Ovvero Simmetrie minimaliste
Solitamente metto a dimora senza preoccuparmi troppo di simmetrie ma quest’anno… ho scelto una soluzione tra il simmetrico ed il minimal. Simmetrico perché le linee delle colture sono ortogonali, e perché ho pure messo dei mattoncini di cotto a separare gli spazi dedicati alle colture dell’orto, alle erbe officinali (aromatiche), ai fiori spontanei. Minimal perché ho piantato poche piante.
Quattro piante di pomodoro ciliegino, quattro di pomodoro datterino e sei di cavolo cappuccio (quello tondo, non quello a punta). Non so cosa pensino le lumache di quei cavoli, così invitanti sul terreno che ho pure battuto in preda a questa mia novella compulsione simmetrico minimale, ma alcune foglie già son state mangiucchiate, e sotto il sole – seppur debole primaverile – già vedo le scie non quelle chimiche del cielo – se il cielo lo voglia – ma quelle “lumachevoli”, le autostrade delle lumache, che poi ad un certo punto si perdono, perfette ladre di verzure!
Il lavoro simmetrico minimalista mi dà probabilmente alla testa – ma quale?
Boh… faccio meglio a presentarvi alcune fotografie di tutto questo. Sì, è meglio così.


