Ridiamo nuova vita alla felce

Può capitare, quando si va in vacanza, di dimenticare una pianta nel luogo meno adatto per lei e senza acqua.

Così è accaduto per questa felce, che al mio ritorno aveva tutte le foglie secche e la terra secca secca. Gli erano rimaste solo due foglie verdi.

Cosa fare in questi casi?

1. Eliminare tutte le foglie secche. A mano o muniti di forbici.

2. Immergere il vaso in un contenitore riempito d’acqua.

3. Attendere e sperare.

Così ho fatto, ed ecco che dopo qualche giorno vedo rispuntare un piccolo punticino verde nel mare marrone delle foglie secche. Riuscirò a riportare questa felce agli antichi splendori? Spero di sì. L’ho posizionata in giardino in luogo costantemente all’ombra. Sono quasi sicuro che la felce ributterà germogli verdi. Le piante hanno una forte resistenza e soprattutto sanno misurare le loro risorse e utilizzarle nel modo più razionale ed efficace. 

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Nell’immagine qui sopra potete vedere, quasi al centro della foto, un primo germoglio verde che si è sviluppato tra le foglie secche.
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Il Natale nel bosco

Non so voi, ma io, più che ai luccichii delle vetrine, alle stelle appese tra un palazzo e l’altro, alla ressa nei centri commerciali, il Natale lo sento maglio nel bosco, e lì mi sento bene e a mio agio.
No, non sono l’uomo delle nevi – anche perché neve ormai poca. Ogni tanto vado anch’io nei centri commerciali, non credetemi fuori dal mondo, però evadere mi piace. Come ad un ladro piace uscire di prigione (evadere) così a me piace evadere dalla società e incamminarmi nei boschi poco lontani dalla mia città.

E qui nei boschi ritrovo il senso del Natale.
Il silenzio, il profumo di alberi e terra, i colori di quel rosso intenso delle bacche di pungitopo.
E io mi diverto anche così. E vi lascio questa foto, dove sotto al pungitopo c’è una bellissima felce.

Nota: quest’anno poche piogge e poco muschio. E temperature autunnali sopra alla media.

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Dolci risvegli / Sweet awakenings

Anche se Gennaio è un mese freddo e buio, l’orto è assopito, la campagna silenziosa… non mancano le sorprese e i risvegli. Dentro le mura domestiche, con una temperatura tra i 14 e i 20° C, la piccola felce ha prodotto tre nuovi germogli che si sono fatti largo tra la terra e adesso osservano il mondo vispi e curiosi, con il loro bel ricciolino che presto diventerà foglia.

L’antichissima pianta, vissuta in innumerevoli ere ed epoche storiche, che ha visto i dinosauri camminare e volare sulla Terra, se ne sta tranquilla vicino alla finestra del bagno, gioiosa per la luce che le arriva e per l’allungamento delle giornate (a partire dal solstizio d’inverno). Sembra quasi dire: «A me nulla mi turba.»
A vederla così piccina mi vien da sorridere… e ripenso ai dinosauri.

Although January is a cold, dark months, the garden is dormant, the silent countryside … there are surprises and awakenings. Inside the home, with a temperature between 14 and 20 ° C, the small fern has produced three new shoots that have made their way through the earth and the world now look lively and curious, with their beautiful curly leaf will soon become .

The ancient tree, lived in many eras and periods of history, which saw the dinosaurs walk and fly to Earth, it is quite near the bathroom window, happy for the light that comes and the lengthening of days (to from winter solstice). It almost seems to say: “To me, nothing bothers me.”
To see her so small it makes me smile … and think of the dinosaurs.