Festival del verde e del paesaggio a Roma

Torna a Roma la XII edizione del Festival del Verde e del Paesaggio, la più grande manifestazione espositivo-culturale in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano, che si terrà dal 31 marzo al 2 aprile nel suggestivo giardino pensile dell’Auditorium Parco della Musica di Roma progettato da Renzo Piano (Viale Pietro De Coubertin, 30 orari 10.00 – 19.00). 

Un’edizione rinnovata per scoprire tendenze, giardini d’autore e nuovi modi per progettare la felicità in casa a partire da un diverso abitare i nostrispazi esterni. In scena anche installazioni e paesaggi “del futuro” con i Concorsi creativi per giovani progettisti, la mostra-mercato con i migliori produttori italiani di piante sostenibili, il festival a misura di bambino, le lezioni e i workshop gratuiti, i talk filosofici, i pic nic gourmet ispirati alla botanica e molto altro per riappropriarsi della connessione arcaica con la Natura e ritrovare la felicità in una vita più lenta e più nostra.Mi preme sottolinearle in particolare la sezione dei concorsi (bandi scaricabili su www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it e maggiori info nel comunicato) a cui è ancora possibile partecipare e a cui spero potrete dare visibilità. Credo sia una notizia interessante per i suoi lettori/follower.

Il primo concorso, Avventure Creativeè dedicato al paesaggio contemporaneo con il punto di vista di architetti, paesaggisti, ingegneri, botanici, artisti e designer e quest’anno ha come tema “Abitare”. Fino al 13 febbraio si potranno ancora presentare le proposte progettuali ispirate all’idea del giardino come “dimora” in senso esteso.

Ai giovani architetti e designer under 35 si rivolge invece il concorso Balconi per Roma per stimolare il massimo della creatività nel minimo dello spazio: quello, appunto del balcone come luogo fisico e simbolico dei nostri atti di cura e soglia che unisce il dentro e il fuori. Anche in questo caso c’è tempo fino al 28 febbraio per partecipare. 

I giardini del futuro per vivere il presente

Imperdibile la sezione dedicata ai due Concorsi indetti ogni anno dal Festival come punto di incontro e tracciamento delle nuove tendenze nella progettazione di giardini e piccoli spazi esterni con installazioni erappresentazioni immaginarie di grande suggestione e dimensione. Il primo concorso, Avventure Creativeè dedicato al paesaggio contemporaneo con il punto di vista di architetti, paesaggisti, ingegneri, botanici, artisti e designer e quest’anno ha come tema “Abitare”. Fino al 13 febbraio si potranno ancora presentare le proposte progettuali ispirate all’idea del giardino come “dimora” in senso esteso (segreteria@festivaldelverdeedelpaesaggio.it) per sottoporle alla giuria presieduta da Annalisa Metta, docente di architettura del paesaggio all’Università Roma 3 e teorica della “città selvatica”. Ai giovani architetti e designer under 35 si rivolge invece l’altro fiore all’occhiello del Festival, il concorso Balconi per Roma per stimolare il massimo della creatività nel minimo dello spazio: quello, appunto delbalcone come luogo fisico e simbolico dei nostri atti di cura e soglia che unisce il dentro e il fuori. Anche in questo caso c’è tempo fino al 28 febbraio per partecipare nella speranza di superare il vaglio severo dei giudici guidati dallo storico del paesaggio e docente allo Iuav di Venezia, Franco Panzini. Tutti i lavori finalisti di entrambe le competizioni saranno realizzati dal vivo in occasione del Festival dando vita a un grande giardino di oltre 400 mq, un luogo-non luogo magico e visionario nel quale i visitatori potranno immergersi, interagendo direttamente con le opere. Al vincitore dei concorsi andrà un Albero-scultura dell’artista Ciriaco Campus.

Workshop creativi, decine di lezioni gratuite, l’help desk del Plant consultant e i seminari tecnici

Il Festival chiamerà a raccolta garden designer, architetti d’interni e tanti esperti, inclusi i docenti de La Scuola del Verde di Roma, che offriranno lezioni gratuite su come  coltivare piante più o meno difficili, ideare e gestire giardini speciali anche a bassa manutenzione e a ridotto consumo idrico, sperimentare nuove tecniche di coltivazione, scoprire e coltivare rarità, realizzare un orto in miniatura o divertirsi con il plant swapping, o ancora farsi aiutare dal Plant Consultant per un supporto personalizzato. Molto seguiti, infine, i laboratori organizzati dagli Ordini professionali di Architetti, Agronomi e Paesaggisti.

Il Festival del Verde, promosso da Altri Paesaggi con il patrocinio delle istituzioni del territorio e tanti partner di eccezione, è nato per promuovere una nuova filosofia di esplorazione e connessione con la Natura, risvegliando il desiderio di comunione con il mondo vivente.  Terrazzi, balconi, giardini, terrazze condominiali, orti urbani, davanzali, tetti, muri verdi, case vegetali, la natura nella visione del Festival è ovunque e può essere al centro delle nostre vite per lasciarci trasformare da questa.

Ad oggi il Festival ha visto la partecipazione di oltre 180.000 visitatori, ospitato più di 200 installazioni artistiche e più di 150 eventi-dibattito con centinaia di lezioni e workshop di approfondimento con i più autorevoli esperti sul tema. Ideato da Gaia Zadraimprenditrice “stregata” dal mondo vegetale alla quale si sono uniti nel tempo tanti esperti, architetti e artisti, il Festival è diventato una realtà di riferimento a livello nazionale e internazionale grazie alla sua filosofia unica. Attorno al Festival sono poi germogliate altre iniziative complementari, tra cui il progetto educativo permanente de la Scuola del Verde che da alcuni anni collabora con il Museo Orto Botanico di Roma e con altre realtà istituzionali e culturali su tutto il territorio nazionale.

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Calicanto

Il calicanto è il fiore di gennaio. La pianta di Calicanto la potete vedere anche in città, senza dovervi spingere in campagna o chissà dove. I fiori hanno i petali gialli, mentre l’interno è color porpora, e sono profumatissimi. La forma è quella di un arbusto con rami che sembrano secchi – quando hanno perso tutte le foglie – ma che vedono risplendere i tantissimi fiori gialli.

La leggenda a cui è legata questo fiore dà significato alla sua struttura. Si narra che in una fredda giornata d’inverno un pettirosso cercasse riparo tra gli alberi, ma tutti si rifiutavano di dargli asilo… tutti tranne il Calicanto. Così il piccolo volatile si poso su un ramo del Calicanto, che con le sue foglie gialle cercò di dargli un riparo e un po’ di tepore. Il Signore, che aveva visto tutta la scena, decise di ricompensare la pianta e fece cadere sull’arbusto una pioggia di stelle brillanti e profumate. Ecco dunque l’origine dei fiori del Calicanto. Se passate accanto a questo arbusto provate ad annusare i suoi fiori, perché io in questo post posso offrirvi delle immagini, ma purtroppo non posso dar conto del loro profumo.

Nel linguaggio dei fiori il Calicanto simboleggia… indovinate un po’? L’affettuosa protezione.

Permettetemi anche di presentarvi una foto del Calicanto in bianco e nero, che ne esalta la bellissima forma dei suoi fiori.

2023

Buon anno a tutti, per cominciare.

Ma il vero motivo per cui pubblico questo post è un fiore del giardino, che è sbocciato proprio oggi, primo gennaio 2023. Adde essere sincero, potrebbe essere sbocciato anche ieri, ma poco importa, perché solo oggi l’ho notato.

Nel grigiore di questa giornata, che ha regalato un po’ di sole solo verso le 11/12 am, e nell’assopimento invernale del giardino (non tutto, ma la maggior parte), ecco che a darmi l’augurio di un felice 2023 questa margherita ha fatto la sua parte. Una sorpresa tanto inattesa quanto salutata con gioia.

Oggi la temperatura in giardino era di 11,9 gradi. Troppo poco, troppo o normale? Non lo so, ma spulciando in rete ho trovato questo sito del meteo di Gorizia, che ha una grafica molto spartana, ma presenta dati raccolti dal 1988 al 2021. Anche se non siete di Gorizia, dateci uno sguardo, è interessante. Ecco il link: cliccate qui.

Ecco invece qui sotto le foto del fiore sbocciato. Buon anno a tutti!!!