La lavanda nascosta

di Maddalena Barattini

A leggere questo post mi sono ricordata della mia di lavanda.
Non l’ho più vista, dove sarà finita?

Quattro passi nell’orto, e l’ho ritrovata.

Era finita sotto una fogliolona di rabarbaro, schiacciata dall’altea, assediata dall’ajuga, punzecchiata da una foglia di acanto.
Piccola ma graziosa sembra vittima di un incatesimo che l’ha rimpicciolita.

Non ci riempirò i sacchettini, ma le posso sempre scattare una fotografia.

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I rischi del potare bene

Aiuto! Quest’anno la lavanda non l’ho mai vista così rigogliosa e straripante!
Cerco di trovare le ragione di così tanta felicità vegetativa. Il terreno particolarmente buono? Non ho messo concimi naturali, tanto meno di chimici. L’ho forse potata bene? Potrebbe essere. Altra causa logico-razionale mi è difficile immaginarla. Forse che la pianta, passando anche per lei gli anni, adesso è nella sua piena maturità e sfoggia una chioma sempre più prorompente?
Non lo so e non voglio crucciarmi troppo nel trovare un perché.

Sta di fatto che, ripeto, mai avevo visto la mia lavanda portare così il alto i suoi steli, e aumentarli di numero. Tanto che le povere piante di pomodoro che lì accanto ho messo a dimora, sembrano quasi intimorite a vedere la loro vicina di campo così spavalda e imponente, e mi sembra stentino a crescere.

Vada come vada – per i pomodoro e per la lavanda – non son certo afflitto da questa spropositata crescita, e penso – divertendomi in questo mio pensare – a quanti sacchettini potrò fare con i suoi fiori… già vedo il mio armadio – e non solo il mio – invaso dal dolce profumo che allontana tarli e tarme e chissà chi altro.

E in questo dolce e profumato fantasticare di fronte alla cresciuta lavanda, penso a quanto sia piccolo il mio orticello, e come mi piacerebbe estendere il suolo verde. Mi vedo immerso in una fitta vegetazione di zucche pomodoro cetrioli insalata e tanti tanti fiori, alti, bassi, piccoli e grandi, dai mille colori e dalle cento forme… meglio che mi dia un pizzicotto ed esca da questo inutile sognare. Così porgo l’ultimo sguardo alla folta chioma della lavanda e ritorno nelle mie stanza, fra “le sudate carte”.

Nuovi fiori di lavanda / New lavander’s flowers

Che alla lavanda piacesse il caldo si sapeva. Non pensavo però che potesse fiorire anche ad inizio ottobre.
Forse non riuscirò a fare un altro mazzetto di fiori da essiccare e riporre nell’armadio, ma metterlo in vaso, sopra il mobile d’entrata, questo sì.

Lavender loves hot. But I did not think he could flourish at the beginning of October.
It may not be able to make another bunch of flowers for drying and storage closet, but put it in pots, above the table, yes.

L’irresistibile profumo della lavanda

Con la pianta di lavanda nell’orto ne ricavo una produzione personale annuale.
Quest’anno, con un vecchio lenzuolo, mia moglie mi ha preparato dei sacchettini dove riporla. Utilizzate tessuti leggeri che hanno il pregio di lasciare propagare il profumo della lavanda. Il resto della lavanda è su un contenitore di vetro e profuma parte della casa. Appena saranno pronti gli altri sacchetti bianchi a puà gialli, tutta la lavanda entrerà in cassetti e armadi, allontanando le tarme e profumando vestiti e biancheria.

Il profumo della lavanda è forte e intenso, ma piacevole e leggero. Mi dà la sensazione del pulito e la visione di un campo d’erba e di fiori, con il cielo azzurro, delle nuvole bianche e il sole che brilla.
Altri due mazzetti di lavanda si stanno essiccando in serra.

La lavanda – Lavandula Spica L.

Consentitemi qualche altra parola su questo cespuglio sempreverde che tra giugno e agosto mi regala tanti fiori che poi faccio seccare e diventano manciate profumate da mettere in sacchetti, posacenere, coppe d’argento.

Vi ricordo che il tempo balsamico è in estate e in autunno e che la lavanda si raccoglie in mazzetti che poi si fanno seccare all’ombra e all’aria, per poi conservarli al riparo dall’umidità – la scatola di latta è sempre consigliata. Allo stato secco questi fiorellini hanno un intenso profumo, molto gradevole, e non solo possono essere messi nei cassetti della biancheria, ma anche nella vostra automobile o dentro a contenitori d’argento – fa molto arte povera l’incontro tra il prezioso e ricercato – l’argento – e il semplice – la lavanda.

Ma oltre a questo, che già vi ho raccontato molti post fa – l’anno scorso, per la precisione – la lavanda ha anche delle proprietà antispasmodiche, diaforetiche e diuretiche. Oh, come mi piace(rebbe) conoscere le proprietà delle piante officinali e l’arte degli antichi speziali! Dall’essenza della lavanda (5-10 grammi) si possono fare dei suffimigi contro la tosse violenta, o preparare degli infusi. Sono pratiche antiche… quasi dimenticate. Dagli stessi principi si ritrova in farmacia qualche pastiglia o prodotto che ha lo stesso effetto benefico, sempre che non leggiate le controindicazioni, quelle che vengono lette a velocità supersonica negli annunci pubblicitari e che ti lasciano con domande imbarazzanti – “potrebbe avere effetti indesiderati anche gravi!” Che faccio, rischio un effetto indesiderato per curarmi da una malattia che magari è solo una mia fisima? No signori e signore, il post-contemporaneo nel quale siamo immersi è anche recupero del passato. Guardate alla Cina, alla città di Tongli. Qui gli architetti costruiscono abitazioni sull’esempio delle vecchie case, non quelle dell’architettura popolare anni ‘60, mostri orrendi di cui anche in Italia troviamo molti esempi – valga per tutti il quartiere Zen di Palermo, costruito nel ‘69 su progetto di Vittorio Gregotti. A Tongli si riprende la tradizione per consolidare la sostenibilità e la compatibilità ambientale. Il progetto dell’architetto contemporaneo Mi Qiu sulla nuova architettura cinese parte proprio dal concetto della conservazione del patrimonio storico.

Mamma mia, sono finito all’architettura partendo dalla lavanda! Per dirvi che quello che vorrei provare a fare è recuperare il patrimonio delle antiche piante officinali. Non tutte, non riesco e non ho le competenze. Mi basterebbe recuperare il contatto con la Natura, l’idea che prima di certe medicine vengono le piante e che basterebbero alcuni esemplari nel nostro giardino o nel nostro balcone per recuperare non solo l’abitudine, ma il rito, cioè la religiosità di certi comportamenti e un approccio – chiamatelo religioso, rispettoso, magari anche un poco animistico – con fiori piante, insetti. Quelle cose piccole e insignificanti che insignificanti non sono, ma che abituati a passarci di fianco e a sviare il nostro sguardo verso l’affissione 6×3 con la macchina/donna/seno/macho/denaro/felicità abbiamo svuotato del loro significato. È più facile riconoscere un ippocastano o una Mercedes classe A?

Qui mi fermo, perché son convinto che il senso del mio discorso lo avete capito e lascio a voi – se ne avete voglia – il tempo per rifletterci – e per agire.

lavandula spica

Colori / Colors

A guardare nei dettagli, nell’orto si trovano tanti bei colori accostati tra loro.
Questa cimice rossa e nera – Graphosoma italicum, frequentatrice di ombrellifere… e cosa ci fa allora sulla lavanda? – ha scelto il colore della lavanda. Vi piace l’accostamento?

Looking at the details, so many beautiful colors in the garden are juxtaposed with each other.
This red and black bug – Graphosoma italicum, frequenter of Umbelliferae … and what makes us so the lavender? – Chose the color of lavender. Do you like the combination?

cimice, Graphosoma italicum

Profumo di lavanda

In tutta la casa. Distribuita in ogni stanza, perché – per un giorno – volevo sentire il profumo della lavanda passando dal salotto all’entrata, alla cucina, alla camera da letto.

Nella foto una parte del raccolto di lavanda.
Domani ne riempio qualche sacchettino e la metto negli armadi.
E uno anche in macchina.

Fiori di lavanda / Lavander’s flowers

Non siamo più a maggio, il mese dei fiori, ma mi concedo un altro fiore, profumatissimo.
Quest’anno la lavanda sta producendo tanti fiori. Dopo la fioritura li taglierò e li lascerò seccare a testa in giù. Diventeranno tanti sacchettini profumati da mettere tra i vestiti, gli asciugamani, e anche nell’automobile.

Li preferisco a quei deodoranti che non so mai cosa ci sia dentro…

May, the month of flowers, is finished, but I give you another flower, fragrant.
This year, the lavender is producing many flowers. After flowering cut them and leave them to dry upside down. Become many scented bags to put in the clothes, towels, and also in the car.

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