I giardini di villa della Pergola in Agosto

…ninfee, fiori di loto e macchia mediterranea per momenti di serenità e vero relax nel parco.

I mesi estivi sono il periodo migliore per visitare i giardini di Villa della Pergola ad Alassio (realizzati alla fine del XIX secolo rappresentano uno dei rari esempi di giardino inglese in Italia e, grazie all’attento restauro curato dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone, uniscono sapientemente la tipica vegetazione mediterranea con piante rare della flora esotica), che offrono un’occasione unica per passeggiare immersi tra i colori della macchia mediterranea e della vegetazione tropicale al massimo del loro splendore.

Villa della Pergola

Ad agosto si possono ammirare le ultime fioriture dei fiori di loto (prima metà del mese), considerati fiori sacri nel Buddhismo e nell’Induismo e simbolo dell’illuminazione e delle rigenerazione spirituale: queste piante vivono infatti nelle zone stagnanti, con le radici ben salde ed ancorate alla paludi, eppure, nonostante questo, riescono a mantenersi pulite, facendo sbocciare fiori bellissimi.
Nel giardino di Villa della Pergola, i Loti sono coltivati nelle vasche recuperate dalle antiche cisterne che servivano per la raccolta dell’acqua piovana destinata all’irrigazione del parco, sapientemente restaurate nel 2006 e rese di nuovo operative come tutta la rete idrica del giardino.

Molto suggestive anche le fioriture nelle fontane e nei laghetti rocciosi delle ninfee, piante acquatiche galleggianti tra le più note, il cui diametro può arrivare fino a 120-140 centimetri. Le Ninfee, nella mitologia greca, erano considerate il simbolo dell’amore non corrisposto, ma anche dell’amore platonico.

Al suo massimo splendore nel mese di agosto è la macchia mediterranea che adorna e avvolge i giardini.

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In Agosto e settembre, poi, i giardini di Villa della Pergola vengono arricchiti dalle fioriture delle lantane, i cui fiori tendono a cambiare colore nell’arco della fioritura, degli oleandri, arbusti sempreverdi dalla fioritura rigogliosa, delle buccinatorie, piante rampicanti dai fiori a forma di trombetta, delle bignonie, piante rampicanti vigorose e rigogliose che possono raggiungere anche i 10 metri d’altezza, dei solanum a fiore viola, dei coloratissimi ibischi di origine africana e americana, delle plumbago azzurre.

Le visite guidate si tengono tutti i sabati e le domeniche – fino a fine ottobre – con visite guidate su prenotazione (9.30, 11.30, 15.00 e 17.00).
Per prenotare: +39 0182/646130 o info@giardinidivilladellapergola.com).

Il biglietto d’ingresso è acquistabile sul posto ed è comprensivo di accompagnamento guidato.
Singolo: 12 euro
Soci FAI: 10 euro
Ragazzi da 6 a 14 anni: 6 euro, gratuito per i bambini fino ai 6 anni accompagnati da un adulto.
Scolaresche (visita parco): 6 euro.
Agibilità: i Giardini sono visitabili in gran parte anche da persone disabili. Solo alcune zone non sono accessibili a causa della morfologia del terreno e per la presenza di brevi scale in pietra.
Gli animali non possono entrare.

A Villa della Pergola è possibile poi fermarsi al nuovo ristorante, Nove, diretto dallo chef Giorgio Servetto. Qualità della materia prima, ricerca di prodotti del territorio e importanza della stagionalità sono le caratteristiche che contraddistinguono il ristorante. Vengono utilizzati prodotti a Km Zero: agrumi, erbe aromatiche e fiori eduli infatti provengono direttamente dai giardini e dall’orto di Villa della Pergola. La cucina di Giorgio Servetto è fatta di sapori che ricordano la sua infanzia, legata a una forte tradizione di cucina ligure con influenze piemontesi e francesi, rivisitata in chiave moderna.

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Per informazioni e prenotazioni:
Villa della Pergola, via Privata Montagu 9, 17021 Alassio (Savona)
Tel. +39.0182.646130 – +39.0182.646140
www.giardinidivilladellapergola.comwww.villadellapergola.com

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Laboratorio di profumeria botanica

Cos’è la profumeria botanica? É l’arte di preparare ‪profumi‬ utilizzando soltanto estratti di pianta lavorando con materie prime completamente naturali.
Lo sai che l’olfatto è il nostro senso più antico e primordiale ed è capace di risvegliare ricordi anche molto lontani?
Sarà un vero un viaggio in territori remoti della nostra mente per “toccar con naso” le emozioni che portano alla creazione del profumo.

Profumeria botanica

Organizzato in collaborazione con Lanciani – Officina del Naturale

PROGRAMMA, DOMENICA 25 SETTEMBRE
Ore 10 – 13

introduzione alla profumeria botanica, concetti di aromaterapia, piramide olfattiva, famiglia olfattive, classificazione delle sostanze, tecniche di miscelazione e analisi olfattiva di 3 oli essenziali.
Ore 14 – 18
studio teorico del profumo, analisi delle componenti e formulazione del proprio profumo

Il costo è di 95,00 euro e comprende la dispensa teorica e tutto il materiale per la creazione del profumo in loco.
Info & iscrizioni fai clic qui.

Si aprono i gigli

Il giglio bianco è il simbolo della sovranità reale e dell’innocenza verginale.
Simbolo anche di purezza, è sbocciato nel mio orto, regalandomi una specie di ”frescura visiva”.

Guadandolo percepisco una freschezza che mi fa passare il caldo estivo, a tratti un po’ soffocante.
Il giglio è un fiori delicato ma allo stesso tempo fiero – si erge per circa 80 cm sulle altre piante dell’orto.

Regalate alla vostra amata un giglio bianco: quello che gli direte senza pronunciare parole con questo dono è: tu sei la mia regina!

giglio bianco

La boutique delle piante

Forse perché negli ultimi tempi ho lavorato a stretto contatto con visual merchandiser e interior designer… sta di fatto che ieri, approfittando della sempre noiosa domenica, e per giunta calda, mi son detto: “mettiamo a posto la serra”.
E ho cominciato a sistemare, pulire, gettare via le cose inutili, fare spazio e crearlo, passando poi ad un lavoro di taglio da parrucchiere sulle mie amate drosere (binata, capensis, capensis red, spatulata). Nel momento della risistemazione di un po’ tutte le cose mi son detto: “facciamo una bella boutique delle piante”. Detto fatto ho pulito per bene i ripiani della serra e ho cominciato a disporre le piante.

piante carnivore

Un po’ di spazio tra una e l’altra è il segreto per dargli importanza, anche se lo spazio apparentemente risulta inutilizzato. Osservate la disposizione dei prodotti in una boutique raffinata e vedrete che lo spazio vuoto ha il suo valore. Guardate all’opposto un negozio con prodotti a basso prezzo e vedrete come essi siano tutti più raggruppati e tutto lo spazio sia utilizzato per far stare più prodotti possibili. Non mi dilungo sui segreti del visual merchandising, ché non è il mio lavoro, ma si impara sempre qualcosa a guardare cosa fanno delle persone esperte e professionisti,
Bene, che ve ne pare? Posso definirla la mia privata boutique di piante carnivore?

P.S. = poi vi mostrerò anche la boutique succulente

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Un appello… per il ribes rosso

Cari amici del blog,
pubblico qui di seguito un “appello” di Francesca, che è piena di ribes rosso e chiede se a qualcuno può interessare.
Il suo ribes si trova in provincia di Brescia, verso il comune di Iseo.
Se un blog può essere utile per mettere in contatto delle persone per una buona causa… ben venga questo appello 😉

Ho un grande orto biologico. Ho circa 30 kg di ribes buonissimo. È stupendo.
Chi ne vuole acquistare da fare marmellata, succhi, anche in cambio merce?
Grazie … Mi dispiace sciupare un prodotto così buono e ricco di antiossidanti.
Francesca
Phone 320 0414039

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A short story

Una breve, ma intensa storia, che mi dà la possibilità di parlare di birdwatching nell’orto. Cominciamo. Ero seduto a riposarmi, appena dopo aver mangiato, e guardavo l’orto nella luce del sole di luglio. Sento un continuo e insistente cinguettio, e sui rami del ligustrum lucidum vedo un volatile, di cui non conosco la specie, ma dai bei colori.

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Non ho dato troppa importanza al continuo cinguettio, non conoscendo il linguaggio degli uccelli non mi sono chiesto cosa volesse comunicare quell’uccellino. Ma poi, voltandomi senza uno scopo ben definito a destra e a manca, noto con sorpresa, sopra ad una di quelle tende proteggi sole in bambù, un piccolo uccellino stare lì acquattato, non so se a proprio agio, ma certo come perso e smarrito. Ah, mi dico, allora quella sull’albero è la madre. E mentre arrivo a questa conclusione l’uccellino mamma vola via, e sento il suo continuo cinguettio sempre più lontano. Il piccolo intanto da lì sopra si guarda in giro. Poi prende coraggio e vola sopra un palo orizzontale del tendone sotto al quale mi trovo anch’io. Come farà ad uscire da lì sotto e raggiungere la madre – ora partita per altri lidi?

L’uccellino vola verso il muro, poi si ferma sopra ad un altro palo. Potrebbe uscire dalla tenda, se andasse verso l’apertura lì vicino. Intanto sento nuovamente il cinguettio della madre avvicinarsi. Anche lui prova adesso a chiamarla. Il suo cinguettio è debole. Chissà se la madre lo sentirà. Sembra di sì, perché la madre è adesso sopra il tendone. Il piccolo riprova a volare e raggiunge l’apertura. Suppongo si sia ritrovato con sua madre, almeno questo mi pare il finale della storia, anche se non li ho visti volare insieme – causa appunto la tenda che mi sovrasta.

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E adesso arriviamo al punto 2. Cioè il birdwatching nell’orto. È possibile fare quest’attività sotto casa propria? Certo che sì. Basta studiare bene gli orari di maggior traffico aereo. Prima mattina (verso le 5) e tardo pomeriggio. Nell’orto c’è cibo anche per i volatili. Per loro trovare dei vermicelli è l’ottimo, ma in mancanza d’altro si cibano anche di ribes rosso, frutti del ligustrum e altri frutti di arbusti vari. Vi occorre un po’ di pazienza e un buon posto per osservare e scattare le foto.
Se avete un orto grande avete maggiori possibilità di assistere alle abitudini dei volatili, ma anche in un’orto di città non mancano piccole ma divertenti storie come questa che vi ho appena raccontato.
Quindi… buon birdwatching!

Il primo pronto soccorso verde

Il giardino, il balcone o il terrazzo sono luoghi in cui mente e corpo trovano pace, spesso hanno un effetto terapeutico e influiscono positivamente sia sull’’uomo sia sull’’ambiente. Tra i fiori e le piante si entra più facilmente in sintonia con se stessi, ritrovando consapevolezza, armonia e bellezza.
È quindi importante sapere prendersi cura dei propri “amici vegetali perché, come ogni essere vivente, anche le piante possono ammalarsi e se non vengono curate perdono vigoria e bellezza.

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Non tutti, però, hanno il cosiddetto “pollice verde”. Ecco dunque il primo “Pronto Soccorso Verde” online, operativo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 21 e risposta in poche ore, col quale è semplice capire qual è il problema della pianta e come risolverlo: è sufficiente mandare via email o via whatsapp una fotografia della pianta o della foglia malata per ricevere nel giro di poche ore una diagnosi eseguita da agronomi esperti, completa di indicazioni dettagliate sui prodotti da utilizzare, dove è possibile acquistarli, come e quando eseguire il trattamento e con suggerimenti per evitare le recidive.

L’’idea del pronto soccorso verde è della garden designer Gheo Clavarino.

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Nata a Genova, Gheo Clavarino porta nei suoi progetti i colori e la luce tipici della Liguria abbinandoli a visioni sempre contemporanee: tra i primi in Italia ad utilizzare le tecniche del giardino pensile in ambito privato e a intuire le potenzialità delle graminacee ispirandosi ai giardini inglesi, Gheo è animata da una vivace curiosità per tutto ciò che succede nel mondo, da cui raccoglie spunti e influenze.
Dopo una lunga collaborazione con Susanna Magistretti, guru del giardinaggio italiano, nel 2007 apre un suo studio a Milano.
Luce, colore, movimento sono gli elementi che contraddistinguono i suoi lavori, insieme alla particolare attenzione che viene data all’’approfondimento botanico, elemento chiave di tutti i suoi interventi.
I suoi progetti sono unici e realizzati su misura e partono da un’’accurata analisi del luogo, nel pieno rispetto delle sue caratteristiche e del terreno. Le piante e la vegetazione vengono scelte con molta cura, con una particolare attenzione ai fogliami e alle essenze, in modo da garantire una continua alternanza delle fioriture. Il giardino – o il terrazzo – avrà così un suo fascino duraturo per tutto l’’anno.
Con l’’aiuto di un team di esperti formato da tecnici e professionisti qualificati – che portano competenze tecniche e botaniche all’’avanguardia, Gheo Clavarino realizza e gestisce l’’intero progetto in ogni sua fase, senza tralasciare alcun dettaglio.

L’’idea in più: la manutenzione personalizzata

“Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno” (Hermann Hesse)

Per dare il meglio di sé in tutte le stagioni, un giardino richiede attenzioni e cure costanti, oltre che interventi mirati. La manutenzione diventa quindi una fase delicata e fondamentale per conservare forma, armonia, proporzioni e colori dello spazio verde.
Il servizio di manutenzione proposto da Gheo Clavarino non lascia nulla al caso: il programma annuale personalizzato e su misura prevede nel dettaglio, stagione per stagione, mese per mese, gli interventi di manutenzione, le potature, i rinvasi, le concimazioni, le nuove fioriture e i trattamenti.
Questo grazie a un rapporto molto stretto, quasi personale, che Gheo instaura con il giardino, grazie a frequenti sopralluoghi, indagini e molto studio. Il giardino vive, si trasforma, deve adattarsi alle intemperanze del clima e all’’ambiente circostante: Gheo, con estrema cura e sensibilità, ne registra caratteristiche e necessità e adatta gli interventi in una continua messa a punto della progettazione iniziale.

Per informazioni
www.gheoclavarino.it
tel +39 345 84 60 642
email: info@gheoclavarino.it

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Fagioli porzione singola

Crescono le piante di fagioli, e maturano i loro frutti.
Quando è pronto il fagiolo? Quando il baccello è di colore rosso e giallo. Quando è rosso e verde ancora no. Quando il verde è diventato giallo allora potete raccoglierli e li troverete maturi al punto giusto.

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Sabato ho raccolto questi, gli unici ad essere pronti – in realtà ne ho raccolti anche due non proprio maturi. Ne è venuta fuori una bellissima porzione singola!

Nella foto, in basso a destra, potete osservare un fagiolo non ancora maturo, che comunque ho mangiato lo stesso 😉

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Il Risveglio – Orticolario VIII Ed.

“La gran ricerca è di capire le corrispondenze tra il genius loci e il paesaggio, il giardino e l’architettura.
Quando tutti questi livelli sono collegati, e tutte le corrispondenze sono espresse e in equilibrio, uno sente che appartiene a questo posto”.
Fernando Caruncho

“Orticolario è un giardino della conoscenza a cui dedicare e in cui investire del tempo, perché ad ogni edizione si rinnova, innovando e stimolando a nuove scoperte.
Senza quella fretta smaniosa di dover vedere tutto in breve tempo, per non rischiare di perdersi niente, l’evento merita, invece, attenzione e osservazione, proprio perché si tratta, ogni volta, di un intreccio unico e particolare tra arte e paesaggio, botanica e design, dove la cultura per un giardinaggio evoluto è la protagonista.
L’atmosfera di Orticolario va vissuta, percepita e interiorizzata, in attesa dell’edizione 2017, alla quale… stiamo già pensando…”.
Moritz Mantero, Presidente di Orticolario.

Dal 30 settembre al 2 ottobre 2016 si terrà l’ottava edizione di Orticolario, l’evento dedicato alla passione per il giardino e alle sue capacità di …trasmettere emozioni… esprimendo bellezza ed eleganza.
A Villa Erba (Cernobbio, Lago di Como), ci si farà guidare dal sesto senso. Titolo di quest’anno: “Il risveglio”.

Il Sostenitore ufficiale di Orticolario 2016 è Generali Agenzia Generale di Como, Via Cecilio.

Orticolario

IL SESTO SENSO
Esiste un senso profondo in ogni uomo, che vive e si espande oltre la percezione dei fenomeni fisici, grazie al quale si sente la forza vitale della natura, che circonda, ispira e coinvolge, seduce e regala piacere.
E’ il sesto senso: la magia che risveglia le emozioni e invita ad ascoltarle, che conduce verso un dialogo fra uomo e natura, alla scoperta di nuovi linguaggi, per una maggior consapevolezza verso ciò che il mondo vegetale è e rappresenta.

IL FIORE
Il fiore di questa ottava edizione è l’Anemone, il fiore del vento.
Il nome generico Anemone venne usato per la prima volta da Teofrasto, filosofo e botanico greco, e deriva dal greco ánemos (άνεμος), vento.
Anche Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, racconta che l’etimologia del nome sia da attribuire al vento: “il fiore si apre solo quando soffia il vento, e da questa peculiarità la pianta ha preso il nome”.
Il genere Anemone comprende oltre 120 specie erbacee, perenni, con radici rizomatose, tuberose, quasi tutte rustiche. A seconda delle specie, l’anemone si può coltivare in giardino o in vaso, anche come fiore da recidere. Le specie si dividono generalmente in tre gruppi, in relazione al periodo di fioritura: fine inverno/primavera, primavera/inizio estate, fine estate/autunno.

Oltre venti le varietà autunnali di Anemone selezionate e accudite dai Vivai Priola (Treviso) per le aiuole del Parco a Orticolario 2016.

IL PREMIO “PER UN GIARDINAGGIO EVOLUTO”
Il premio quest’anno verrà consegnato al paesaggista spagnolo Fernando Caruncho “Per l’armonia che sa infondere ai suoi progetti di paesaggio, nei contesti più diversi, trovando sempre stimolanti punti di contatto fra filosofia e arte dei giardini, storia e botanica, cultura e natura”.
Il premio è realizzato da iFlame in collaborazione con HortensiaGardenDesigners.

NEL PADIGLIONE CENTRALE: “KOSMOS” DI VITTORIO PERETTO
Il cerchio. Simbolo della totalità, del tutto, del cosmo. Il vetro si sgretola e si trasforma in nuova materia, dove la natura vive e riconquista lo spazio. Tra geometrie, luce e visioni nasce un paesaggio onirico e contemporaneo, in cui l’intreccio fra risorsa e vita non ha fine: per riVedere l’essenza di tutto ciò che è intorno a noi. Da un tappeto erboso nascono isole di perenni, in cui i volumi delle chiome e le trame delle foglie giocano e si perdono tra il luccicar del vetro.
E poi le felci, arcaiche e contemporanee, che si contendono lo spazio con gli anemoni fra le radici di grandi betulle, gli antichi alberi sacri che dall’alto osservano. Lo spazio è punteggiato da specchi “alati” che riflettono il paesaggio e catturano lo sguardo: una simbologia profonda che conduce alla conoscenza di sé e alla metamorfosi.
A cura di Orticolario, con il progetto di Vittorio Peretto (HortensiaGardenDesigners . Milano).
Coordinamento di Carla Testori (Studio Verde Paesaggio, Vertemate con Minoprio – Co), con le perenni di BotanicalDryGarden by Mates piante (Orbetello – Gr), con le felci di GARDENStudio “il giardiniere goloso” (Mezzolara – Bo), con gli anemoni di Vivai Priola (Treviso), con il tappeto erboso di Società Agricola Il Tappeto Erboso (Orsenigo – Co), con gli specchi “alati”, i cordoli e tutti gli accessori in acciaio di Francesco Mazzola (iFlame . Capriate San Gervasio – Bg), con il progetto di illuminazione di Ministudio | Architetto Michela Viola . Lighting Designer (Travacò Siccomario – Pv), con il macinato di vetro di Tecno Recuperi (Gerenzano – Va), e con Om green design’ sound, diffusori audio-luminosi alimentati ad energia solare di Avant*Garde (Parma).

LE INSTALLAZIONI NELLE ALI
Ala Lario
Lungo “Il bosco di camelie” la Camellia japonica, dai fiori addormentati nel periodo autunnale, si rivela in un intreccio di tronchi lunghi e sinuosi. Sono le piante a cui Vanessa Diffenbaugh, nel suo “Il linguaggio segreto dei fiori”, conferisce il messaggio il mio destino è nelle tue mani, che ispira un pensiero per andare oltre il significato di un omaggio floreale: l’importanza della cura e del rispetto da parte dell’uomo verso il mondo vegetale.
Nella Serra Platani (Ala Lario) grandi azalee a sfera appaiono “prigioniere” della forma geometrica, ma in realtà raccontano la stessa storia: la passione di un giardiniere per le sue piante.
Tra le azalee… “Rolo” di Internoitaliano (Milano): la seduta progettata dal designer Giulio Iacchetti che reinterpreta la classica sedia da regista, trasformandola in poltrona-rifugio. Con le piante di Compagnia del Lago Maggiore (Verbania Fondotoce – Vb).
Ala Cernobbio
Si entra nella grande installazione “Boschiglio Intricante” dell’illustratore veneto Lino Stefani: una porta di passaggio verso un mondo onirico, popolato da creature in una natura primordiale e indomita. La magia è l’essenza che si fa tratto, mentre il percorso si trasforma: prima realistico, poi fantastico ed infine mondo umano e mondo vegetale, uno davanti all’altro, si vedono e….
In collaborazione con Mantero Seta (Como).
Ala Regina
La “Via della seta” rende omaggio alla preziosa fibra naturale con alberi di Morus alba ‘Tortuosa’ di Nespoli Vivai (Carugo – Co), dai caratteristici rami contorti, che mostrano le loro curve completamente “spogliati” delle foglie, alternandosi alle folte chiome di esemplari più pudici.

LA COLLABORAZIONE CON LE SCUOLE DI GIARDINAGGIO
Le installazioni nelle Ali del centro espositivo e del Padiglione Centrale sono realizzate in collaborazione con Fondazione Minoprio (Vertemate con Minoprio – Co) e con Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura “San Vincenzo” (Albese con Cassano – Co).

NEL SENSO DELL’ARTE: QUATTRO ARTISTI PER ORTICOLARIO
Quattro gli artisti che realizzeranno le loro opere a Orticolario 2016.
Lino Stefani, artista e illustratore di Verona, propone il suo “Boschiglio Intricante” in Ala Cernobbio (per la descrizione, vd. sopra, paragrafo “Le installazioni nella Ali”, Ala Cernobbio).
Lorenza Morandotti (Milano) realizza “Toccare l’origine” nel Golfo Platani: l’opera nasce dall’incontro tra la mano dell’artista e un ombelico di pietra chiamato coppella, anonima firma lasciata da un antenato di cinqueseisettemila anni fa su un masso erratico, in Valle Intelvi in provincia di Como. L’artista riconosce in quel vuoto creato intenzionalmente un’assenza che comunica presenza, un mistero che è traccia di una ricerca che va oltre le necessità di sopravvivenza materiale. È immediato il legame con i Punti essenziali, punti in argilla che contengono un vuoto d’oro, che sono da anni presenti nelle sue opere.
Nel Laghetto delle carpe Galp Galleria La Perla (Olgiate Comasco – Co) e Deodato Arte (Milano) presentano l’installazione “Ritorno alle origini” di Artheline, con curiosi ippopotami che si ritrovano nel loro elemento: l’acqua. Grandi e coloratissimi, trasmettono buonumore ed è questo l’obiettivo della coppia Arnaud e Adeline Nazare-Aga (il duo Artheline, designer francese lui e artista filippina lei): regalare felicità a chiunque stia guardando una delle loro opere, realizzate in polvere di marmo e resina, levigate e dipinte a mano nella loro factory a Bangkok. Inoltre, all’interno dell’Ala Lario, un allestimento con un’importante esposizione dell’arte di Arnaud e Adeline Nazare-Aga.
Con “Ancestrale” l’artista poeta e viaggiatore Giovanni Tamburelli (Saluggia – VC) porta sull’acqua e sul prato che abbraccia la Darsena le sue sculture in ferro e in bronzo: grandi ed eleganti zanzare, dalle lunghissime zampe, che invitano ad immaginare il loro sottile ronzio, un suono persistente che, per le antiche culture sciamaniche, aiuta a sintonizzarsi con la vibrazione primordiale dell’Universo. Osservarle e Vederle, per poi chiudere gli occhi e, in modo diverso “mettersi in ascolto”, per una connessione con ciò che ci circonda, esplorando percorsi ancestrali.

GLI “SPAZI CREATIVI” NEL PARCO
Passeggiando nel Parco di Villa Erba, i visitatori di Orticolario potranno andare alla scoperta dei Giardini e delle Installazioni selezionati attraverso il Concorso Internazionale “Spazi Creativi” 2016.
Si tratta di spazi originali, giardini vivibili e fruibili contestualizzati all’interno del parco di Villa Erba nel rispetto del paesaggio esistente, ovvero il ‘Genius loci’.
I progetti selezionati concorreranno al premio “La foglia d’oro del Lago di Como”, attualmente esposta e custodita a Villa Carlotta. L’anno scorso è stato vinto dal Giardino “Concluso con tatto” di Roberto Benatti (Giardini Benatti, Cusano Milanino – MI) e di Luca Bonoldi (F.lli Bonoldi, Carate Brianza – MB). Anche il Premio “Giuria Popolare” fu assegnato, lo scorso anno, a “Concluso con tatto”.

I progetti di questa edizione:
“Il senso di perdersi”
Progetto e realizzazione di Ginkgo Giardini . Torino . ginkgo-giardini.it
Ci si può perdere per errore o per scelta. Perdersi nella natura può essere un modo per vivere in essa un’esperienza nuova, gustarla con tutti i sensi e assaporarne la scoperta. È un giardino raccolto, la nostra interiorità: una distesa di anemoni dove fermarsi e lasciarsi trasportare dal vento, anemos, metafora dell’effimerità dell’esistenza.
Spazio Floema. “Vedere con le orecchie, ascoltare con gli occhi”
Progetto di Enzo . Gifu (Giappone) . enzo-garden.net
Nella filosofia Zen il sesto senso ci permette di parlare alla natura. Percorrendo una passerella di legno fra piante, una fontana ed un braciere, simboli di elementi di purificazione, si accede ad una piattaforma pentagonale, dove, attraverso la meditazione, si può avvertire il sesto senso entrare in consonanza con la natura, vedendo con le orecchie ed ascoltando con gli occhi.
Spazio AM Casali. “Inside Nature”
Progetto di P’ARCNOUVEAU . Milano . parcnouveau.com
La contemporaneità ci chiama ad un rapporto stretto con la natura. L’installazione propone un brano di paesaggio tridimensionale, un’occasione di totale immersione. Avvolti in una forma organica si riscopre la capacità di osservare. Attorno la vegetazione organizzata per orizzonti sovrapposti: omaggio alla struttura storica del paesaggio lacustre lariano.
“Giardini Interiori”
Progetto di Studio Zero . Como designstudiozero.com
Un percorso nel nostro mondo interiore fatto di passaggi in stanze concatenate, in cui risiedono i giardini segreti della nostra anima. Scendendo nell’io profondo le stanze diventano sempre più raccolte e il giardino più primordiale, andando a toccare quel sesto senso che ci guida nel percepire la verità del mondo, della natura e dell’umanità.
“Pioggia”
Progetto e realizzazione di Giardini Benatti . Cusano Milanino (Mi) . giardinibenatti.net
“La pioggia ha un vago segreto di tenerezza (…) e fa vibrare l’anima addormentata del paesaggio” (Garcia Lorca). Un tempio dove uomo e natura si ritrovano riflessi nella stessa acqua. In omaggio a Luchino Visconti e all’arte del cinema: una pioggia cade attraverso i frame di una pellicola cinematografica, che tutto racchiude.
“Il nastro arancio. Al di qua e al di là”
Progetto di Lorenza Figari . Celle Ligure (Sv) . lorenzafigari.it
Attraverso la parete arancio si scorgono piante in controluce, come intuizioni di un’altra realtà. Di qua e di là, si alternano “episodi di giardino” nei toni del viola, il colore dell’intuito.
“Disconnect to Reconnect”
Progetto e realizzazione di Verde Passione . Vedano al Lambro (Mb) . verdepassione.it
Con “Disconnect to Reconnect” Verde Passione presenta il sesto senso, interpretato come il nostro aspetto più intimo, sede delle più sincere emozioni. La sua ricerca inizia con il distacco temporaneo o “disconnessione” dal mondo caotico e virtuale, per trovare rifugio in un luogo naturale e di quiete, nel quale “riconnetterci” con noi stessi.
“Mutazioni”
Progetto e realizzazione di Heidi Bedenknecht-De Felice . Como FB: Heidi Bedenknecht-De Felice
I danni ambientali hanno una rilevante influenza sugli equilibri naturali: eventi che portano spesso ad alterazioni cellulari nel mondo vegetale, con la conseguente e bizzarra mutazione della forma originaria. L’installazione “Mutazioni” invita ad ascoltare il nostro sesto senso per una riflessione sugli effetti che il comportamento dell’uomo ha sulla natura e inevitabilmente su se stesso.

La Giuria assegnerà anche altri premi: il Premio “Stampa”, per uno spazio che racconta… comunica… ed emoziona; il Premio “Giardino dell’empatia”, per la qualità delle piante e per la spiccata funzione sociale dell’allestimento; il Premio “Giardino d’artista”, allo spazio in cui convive l’equilibrio fra arte e natura, dove diversi linguaggi trovano efficace sintesi; il Premio “Grandi Giardini Italiani” per lo spazio di luci e forme che comunica tradizione e innovazione; il Premio “Essenza” per la migliore combinazione delle essenze arboree.

DESIGN NEL PARCO
“Sofia” (Prato Villa Antica)
Una grande tartaruga in acciaio cor-ten, progettata e realizzata da Francesco Mazzola | iFlame (Capriate San Gervasio – Bg), ideale per arredare un giardino, un parco o una piazza, dal carapace interamente ricoperto da un fitto tappeto di Dymondia margaretae (di BotanicalDryGarden by Mates piante, Orbetello – Gr), particolare tappezzante sudafricana dal fogliame grigio nella parte superiore e argentato nella parte inferiore. “Sofia” invita ad accomodarsi sulle sue grandi zampe, intorno a lei, per comprendere ciò che sta intorno a noi. Per risvegliare e ascoltare il nostro sesto senso.
“Musicalia” (Lungolago)
Un tocco musicale – e più in generale poetico – in un giardino o in un terrazzo, è come un soffio di vita. È un modo per creare Luoghi e per contagiare armonia e bellezza.
Partendo da questo pensiero, Vittorio Peretto | HortensiaGardenDesigners (Milano), da anni, insieme ad abili Artigiani, disegna, mette a punto e colleziona oggetti e arredi ispirati alla Musica, per infondere nuovo spirito ai giardini. È stato decisivo l’incontro con Francesco Mazzola | iFlame (Capriate San Gervasio – Bg), con il quale Peretto dà vita a “Musicalia”: una collezione che si presenta al completo in un’installazione nel Parco, davanti al lago, tra violini, arpe, note, pentagrammi, … Nuove idee, nuovi modelli, nuova musica in giardino.
Con Om green design’ sound, diffusori audio-luminosi alimentati ad energia solare di Avant*Garde (Parma).

ORTO SONORO
Nella Piazza del grande prato, un progetto di BotanicalDryGarden by Mates piante (Orbetello – Gr): orto e musica da ascoltare e da guardare, camminando lungo sentieri di vetro luccicante. Perdersi fra ortaggi, fiori e aromi, immersi nel linguaggio universale che accomuna Musica e Botanica. Forme, colori e profumi: con i suoni disegnano un Paesaggio, che tutto contiene, anche l’identità delle persone che è fatta di arte, storia, cultura, natura.
Con gli strumenti musicali in cor-ten di Musicalia di HortensiaGardenDesigners e iFlame. Con il macinato di vetro di Tecno Recuperi (Gerenzano – Va); con gli arredi di Ethimo (Milano . Roma . Torino . Parigi . Cannes); con Om green design’ sound, diffusori audio-luminosi alimentati ad energia solare di Avant*Garde (Parma).

OASI DI SOSTA NEL PARCO
Nel Parco i visitatori potranno anche rilassarsi all’ombra del grande Ginkgo biloba davanti al lago, comodamente seduti sulle mitiche Adirondack Chairs (Eltisler di Alessandro Stevanin, Bassano del Grappa -Vi), troni interamente realizzati a mano con tavole in legno di recupero, immersi in una collezione di melograni (Punica granatum), per la prima volta esposta al pubblico, nata dalla passione di Mauro Di Sorte (Vivaio Giardino Tara, Bolsena – Vt) per queste piante che in autunno regalano frutti straordinari, dalle “magiche” virtù. Allestimento di Anna Flower Designer (Cassano Magnago – Va).

IN VILLA ANTICA… “SENSO”
Nel 110° anniversario dalla nascita di Luchino Visconti, Rattiflora (Casnate con Bernate – Co) rende omaggio a questo artista poliedrico: una scenografia visionaria ambientata proprio nella sua dimora.
Tutto è avvolto come in un sogno, da un verde onirico: fiori immaginari e fantastici escono dal giardino per poi arrivare in Villa e osservare ammirati la scena. La Natura invade il salotto visconteo, in un viluppo di rampicanti e di lussureggianti palme.
Tutti i sensi sono coinvolti nella ricerca spasmodica di un senso più alto della Vita, un grande mistero: “percepire e anticipare che… qualcosa sta per accadere”.
E per le scenografie dell’Entrata Visconti e del pontile… sorpresa!

TRA GLI ESPOSITORI
Tra i nuovi espositori: l’architetto paesaggista Alexandre Thomas e una grande installazione emozionale con piante da lui selezionate nei migliori vivaisti di Francia, per raccontare il suo “Le Jardin Agapanthe”, visitatissimo e magico giardino in Normandia, a Grigneuseville, piccolo villaggio a nord di Rouen; DALIA dimensional wall art (Milano), con il suo innovativo progetto che fonde la decorazione pittorica con il rilievo della ceramica per tutte le superfici perimetrali degli spazi aperti, e un allestimento sul tema dell’ombra e del funambolismo nel vento, con i personaggi in cartapesta di DALIA Circus; Internoitaliano (Milano) ideato dal designer Giulio Iacchetti, con oggetti d’arredo ispirati al fare e al modo di abitare italiani.
Tra i nuovi vivaisti: Abbaye de Morienval da Parigi, unico vivaista europeo con oltre 80 varietà di rose David Austin, di cui è distributore ufficiale; Pépinières Figoli dalla Provenza, coltivatore di oltre 100 varietà di piante di fico (a Orticolario 2016 ne porta più di 40) esposte anche nel padiglione Francia a Expo 2015; Green Service (Venezia) con graminacee ornamentali ed erbacee perenni, Taxus e carpini a spalliera.
Tra i vivaisti: Vivaio Giardino Tara (Bolsena – Vt), specializzato in ortensie rare per collezionisti e ortensie in vaso, porterà anche la sua collezione di melograni (Punica granatum), nata dalla passione del titolare Mauro Di Sorte ed esposta per la prima volta al pubblico, nell’Oasi di sosta nel Parco; Tillandsia di Michieli Floricoltura (dalla provincia di Padova), che realizza in Ala Cernobbio una grande installazione dalle infinite forme e colori della Tillandsia, la pianta dell’aria; Cactusmania (Ventimiglia – Im), che tra le sue novità e rarità, stupisce con un maestoso esemplare di Ferocactus stainesii pilosus, dalle fitte e resistenti spine color rosso fuoco; Maioli Enzo Azienda Agricola (Salvaterra – Re) con una collezione di 40 vitigni italiani ed europei di uve da tavola ecologiche, che non sono mai state trattate (e non devono esserlo) con fitosanitari. Nel suo spazio espositivo si potrà inoltre assaggiare un vino realizzato con 10 varietà autoctone di vitigno, recentemente autorizzate dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

TRA I RELATORI
Alcuni degli ospiti che saranno a Orticolario 2016 per condurre i visitatori alla scoperta del sesto senso:
Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia vegetale e direttore del LINV, Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale, e incluso dal “New Yorker” nella prestigiosa classifica dei world changers, che fa luce su un pregiudizio molto diffuso: che le piante siano immobili, insensibili e passive;
Marco Martella, fondatore di Jardins (éditions du Sandre) e scrittore per Ponte alle Grazie, per accompagnare in un viaggio nella storia delle divinità del giardino;
Tiziano Fratus, poeta e scrittore per Feltrinelli, Mondadori e Laterza che presenta il suo nuovo libro “L’Italia è un giardino”, terza parte di “Trilogia delle Bocche Monumentali” per Laterza;
Francesco Ferrini, Professore Ordinario di Arboricoltura e Presidente della Scuola di Agraria all’Università di Firenze, che, insieme a Francesco Mati, imprenditore appartenente ad una famiglia che opera dal 1909 nel settore “piante e giardini”, parla di “L’amore per il giardino e l’odio verso le piante: ossimoro o realtà?”, mostrando cosa voglia dire odiare gli alberi e come un tale comportamento non sia poi così raro.

GLI EVENTI
Anche per questa edizione Orticolario proporrà un programma davvero ampio: incontri, dimostrazioni botaniche e floreali, presentazione di libri, laboratori dedicati ai bambini…
Tutto online nel dettaglio sul sito (e nella app di Orticolario nei prossimi mesi), in cui le notizie sono in continuo aggiornamento: le novità di Orticolario 2016 non finiscono qui.

Per informazioni dettagliate sulle proposte e le iniziative di Orticolario 2016 visitate il sito web (aggiornato a partire dalle ore 15.30 del 27 giugno)

ORTICOLARIO PER…
Orticolario dedica una speciale attenzione alla solidarietà. Da sempre, i contributi raccolti nel corso della manifestazione sono destinati a finalità benefiche a favore di associazioni del territorio che si occupano di persone disagiate.

INFO

IL BATTELLO
Un servizio di battelli-navetta gratuiti per e da Villa Erba sarà attivo nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 ottobre, con partenza da Como.

INGRESSO
Alle quattro biglietterie: Euro 17,00 intero – ridotto Euro 14
Online: Euro 15 (entro il 25 settembre)
Ridotto speciale Euro 12,00 (tutti i giorni a partire dalle ore 17.00)
Gratuito fino a 14 anni
Bus Navetta gratuito dai parcheggi di Cernobbio e Maslianico.

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO
Venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre: 9.00 – 19.30
Domenica 2 ottobre: 9.00 – 19.00