… è quel fenomeno naturale che permette la separazione delle gocce d’acqua dalle nuvole.
Quando queste gocce cadono al suolo la terra e le piante ringraziano. E crescono.
Ma se le precipitazioni intense si creano dei disagi. Per le piante e gli esseri umani che popolano una certa area geografica. Quando poi le piogge sono particolarmente intense, non vengono più definite piogge, ma bombe d’acqua, quasi ad indicare una guerra in corso, tra la Natura e gli esseri umani.
Qui a Vicenza piove da domenica. Scuole chiuse per evitare disagi maggiori nel caso i fiumi tracimino. È già successo nel 2010 in questa città, e a quel tempo ho girato in bici per strade e quartieri del centro storico per vedere come una cosa così buona come l’acqua possa diventare terribile e terrificante.
A guardare le gocce d’acqua sui petali delle gerbere del mio balcone non posso non pensare all’alluvione di Vicenza. Oggi, grazie alla costruzione di bacini di laminazione (quello di Caldogno, per intenderci è composto da due vasche che possono contenere 3,8 milioni di metri cubi d’acqua) il rischio è minore, ma siccome viviamo in una società nella quale i rischio sono proporzionali alle nostre libertà, ecco che è meglio proteggersi da eventuali danni alzando il livello d’allerta.
Ritorno a guardare le gocce sulle gerbere…