Ma come: ancora tulipani?! Direte voi. Ebbene sì. Se mi piacciono… che ci posso fare? Foto, naturalmente.
Dopo la pioggia forte di ieri sera temevo di trovare tutti i petali per terra. E invece oggi è uscito il sole, e fino a poco fa il cielo era azzurro. Adesso sono ricomparse le nuvole, ma pazienza. Ho avuto il modo di fotografare nuovamente i tulipani. E anche se non erano illuminati dai raggi del sole, il loro rosso intenso – vuoi perché la primavera è appena iniziata e non c’è ancora quella sinfonia dei colori della natura che può essere riassunta nell’indicazione agogica Vivace e Allegro – mi stupiva come non mai. E così ho provato a fotografarli nella bellezza dei loro colori, e nelle curvature dei loro petali.
Ma poi, girovagando per il giardino e l’orto primaverile, ecco accorgermi anche di piccoli fiorellini, come i pansè, che guardano dell’alto dei vasi. O delle semplici ma sempre gioiose margherite di prato, che formano delle piccole isole bianche, nel verde del mio non troppo curato giardino bonsai (bonsai perché è piccolo).
Ecco dunque che questa osservazione della natura cittadina mi ritempra lo spirito. E sicuramente è una delle cose che ci salva nel grigiore di certe città e di grandi metropoli, dove i colori di cartelloni, finestre, portoni, auto e tanto altro ancora, hanno ben poco per competere con gli intensi colori della flora. Abbellire le città con piante e fiori è l’unico metodo per uscire dalla bruttura di vecchie case o di nuovi grattacieli bellissimi nelle loro forme e strutture, ma sempre artificiali e a volte inutilmente ostentati – come dice Bruno Munari, Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero. Architettura e design prendono spunto dalle forme dei fiori, perché è proprio nella Natura che forma e funzione trovano il massimo grado di – o se volete, la forma segue sempre la funzione. Per concludere: progettiamo sì nuovi palazzi, nuove strade, con nuovi materiali, e utilizziamo pure i fondi del NextGenerationEU… ma ricordiamoci sempre di lasciare spazi pubblici di verde, fiori sui balconi delle case o nelle sale d’attesa, piante in ristoranti, nelle scuole e nelle aziende, perché sono loro il vero tramite tra l’essere umano e il mondo. Fine della predica del mercoledì.
Godetevi adesso questa – breve – carrellata di tulipani e margherite prataiole 😉