Primi piccoli timidi raccolti

I ravanelli che avevo seminato e messo a dimora son cresciuti, e pronti per essere conditi nell’insalata. Sono belli rossi e grossi, alcuni come “eplosi” aprendosi a metà, ma sempre gustosi.

Anche l’insalata è ormai pronta. Ne prendo qualche foglia, tra quelle più grandi. La rucola nasce spontanea da qualche anno a questa parte, e della borraggine… non mi stupirei se cominciasse a crescere anche sui muri!
Il porro è pronto. Piantato quest’inverno.

«Questa sera frittata con il porro» propone mi moglie che si dondola comodamente sull’amaca brasiliana.
Accetto.
Questa sera frittata.

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L’orto sconnesso

Ovvero promemoria delle colture.

Quest’anno l’orto sta sfuggendomi dalle mani. Cresce più virtualmente, sul blog, che realmente, sul campo. Ma non demordo e non mollo.
Così è venuto il momento di fare il punto della situazione, per andare avanti e far crescere la vita. Cominciamo con le aromatiche e gli arbusti. Erba luigia, timo, salvia, rosmarino, erba cipollina, stanno tutti bene. L’origano sta addirittura invadendo altre parti dell’orto. Temo un bosco d’origano, dove delle fate verdi raccontano delle storie dal finale lieto. e io lì dentro mi perdo, non riconoscendo più i punti cardinali. Un sogno.

Menta e lamponi strisciano nel sottosuolo e spuntano dove meno me l’aspetto. Tra i ravanelli da poco seminati, per esempio.

Veniamo ai punti dolenti. Ho seminato dell’insalatina, ma sono nati solo moscerini e qualche ciuffetto verde che non so se sia insalatina. Probabilente non è. Si vedrà. Seminato anche delle zucche, ma la terra è ancora marrone.
La pianta carnivora, la Capensis, si è ammalata. È stata attaccata dagli afidi e ho dovuto tagliare molte delle sue foglie collose. Consolazione: la pinguicola nata per talea sembra stare molto bene, anche se è ancora piccola.

E poi l’orto è ancora vuoto… ma pian piano si riempirà di frutti e verdure.

A presto,
Davide

Il primo raccolto di ravanelli / The first harvest of radishes

Non sono tanti, questo no. Ma sufficenti per accompagnarsi con l’insalata e qualche foglia di rucola – tra parentesi, buonissima. Poi ci grattuggio sopra una o due zucchine. Questo il primo vero raccolto del mio orticello.

Are not many, this no. But enough to go with the salad and a few arugula leaves – by the way, very good. Then I grated over one or two zucchini. This is the first true harvest of my garden.

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I ravanelli maturi (Raphanus sativo)

Chi semina raccoglie, dice il proverbio.
Ovviamente ci sono delle variabili perché ciò avvenga.

Nel caso dei ravanelli queste variabili sono:
• i volatili non devono mangiarsi i semi, che devono essere in qualche modo nascosti con qualche millimetro di terriccio;
• i semi devono essere ben diradati, perché una semina troppo fitta impedisce la maturazione del ravanello. Si può diradare in seguito quando le piante son germogliate lasciando solo quelle più vigorose;
• il terreno deve essere tenero e ricco di sostanza organica;
• il terreno deve essere ben annaffiato, altrimenti il gusto del ravanello sarà amaro.

Chi semina (bene) raccoglie.
E il mio secondo tentativo è andato a buon fine e mi ha già regalato qualche ravanello da mettere insieme all’insalata.

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