Nel mio orto e nel mio giardino crescono spontaneamente piante, e non mi riferisco solo alle erbacce e alle malerbe… ma anche melograni, palme, ligustri, pomodori, nigelle… il regno vegetale ha sviluppato modi efficaci per riprodursi e popolare la terra. Un esempio? Il mio vicino di casa molti anni fa ha comperato due palme. Poi le palme fanno i frutti, gli uccelli mangiano queste bacche, poi defecano, i semi delle bacche rimangono al suolo. Cresce la palma. Una di queste palme cresciute spontanee – o per merito dei merli? – tempo fa l’avevo lasciata crescere. Mai più! Tagliarla è stata un’impresa! Non poteva acquistare una palma nana il mio vicino? Evidentemente no, non gli piacevano le palme nane, voleva qualcosa di alto, maestoso, che gli ricordasse i paesi tropicali – siamo nel nord Italia, ricordo, ed è comune che al nord si faccia crescere qualcosa che ricordi il sud, per una sorta di desiderio di esclusività, di stentato esotismo, di non so che, comunque è così.
Ma non volevo parlarvi di palme, scusatemi è stato più forte di me. È che ancora adesso ogni tanto mi ritrovo una palma nuova nata in orto o in giardino. E non ho spazio per le palme – ho anche pensato che avrei potuto rivenderle, idea poi abbandonata.
Vi volevo invece parlare del melograno. Perché io nel giardino ho un vecchio melograno, e nel corso del tempo me ne sono visti nascere almeno cinque. Due li ho in vaso, uno l’ho sradicato ancora piccino qualche settimana fa, e un altro invece l’ho lasciato crescere perché mi piaceva avere un secondo melograno – come a dire, se quello più vecchio si rompe ecco che ho quello di riserva.
Bene, sono passati vari anni, quanti non ricordo, forse quattro o cinque… e quest’anno ecco il primo melograno! Il frutto è ancora verde ma se verso metà / fine settembre matura per bene e riesco a mangiarlo… faccio una piccola festiccciola. Per me è come il figliol prodigo della Bibbia. Non che il melograno sia scappato di casa e poi sia tornato, ma ha fatto un frutto. E il frutto è anche un simbolo. In questo caso è il passaggio della pianta alla sua maturità. Il ciclo vegetale che ha portato al frutto, e che saluto con gioia questo primo melograno, insomma faccio festa a lui che ha un solo melograno molto di più che alla vecchia pianta che ne ha più di uno. Un rito di passaggio, se volete, dalla fase adolescenziale a quella della maturità. Mamma mia come corro con parole e fantasia. Meglio che mi fermo qui. Vi presento la foto del primo frutto del melograno…
