Calendario delle semine 2015

Cari amici del blog, vi consiglio di sfogliare l’utile e dilettevole Calendario delle semine 2015, gentilmente fornito da Agri&Pet.

Oltre al calendario delle semine di ortaggi, fiori da recidere e erbe aromatiche, al suo interno potrete trovare i cicli lunari del 2015, l’utile tabella con le consociazioni nell’orto, alcune ricette e consigli e curiosità.

Per visionare il calendario andate sull’home page del sito Agri&Pet e seguite il link.

Buona lettura!

Calendario semine 2015

Pubblicità

Il calendario 2015

Oggi vi voglio presentare – ormai è quasi una tradizione – il calendario per l’anno nuovo, che spero possiate gradire. Credo di essere in anticipo nella sua pubblicazione, ma tanto meglio, è venuto così – vattelapesca – senza troppo pensarci, e ve l’ho confezionato in formato PDF ad alta definizione.

La scelta delle foto è stata come al solito difficile. Che foto scegli per rappresentare un mese? Quali sono le più adatte ad esprimere lo spirito dei dodici mesi dell’anno? Ma poi ho superato tutti i miei dubbi e mi sono affidato al mio istinto, alla casualità della scelta, anzi meglio, all’arbitrarietà della scelta, sapendo che, come in Natura, l’arbitrarietà è (una forma del contenuto direbbe Louis Hjelmslev?) uno stato dell’essere. Oh aiuto! Sto vacillando tra i meandri dei miei processi psichici. Lo spiego in un’altra maniera, più semplice e immediata: va e agisci. Sì però ve lo confesso – o meglio lo ri-confesso, perché già altre volte l’ho detto: traggo piacere dai miei processi psichici – altrimenti non lo scriverei questo blog, giusto? Quindi continuo e vattelapesca. Adesso provo a darvi un’altra spiegazione per la scelta delle foto, ma se non volete ascoltarmi, pardon, leggermi, saltate pure tutto quanto e andate alla fine, dove c’è scritto «Scarica il calendario in formato PDF» o qualcosa di simile.

::::::::::::::::::::: SE VOLETE SALTATE QUESTE RIGHE :::::::::::::::::::::

Per chi invece prova piacere a leggere continuiamo. Dicevo dell’esempio per capire la scelta delle foto. Senza voler fare paragoni esagerati, ma solo e sempre solamente per la solita mia propensione a trarre piacere dai miei processi psichici – una coazione a ripetere a reminiscenza freudiana, e vi prometto che non lo ripeto più, almeno in questo post – dicevo, avete presente quando Arjuna, nella Bhagavadgītā, il Canto del Beato, ha timore a impugnare il suo arco e a buttarsi nella battaglia che vede in lotta le due famiglie dei Pandava e dei Kuru? Si fa una sacco di domande, se è giusto, perché dovrebbe farlo, se è meglio tirarsi fuori da quella vicenda e vattelapesca, allora arriva in suo soccorso Krsna, che gli spiega che la via dell’azione è meglio della via dell’inazione e che lo yogi che è avanzato nella conoscenza sceglie la via dell’azione. Ora, io non sono certo uno yogi – al massimo potrei essere l’orso yogi, ma anche qui ho i miei dubbi 😉

Arjuna disse:
Vedendo, o Krsna, questi miei amici così schierati, pronti a combattere, le membra mi vengono meno, la bocca diventa arida / un tremore invade il mio corpo e mi si rizzano i peli, l’arco Gandiva mi sfugge di mano e m’arde tutta la carne […] Io non desidero la vittoria, o Krsna, non il regno, non i piaceri.

E continua così per qualche pagina a farsi domande su domande, dubbi su dubbi, finché

Avendo così detto, Arjuna si accasciò sul sedile del carro, in mezzo alla battaglia, abbandonando l’arco e le frecce, sopraffatto dall’afflizione.
[…] Oppresso dall’onta della compassione, perplesso circa il giusto (dharma) e il non-giusto, io ti domando che cos’è il meglio.
[…] Arjuna, dopo di aver così detto a Krsna, gli disse ancora «Io non combatterò» e tacque.

Da qui Krsna inizia a parlare e a spiegare ad Arjuna cosa sia meglio fare e quale la strada giusta da seguire. È una bellissima lettura – come tutti i testi sacri, del resto.

Il concetto della scelta delle foto è simile alla via dell’azione. Evitando tutti i compromessi creati dalla mia mente razionale, tutti i «se», tutti i «ma» tutti gli «allora»… ho proceduto senza una particolare e logica ragione nella scelta. E non so come ho fatto a sceglierle – anzi lo so ma non lo so… ma nemmeno voglio saperlo. Perché questa è stata la mia scelta. Arbitraria. Unica. Non posso tornare indietro.

::::::::::::::::::::: FINE DEL SALTA QUESTE RIGHE :::::::::::::::::::::

Sintetizzando: spero vi piaccia. Attendo a farvi gli auguri di buon anno, è ancora troppo presto. Ci sarà altra occasione. Intanto divertitevi con il calendario 2015.

Vai a questa pagina per scaricare il calendario 2015

calendario 2015

Calendario delle semine 2013

In attesa del bel tempo, dei primi timidi raggi di sole – almeno qui nel nord-est la pioggia ha insistito per giorni e giorni e il vento che mi sferza sulle mani di mattina, quando faccio il mio percorso in bicicletta me le ghiaccia assai!

In attesa del bel tempo, dicevo, ecco voglio farvi conoscere un utile e interessante Calendario delle semine, per l’orto e il giardino. Un libricino sfogliabile su Issuu che vi dà i consigli giusti su cosa seminare, e quando seminarlo. C’è anche un calendario lunare – e so bene che qualcuno dei miei lettori delle fasi della luna non ha interesse – ma va da sé che un po’ tutti occorre accontentare, e forse per questo, nella penultima pagina c’è anche una ricetta (la conserva “giardiniera”) e qualche curiosità…

In attesa del bel tempo, potete leggere questo Calendario, a cura di Agri & Pet.

Sfogliatelo cliccando qui.

Calendario delle semine 2013

I trigoni

Rudlf Steiner (Corso per agricoltori, 1924) e dal 1950 Maria Thun, raccolsero una serie di esperienze (dati empirici) relativi all’influenza della luna sulle attività agricole. Quest’ultima studiosa (antroposofa?) compì degli studi che dimostrarono l’influenza, oltre che della luna, delle costellazioni dello zodiaco sulla crescita dei vegetali.

Nella sua rivoluzione attorno alla Terra (che dura 29 giorni 12 ore e 44 minuti – mese sinodico o lunazione) la Luna passa davanti a tutte e dodici le costellazioni zodiacali.
Studiando i comportamenti dei vegetali in relazione a qesti passaggi della Luna, la Thun arrivò alla formulazione della teoria dei trigoni:
le dodici costellazioni, divise in gruppi di tre, formano quattro gruppi che influenzano le quattro parti di una pianta: radici, foglia e stelo, granella e frutto, fiore.

Ecco, sinteticamente le sue deduzioni:

Pesci – Cancro – Scorpione = foglia e stelo;
Ariete – Leone – Sagittario = granella e frutto;
Toro – Vergine – Capricorno = radice;
Gemelli – Bilancia – Acquario = fiore.

Non ho ancora le competenze per piantare delle colture secondo questo metodo. Per il momento mi accontento dei cicli lunari, ma per chi di voi, miei buoni lettori, fosse interessato ad approfondire l’argomento, ho trovato dei libri che possono fare al caso.

Il primo, di Maria e Matthias Thun, è il Calendario delle semine, stampato ogni anno dall’Editrice Antroposofica di Milano.
Il secondo, sempre della stessa casa editrice, ma mi risulta essere fuori catalogo, è il seguente:

Maria Thun, Indicazioni per lo studio delle costellazioni, Editrice Antroposofica, Milano 1997.

Buona lettura.

Coltivare con la luna

Alcuni consigli per diventare amici della Luna.

Solitamente la semina viene fatta in luna crescente – ma non per la lattuga, che con la luna crescente fruttifica velocemente e produce delle foglie non proprio tenere.

Appena dopo il plenilunio, in luna calante, si esegue la maggior parte dei trapianti. I succhi linfatici andranno verso il basso, a favore di una maggiore radicazione. Anche gli innesti andranno fatti in luna calante.

Per lo stesso motivo anche la potatura va eseguita in luna calante. I succhi linfatici non vengono attirati verso l’alto. Si evita in questo modo l’attacco sconsiderato degli afidi, che dei succhi linfatici sono ghiotti.

Con la luna crescente è preferibile raccogliere i frutti per un consumo a breve termine, mentre nel caso vogliamo conservarli per un periodo più lungo (ad esempio nel caso di noci o noccioline) è preferibile fare la raccolta nella fase di luna calante.

Per capire se la luna è calante o crescente – e siete senza calendario – ricordatevi l’antico detto:
“gobba a ponente (ovest), luna crescente, gobba a levante (est), luna calante”.

La luce lunare

La Luna non ha luce propria ma riflette la luce del sole facendola arrivare di rimbalzo sul nostro pianeta. Il 90% della luce solare viene assorbita dalla luna, e il restante 10% arriva sulla nostra Terra. In fase di luna piena la luce prodotta ha un’intensità luminosa di 0,25 lux.

La luce lunare, oltre a penetrare nel terreno, viene assimilata dai vegetali che la utilizzano per i ricambi nutritivi. Altre proprietà della luce lunare sono:
– la cicatrizzazione di amputazioni subite dai vegetali;
– la formazione di zuccheri che concorrono alla maturazione dei frutti.

L’influsso della luna

La luna è il nostro satellite che gira intorno alla Terra seguendo un’orbita ellittica.
Così come la Luna è attirata dalla Terra per la forza di gravità, allo stesso modo anche la Luna esercita una forza di attrazione gravitazionale sulla Terra.

orbita lunare

Che la luna abbia degli influssi sulla crescita degli esseri viventi è un dato acquisito.
Così come è palese il suo influsso sul fenomeno dell’alta e della bassa marea.
Ora, a prescindere dall’influsso lunare, una pianta cresce, o un seme germoglia comunque, ma utilizzare le fasi lunari per pianificare i lavori dell’orto ha comunque degli effetti sulle colture che desideriamo far crescere.

Sarò il più sintetico possibile, e diciamo che la regola è la seguente:
con la luna crescente abbiamo uno sviluppo delle estremità delle piante verso l’alto (foglie, germogli, linfa);
con la luna calante abbiamo uno sviluppo delle estremità che crescono verso il basso (radici).

Anche nelle operazioni di potatura può essere utile seguire le fasi lunari. Si consiglia di potare una pianta nella fase di luna calante. In luna crescente, infatti, la linfa viene portata verso gli apici vegetativi.

Dovrei approfondire l’argomento sulla Luna in rapporto agli esseri umani, ma già mi viene voglia, quest’estate, di non andare a “prendere il sole” al mare, ma di andare a “prendere la luna”…