi a porzione singola. Si scende in orto e si mangiano due-tre lamponi per volta. La mia pianta non me ne dà di più. E in questi frangenti mi viene sempre alla mente il bel libro di John Seymour, Guida all’autosufficienza, edito da Mondadori. Certo per essere autosufficiente dovrei avere un’aggiunta di orto. Una bella aggiunta. Il pollame poi… in città certo non potrei tenerlo. Dovrei trasferirmi in campagna per vivere anch’io nell’autosufficienza alimentare come Seymor insegna e illustra con tanti bei disegni.

Ma lo spirito del libro è comunque encomiabile. È anche da trasformare a seconda del tempo storico. Il titolo completo del libro, pubblicato nel 1976, è Per una vita migliore ovvero il libro della autosufficienza. Ed è proprio per una vita migliore che l’insegnamento di questo libro va coltivato. Come ho già detto in altri post, basta anche un po’ di basilico in un vasetto sul balcone per cambiare il gusto di una pastasciutta. E se anche i miei ribes, i miei lamponi e le mie fragole sono pochi per sfamare una famiglia, di certo lasciano il sorriso (oltre che il gusto) di raccoglierli e mangiarli in un sol boccone in una bella giornata (ormai) estiva.

Buona coltivazione a tutti!

Ribes rosso

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Un appello… per il ribes rosso

Cari amici del blog,
pubblico qui di seguito un “appello” di Francesca, che è piena di ribes rosso e chiede se a qualcuno può interessare.
Il suo ribes si trova in provincia di Brescia, verso il comune di Iseo.
Se un blog può essere utile per mettere in contatto delle persone per una buona causa… ben venga questo appello 😉

Ho un grande orto biologico. Ho circa 30 kg di ribes buonissimo. È stupendo.
Chi ne vuole acquistare da fare marmellata, succhi, anche in cambio merce?
Grazie … Mi dispiace sciupare un prodotto così buono e ricco di antiossidanti.
Francesca
Phone 320 0414039

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Ribes rosso in grandi quantità

Così ne ho raccolto una terrina, e tanti altri sono lì che aspettano le mie mani golose.
Cosa farne di così tanti ribes rossi?
Io li preferisco freschi, perché mantengono inalterate le loro proprietà nutritive, ma varianti ce ne sono… per tutti i gusti.
Eccone alcune.

Dopo averli messi nelle terrina con l’acqua, per lavarli un poco, si tirano via le foglie e i rametti verdi. Poi…
a) con lo yogurt bianco sono ottimi;
b) se vi fate il gelato in casa o lo acquistate, un po’ di ribes rossi sopra fanno la loro bellissima figura. Il gelato può essere ai gusti di frutta, fiordilatte, e vi consiglio una prova con il cioccolato!
c) lisci, forse sono un pochino aspri, ma nel complesso lo stesso ottimi.
d) altro…

Di notte sogno delle scorpacciate di ribes rossi.
[…]

Ribes rosso

Colori di giugno

Come lo vedete giugno?
Colorato?
Penso di sì. Di colori ce ne sono tantissimi a guardare l’orto. Se poi guardiamo anche il giardino…
Ma il colore che più mi attira è il rosso dei ribes, che un po’ alla volta stanno maturando – e già li ho assaggiati: buonissimi!

Se nel vostro orto avete un po’ di spazio… il ribes rosso può essere un’idea. Non necessita di particolari cure e ti regala tante dolci palline rosse.

Ribes rosso

Il primo ribes rosso

È proprio il primo e unico. Nonostante qui al nord il tempo di maggio si dimostri più pazzerello di aprile, con piogge, sole, piogge e temperature che si alzano e si abbassano, i frutti dell’orto cominciano a maturare.

Ecco il ribes rosso. Mi ricorda quelle pubblicità dove ci sono una serie di elementi tutti uguali – solitamente di colore grigio – e uno che si distingue per un colore acceso. Il messaggio è quello di distinguersi dal resto del gruppo utilizzando il prodotto X. Se il messaggio è questo, la verità è un’altra – e la pubblicità, ricordatevi, è bella perché può dire le bugie. L’intento del venditore non è certo quello di far sì che ci sia solo una persona che acquista quel prodotto, ma che, attraverso un fenomeno virale, tutti lo acquistino. Quindi quella massa di elementi grigi – che possono essere persone, case, automobili, etc. – diventeranno tutti colorati, e se ne rimarrà uno grigio, questo si differenzierà sì dagli altri, ma con connotazioni negative. Sarà l’escluso e quindi vorrà tendere anche lui ad avere quel prodotto per essere accettato dagli altri e rientrare nella cerchia.

Alla pubblicità preferisco vedere la metamorfosi dei miei ribes, che tendono al rosso per una normale loro evoluzione. E questo primo ribes rosso non ha niente di esclusivo rispetto agli altri. È solo maturato prima. Tutto qui.

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Pane e ribes rosso

Ha poca o tanta attinenza… decidetelo voi. Ho scelto questo titolo perché mi ricordava un titolo di un film (Pane e tulipani, 1999, di Silvio Soldini). E poi perché sulla tavola c’era un pezzo di pane. E l’ho messo lì accanto, il ribes rosso, ché cromaticamente mi piaceva.

Ecco il mio piatto di ribes rossi, raccolti quest’oggi e da consumare preferibilmente freschi – ma si possono anche fare essiccare.

Il ribes rosso contiene vitamina C e acidi organici che stimolano stomaco e intestino. Ottimo per svariati utilizzi in cucina (marmellate, gelatine, sciroppi) io lo preferisco nello yogurt o sopra ad una tazza ricolma di gelato. E se siete brave/i a fare delle torte, il ribes rosso vi aiuterà a decorarle (Natural Beauty).

Infine la facilità della coltivazione: terreno ben drenato, ricco di humus (aiutatevi con una concimazione a letame in autunno) e acqua – solo se il clima è caldo e arido.

Sì, lo ammetto, sto facendo pubblicità al ribes rosso! Che male c’é? Lui mi ripaga con i suoi frutti.

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Qualche scheda informativa sui frutti di bosco

Quest’anno, almeno fino ad ora, il mio orto è stato poco fruttuoso. Probabilmente a causa del tempo piovoso e poco soleggiato.
Però i miei frutti di bosco, lamponi e ribes in primis, mi hanno regalato tante soddisfazioni al palato.

Piante facili da coltivare, per niente impegnative nella cura, forti e rustiche, crescono e fruttificano senza quasi che te ne accorgi. Alcune di queste, come le more, possono essere anche coltivate in vaso.

E così spero di farvi cosa gradita nel presentarvi qualche scheda informativa su abitudini di queste piante, proprietà dei loro frutti, propagazione e avversità. Anche con la presunzione che qualcuno di voi, miei cari quattro lettori quattro (o forse anche cinque?), possa accarezzare l’idea di acquistare una di queste piante, e gioire della loro compagnia, nelle giornate fredde o calde delle quattro stagioni dell’anno.
Andate pure alla pagina introduttiva de Giardinaggio Semplice.

Buona lettura e buona coltivazione vi auguro…

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