Lo strano caso del giardiniere Pomodo

Il titolo è di pura invenzione.
Supponiamo che esista pure un giardiniere, se non di nome, almeno di cognome “Pomodo”.
Questi viene visto con sospetto e scherno dai molti, perché nei suoi papiri crescono pomodori.
Non potevo esimermi dal fare una foto a questo strano e impensabile connubio.
Colpa – o merito? – del mio compost, ricco di semi di pomodoro. E, come vi raccontavo qualche post fa, di pomodori me ne crescono ovunque.
Anche il papiro, che ho rinvasato in contenitore più grande, ha visto la crescita di tre piantine di pomodoro – che presto trasporterò in luogo più consono alle aspettative – perché appunto ho utilizzato il mio compost.
Vi piace? 😉

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La crescita del papiro

Ve lo ricordate? Era più o meno la fine di giugno di quest’anno quando l’ho messo a testa in giù in un bicchier d’acqua, ho aspettato che mettesse qualche radice e poi l’ho interrato in vaso.

Da giugno a novembre sono passati quasi 5 mesi, e il papiro è cresciuto, di un bel verde acceso, elegante nelle sue sottili forme e nella sua ordinata chioma. Per dargli la possibilità di svilupparsi meglio l’ho messo in un vaso più grande, adatto alla sua nuova statura, ed eccolo qui, vicino alla finestra del bagno, dove prende la luce e cresce con l’umfità necessaria. È una pianta che vi consiglio in casa.

Chi ha spazio e clima adatto può piantarlo anche all’esterno.

papiro

La moltiplicazione del papiro

Il papiro (Cyperus papirus) è una bellissima pianta… ornamentale. E pensare che tanto tempo fa – sì, al tempo dell’antico Egitto – il papiro veniva coltivato anche per produrre copricapi, sandali, funi… e la carta. Ahimé, l’economia la fa da padrona quando il valore principale è il denaro, così adesso il papiro è esclusivamente pianta ornamentale. Lo stesso discorso potrebbe valere per un’altra pianta, la canapa. In Italia, fino alla prima metà del Novecento, con la canapa si facevano funi (resistenti e durature). Non è perché qualcuno ha iniziato a fumarla (la sativa, non l’indica, vi rimando per approfondire a Wikipedia) che se ne è vietata la coltivazione. Ma per lasciar posto alla plastica e alla sua industria. Oggi è possibile trovare abiti e accessori in canapa – in canapa io ho la fodera del materasso -, ma se trovo un cappellino di papiro me lo compero!
Mi sto dilungando un po’ troppo…

Ritorniamo al tema: questo post vuole mostrarvi come moltiplicare una pianta di papiro. L’operazione è molto semplice. Si taglia lo stelo a circa 10-15 centimetri dalle foglie – anche queste possono essere tagliate a metà -, lo si capovolge e lo si mette in una bacinella d’acqua, finchè non cresceranno i nuovi germogli. A questo punto sono pronti per essere interrati. Se avete amici che hanno una pianta di papiro fatevi prestare una forbice e – dopo aver gentilmente chiesto – tagliate uno stelo e portatevelo a casa.
Come potete vedere dalla foto il mio stelo ha già fatto i germogli.
Adesso devo solo interrarlo in vaso.
Ricordatevi infine che l’habitat naturale del papiro è la palude. Ha quindi bisogno di acqua, umidità, e di una temperatura superiore ai 15° C.
Buon lavoro.

Nota = non sono mai stato molto bravo in matematica, ma ho imparato che le moltiplicazioni le potevo fare anche in altre maniere. 😉