Aspetto… [1]

Cosa fa il giardiniere o l’ortolano a Gennaio?
Aspetta. Rileggendo il divertente e pungente “L’anno del giardiniere” di Karel Čapek, sposo in pieno la sua frase “[…] in gennaio il giardiniere soprattutto coltiva il tempo.”

È un libercolo, quello di Čapek, divertente e spiritoso: un giardiniere neofita alla prese con manuali di giardinaggio per riuscire a sistemare il suo giardino. Ma il libro è anche un’esperienza vissuta dallo stesso autore, che nel 1925 comperò assieme al fratello una casa alla periferia di Praga, con un ampio giardino. Un po’ di ironia ci vuole nella vita, e soprattutto per noi giardinieri alle prese con semi, piante, terreni, periodi di fioritura e di potatura. Avevo già parlato in questo blog di questo libercolo, e ve lo voglio consigliare ancora una volta. Qualche lettura, se avete tempo, è buona per coltivare i propri interessi oltre il giardino, per espandere i propri confini… aspettando la primavera.

L'anno del giardiniere

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L’anno del giardiniere

Mi sono comperato questo libro perché mi piacciono le edizioni Sellerio, non solo per la qualiltà degli scrittori, ma anche per l’aspetto del libercolo (10,7 x 15,5 cm, 193 pagine). Una copertina di cartoncino che sa di antico, una illustrazione a colori incollata sopra (L’albero della vita di Hannah Cohoon, 1854). Mi piacciono i particolari. Fanno la qualità.

Non l’ho ancora letto questo libro, ma mi sento di consigliarvelo.
… l’esperienza dell’autore che acquistò una casa nella periferia di Praga, con annesso giardino. E da lì inizia la passione per il giardino, così intensa che lo porta a mutare il tema del suo diario personale che pubblicava sul quotidiano della borghesia intelletuale di Praga, e a parlare – appunto – di giardini e giardinieri. All’interno del libro i felici disegni dello stesso autore danno una sensazione di divertimento e di semplice svago.

Se vi fidate del mio consiglio… buona lettura!
😉

Karel Chapek, L’anno del giardiniere, Sellerio Edizioni, Palermo 2008, 193 pagg.