O quasi. Una ciotolina piena. Da mangiarsi come si vuole: lisci e a manciate, lisci uno per uno, nello yogurt bianco, nel gelato al fior di latte.
Nel mio orto ribes, lamponi e fragole sono quasi a porzione singola. Si scende in orto e si mangiano due-tre lamponi per volta. La mia pianta non me ne dà di più. E in questi frangenti mi viene sempre alla mente il bel libro di John Seymour, Guida all’autosufficienza, edito da Mondadori. Certo per essere autosufficiente dovrei avere un’aggiunta di orto. Una bella aggiunta. Il pollame poi… in città certo non potrei tenerlo. Dovrei trasferirmi in campagna per vivere anch’io nell’autosufficienza alimentare come Seymor insegna e illustra con tanti bei disegni.
Ma lo spirito del libro è comunque encomiabile. È anche da trasformare a seconda del tempo storico. Il titolo completo del libro, pubblicato nel 1976, è Per una vita migliore ovvero il libro della autosufficienza. Ed è proprio per una vita migliore che l’insegnamento di questo libro va coltivato. Come ho già detto in altri post, basta anche un po’ di basilico in un vasetto sul balcone per cambiare il gusto di una pastasciutta. E se anche i miei ribes, i miei lamponi e le mie fragole sono pochi per sfamare una famiglia, di certo lasciano il sorriso (oltre che il gusto) di raccoglierli e mangiarli in un sol boccone in una bella giornata (ormai) estiva.
Buona coltivazione a tutti!
Ribes e frutti di bosco tutti… delle prelibatezze senza limiti😉👍