Perché privarsi di un fiore così bello in casa – o in giardino?, per poi reciderlo e portarlo in casa?
Assolutamente un fiore che affascina per le sue forme e i suoi colori – esistono tantissimi ibridi colorati. Ecco dunque una piccole ode al crisantemo. E se per i nostri poeti occidentali il crisantemo è molto spesso il simbolo di tristezza e dolore, lasciate che sia l’oriente ad insegnarci quanto questo fiore sia bello affascinante – non per niente è l’emblema del Giappone!
Lasciatemelo ricordare con questi due Haiku.
Il primo del poeta giapponese Matsuo Basho (vissuto nella seconda metà del Seicento):
Sul crisantemo bianco
non si vede nemmeno
una traccia di polvere
Il secondo di Hisajo Sugita (sempre poeta giapponese, però vissuto a cavallo tra Otto e Novecento):
Profumo di crisantemi.
Arriva una piccola folla.
È un giorno felice.
E io di mio ci metto la foto qui sotto…
e anche un link ad un piccolo approfondimento, esagero 😉
