A darmi soddisfazione questa estate, sono stati i cavoli.
Sei cavoli ormai quasi tutti maturi che sono riusciti a sopravvivere all’ingordigia delle chiocciole. Poi, in questi ultimi giorni, causa sporadiche piogge temporalesca sul mio orticello, le chiocciole sono tornate e mi hanno mangiucchiato tante foglioline, lasciando però intatto il cuore.
Ho un rapporto d’odio / amore con chiocciole e lumache. Sono belle a vedersi quanto temibili per le colture del mio orto. Mangiano insalata, foglie di cavolo, piantine appena interrate, fiori. Ma tutto sommato l’invasione è contenuta, e non avendo una produzione commerciale, posso permettere che qualche fogliolina se la mangino anche loro.
Certo che andare nell’orto e non trovare più le piantine da poco interrate – e vedere l’inequivocabile scia bianca e luccicante sul terreno, segno che lì la lumaca è passata e ha cenato. In quei momenti perdo un po’ le staffe, e maledico le bestioline così lente ma così fameliche che non riesco ad immaginarmi come possano magiare tutto quel ben di dio.
Tra qualche giorno porterò a tavola il primo cavolo. Anzi no, lo prendo subito, perché mi accorgo che se di sera ci sono le lumache, di giorno c’è anche questa cimice rossonera. Tanto vale raccoglierlo e portarlo in cucina.
Sotto al cavolo ci trovo anche una chiocciola… casualmente.
Tolgo le varie foglie… e rimane poco. Un piccolo cavoletto da fare con l’insalata oggi. Almeno mi consolo che è cibo sano del mio orto…