La nuova pala del cactus

Peccato non aver fotografato anche la parte iniziale di questo sviluppo.

Un piccola protuberanza che poi ha iniziato a crescere e a prendere la forma della pala. E se all’inizio cresceva storta, poi si è raddrizzata, in modo da bilanciare il peso. Adesso è una bellissima pala verde. Bellissima, ripeto. Ieratica, oserei dire. Un monumento architettonico di un certo valore, almeno per me. 

gs1245-cactus1

Le piante grasse… hanno comunque una bella forma armonica.

Vi immaginate una casa, una chiesa, o una fabbrica a forma di pala di cactus? Forse no, però guardate la seconda foto. Potrebbe essere una base lunare? Ma sì, perché no? In fondo noi umani copiamo dalla Natura – e le poche volte che proviamo a fare di testa nostra solitamente ne escono delle brutture, dove forma e funzione sono agli antipodi.

La Natura è bella e affascinante perché la forma è parte della funzione. Dell’adattamento alle condizioni esterne. All’habitat climatico.

gs1245-cactus2

Ripercorro con la mente i tanti libri di design che ho sfogliato nel corso degli anni. Poi guardo foglie, fiori, alberi. E mi vengono in mente frasi e idee di tanti studiosi che hanno provato a sviscerare il rapporto forma e funzione. Da Goethe fino a Bruno Munari.

Bene. Meglio se faccio una foto al cactus sopra il tavolo del giardino. Poi lo rimetto al suo posto e me ne ritorno di sopra…

gs1245-cactus3

Pubblicità

I frutti del melograno

La natura mi stupisce. Sempre.

Sto tornando a casa in bicicletta. Prendo la strada in contromano, come spesso accade. Penso, mentre pedalo, e guardo. Un pò la strada, un pò in giro. Quando, improvvisamente… vedo il mio albero di melagrane. E mi accorgo di quanti frutti siano attaccati ai rami. Molti sono piccolini, ma sono tanti.

La natura mi stupisce. Sempre.

gs1244-frutti-melograno

Mi fermo a guardare le melagrane non ancora mature. Proprio un bello spettacolo. Già con la mente vado fino all’autunno sempre più vicino, quando prenderò un cesto di vimini, probabilmente una scala, e una bella cesoia.

Ma aspetto ancora a dire… quest’anno il melograno ha fatto tanti frutti. Aspetto di averli nella cesta. Intanto me li godo lì sull’albero. E ci faccio qualche foto…

gs1244-melagrana

Pochi cetrioli…

Non so dirvi se sono buoni, perché solitamente non li mangio. Ma sonno pochi. Non si può aver tutto dal proprio orticello. E se piantavo più piantine ne avrei avuti qualcuno in più. Ma va bene lo stesso. Quando hai un orto, pur piccino che sia, pesi già al futuro.

Al tuo orto il prossimo anno. E se sei un minimo intraprendente, puoi anche decidere di programmare semina e raccolto.

Questo ritengo sia un motivo per cui l’orto svolge una funzione educativa verso il suo orticoltore. Ha una funzione curativa, se volete, perché interagisce con la persona che lo cura in maniera simbiotica. Si instaura un rapporto di reciprocità. Le tue azioni determineranno lo stato di salute del tuo orto. Quindi inizi a pensare intensamente alle tue azioni.

Anche Trump dovrebbe iniziare a coltivare un orto…

Muscari, bulbo dell’anno

I Muscari, dai meravigliosi fiori blu, sono tra i primi bulbi che fioriscono in primavera ravvivando il giardino dopo la stagione invernale. Questo gioiello della natura è stato designato Bulbo dell’anno per il 2019.

Cosa c’è in un nome?

I Muscari, conosciuti anche con il nome comune di Pan del cucco, presentano piccoli fiori a grappolo di colore blu violaceo. Questi raffinati tesori della natura simboleggiano umiltà e modestia, poiché per poterli ammirare da vicino è necessario inginocchiarsi. L’altisonante nome Muscari deriva dalla parola “muskus”, per via del profumo muschiato emanato da alcune varietà.

Vasta scelta

Esistono circa quaranta diverse varietà di Muscari, la più conosciuta delle quali è chiamata Muscari armeniacum. Contrariamente a quanto si possa pensare, non tutti i Muscari sono di colore blu. Sono disponibili anche varietà viola, rosa, bianche e persino bicolori. Questi bulbi delicati provengono originariamente dall’area del Mediterraneo, dall’Asia Centrale e dal Caucaso. I Muscari venivano venduti già intorno al 1596 e costavano allora l’equivalente di 4,50 euro a bulbo.

Adatti a ogni situazione

I Muscari sono resistenti al gelo e crescono con facilità. Se lasciati nel terreno si inselvatichiscono e si moltiplicano di anno in anno. Si tratta dunque di bulbi adatti a ogni tipo di giardino. La pianta raggiunge un’altezza compresa tra i 10 e i 25 centimetri e ogni bulbo produce diversi grappoli di fiori. Per godere dello spettacolo offerto dai Muscari in primavera, è consigliabile piantare i bulbi tra ottobre e dicembre, prima che sopraggiunga il gelo.

Suggerimenti

  • Se desideri sentire un gradevole profumo muschiato in giardino puoi scegliere tra queste varietà: Muscari aucheri “Blue Magic”, Muscari armeniacum “Blue Spike”, Muscari botryoides “Album” e Muscari macrocarpum “Golden Fragrance”. Non hai un giardino ma disponi di una terrazza o di un balcone? Quasi tutte le varietà sono adatte per essere piantate in vaso, ma la varietà Muscari armeniacum è quella più utilizzata per questo scopo.
  • Se desideri creare vivaci macchie di colore in giardino puoi piantare i Muscari in gruppi di almeno 25 bulbi gli uni vicino agli altri. Sarà una festa per gli occhi in primavera!
  • Se ti piacciono le allegre mescolanze floreali puoi abbinare Muscari e anemoni orientali (Anemone blanda).
  • Per maggiori informazioni sui bulbi da fiore, visita il sito www.bulbidifiore.it.
muscari
A sinistra: Muscari armeniacum – Al centro: Muscari latifolium – A destra: Muscari ‘Blue Magic’

Visite guidate fino a fine agosto a Villa della Pergola

Fino a fine agosto i Giardini di Villa della Pergola ad Alassio nella Riviera del Ponente ligure sono aperti tutti i giorni e accolgono i visitatori con le loro diverse fioriture, la macchia mediterranea in pieno splendore e le rigogliose piante della flora esotica.

Dopo la visita ai giardini è quasi inevitabile farsi tentare dalla cucina di Giorgio Servetto chef del NOVE ristorante che si trova all’interno di Villa della Pergola. Servetto mette al primo posto la qualità della materia prima, ricercando con attenzione i prodotti naturali del territorio e dell’orto di Villa della Pergola. La sua cucina si rifà, innovandola, alla tradizione ligure tra mare e terra e ne segue le stagionalità.

 

Perché non  programmare quindi una gita in Riviera negli ultimi giorni di agosto? Dopo una sosta in spiaggia, si può salire sulla collina di Alassio per scoprire i giardini inglesi con le loro collezioni botaniche, in primis quella degli agapanti,  ma anche i fiori di loto – coltivati nelle vasche recuperate dalle antiche cisterne che servivano per la raccolta dell’acqua piovana destinata all’irrigazione del parco – le ninfee o le Hydrangee, in particolare le Annabelle e le Quercifolie. Sono prevalentemente rosso intenso ma anche gialli e bianchi i numerosi Hibiscus rosa sinensis in fiore che non passano certo inosservati tra la vegetazione dei giardini, alcuni nomi: Ibiza, Red Satan, Hanna e Sole. Spiccano nel verde le belle siepi di Plumbago con il loro azzurro puro e intenso.

 

I giardini e il NOVE sono aperti al pubblico tutti i giorni di agosto, le visite guidate hanno inizio alle ore 9.30 – 11.30 – 15.00 – 17.00. E’ d’obbligo la prenotazione sia per le visite guidate che per il ristorante

Il biglietto d’ingresso è acquistabile sul posto – Singolo: 12 euro. Soci FAI: 10 euro. Ragazzi da 6 a 14 anni: 6 euro, gratuito per i bambini fino ai 6 anni accompagnati da un adulto.

 

Prenotazioni e informazioni +39 0182/646130 o info@giardinidivilladellapergola.comwww.giardinidivilladellapergola.it – NOVE:  +39.0182/646140 – info@noveristorante.it

 

Per una fuga di più giorni al mare si può soggiornare al relais di Villa della Pergola, 15 suites, di cui tre nuove nella Casa Wisteria, tutte diverse per stile, atmosfera, tonalità di colori, complementi d’arredo e ognuna è dedicata a uno dei numerosi personaggi che in passato hanno soggiornato a Villa della Pergola e hanno fatto parte della colonia inglese ad Alassio.

Un vero omaggio agli ospiti britannici che trova eco anche nel piccolo museo all’interno delle ville: racconta delle lunghe villeggiature delle famiglie aristocratiche inglesi e dei personaggi che hanno soggiornato ad Alassio tra fine Ottocento e i primi anni del 1900, attraverso immagini, oggetti, ritratti e dipinti di Alassio e della Liguria ottocentesca. Un museo che è in continua evoluzione, grazie alle instancabili e appassionate ricerche dei proprietari.

IL NOVE

Il debutto del ristorante NOVE avviene ad aprile 2016. Ad esaltare la genuinità della cucina, lo chef e la sua brigata attingono da ‘I Giardini di Villa della Pergola’ agrumi, erbe aromatiche e fiori eduli. Tre menù degustazione, uno dei quali interamente vegetariano e un menù à la carte, porteranno gli ospiti del NOVE in un viaggio fra il mare e le campagne della Liguria, passando per la Francia, per poi proseguire verso il Piemonte. Nel corso di pochi mesi, lo Chef riceve numerosi riconoscimenti, tra cui due cappelli nella Guida de L’Espresso, classificandosi secondo migliore ristorante della Liguria e fra i centocinquanta d’Italia; due forchette dalla guida del Gambero Rosso e altri riconoscimenti dalla guida Touring Club Italiano e dalla guida GattiMassobrio.

Giorgio Servetto é lo Chef del ristorante NOVE a Villa della Pergola. La sua cucina si concentra sulla ricerca degli ingredienti locali del territorio ligure con particolare attenzione alla semplicità e la purezza dei sapori di stagione. Nato a Savona, é sempre stato in contatto con il cibo e la terra già da bambino. Si avvicina al mondo della cucina grazie al padre e grazie alla cascina di famiglia che gli permette di conoscere sapori e prodotti autentici e genuini. In questo luogo, i sapori e gli odori della tradizione ligure si mescolano a quelli piemontesi e grazie ai suoi studi, lo Chef, riceve molte influenze dalla cucina francese.

Per informazioni e prenotazioni:

NOVE, via Privata Montagu 9
17021 Alassio (Savona)
Tel. +39.0182/646140
info@noveristorante.it

Villa della Pergola. Alassio. Italy

L’orto dopo le vacanze

Quando il neofita ortolano torna a casa dalle vacanza si dirige subito a vedere il suo orticello. Se un pò gli dispiace che le vacanze siano finite, la gioia nel rivedere il suo orto e il suo giardino riesce ad allontanare ogni melanconico pensiero. Mare e montagna sono passati, e adesso c’è nuovamente l’orto.

Ma alla prima vista la reazione è quella di pensare ai lavori urgenti. Perché mentre si pasceva al sole, nuotava allegramente, o camminava su per irti declivi, la vegetazione dell’orto cresceva senza nessun freno. Erbacce in ogni dove, pomodori esplosi dal caldo, origano cresciuto fuori dal seminato… e tanto altro ancora.

gs1243-pomodoro

Ecco allora che serve un piano rapido per dare una prima sistemata e un nuovo ordine al rigoglio disordinato che domina sull’orto e sul giardino.

Quindi di buona lena bisogna nuovamente affrontare caldo, sole, zanzare. Sudare nel togliere le erbacce, sorridere nel raccogliere le colture mature.

Ritornato dalle vacanze il mio orto è un guazzabuglio di frutti fiori erbacce. Devo riportare tutto all’ordine. Un pò alla volta, ho ancora qualche giorno di tempo…

gs1243-lavanda

Come farsi una pianta… in appartamento

Basta un pò di acqua, un vaso di vetro, e aspettare un pò…

La Pilea cadierei – nota anche con il nome di “Pianta d’alluminio” per via del colore delle foglie, che si caratterizzano da zone color grigio/argento – è una pianta sempre verde proveniente dall’America centro-meridionale.

Sono di facile coltura, e come potete vedere dalle foto, sono anche facili da moltiplicare. Un vaso con un pò d’acqua dove immergere alcuni rami della pianta… e poi si aspetta un poco finché non spuntano le radici. A questo punto si trapianta in vaso.

gs1242-pilea

Dicevo che la Pilea – ne esistono più di duecento specie – è una pianta ideale per essere tenuta in appartamento. Adora i luoghi semi-ombreggiati e ama le temperature dai 10 ai 25° C. Le potete annaffiare ogni 4-5 giorni facendo attenzione ai ristagni d’acqua. Adorano l’umidità, ma non troppa. Per questo potete spruzzare dell’acqua sulle foglie, dal caratteristico verde intenso, con delle zone color grigio che gli danno il nome di pianta d’alluminio.

Attenzione anche alla luce troppo intensa: può far scolorire le foglie.

Per avere una “macchia” di verde in casa, la Pilea cadierei può essere una facile e pratica soluzione… 

gs1242-pilea-cadierei