Diamo un aiuto ad Hortus Urbis

Cari lettori,
vi chiedo, a vostra discrezione naturalmente, un aiuto, ovvero un voto, per questa comunità romana che tanto fa per sensibilizzare la comunità alle tematiche del verde e di Madre Natura.

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Ci aiutate? Chiediamo il vostro sostegno con un voto

Abbiamo deciso di partecipare a un bando di Aviva Community Fund per finanziare l’Hortus Urbis. La gestione dell’orto con piante selezionate fra quelle utilizzate ai tempi dell’antica Roma, è affidata a volontari che curano uno spazio pubblico aperto a tutti nella magnifica cornice del Parco dell’Appia Antica. Nonostante sia uno spazio pubblico non riceve finanziamenti di sorta e quindi ci diamo da fare.

La procedura dell’Aviva Community Fund prevede che vi sia una fase di votazioni sul web per i progetti selezionati e poi un vaglio di quelli più votati da parte di una giuria. Ci hanno accettato il progetto e da oggi inizia la fase di votazione aperta a tutti che dura fino al 8 marzo. È importante raggiungere più voti possibile. Aiutaci subito!

Hai 10 voti a disposizione che puoi darci, ecco il link diretto al progetto https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/vista/14

Vai alla pagina del link, ti registri con una email e una password, voti e spargi la voce tra amici e contatti!

GRAZIE

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Aiuta il rospo

Sabato sera ho fatto qualcosa di molto inconsueto, almeno per i miei canoni di normalità. Con l’aiuto del mio piccolo bimbo, o forse grazie a lui, sono stato in una zona di Vicenza chiamata Gogna a… beh, indovinate un po’?… ve lo dico: ad aiutare i rospi ad attraversare la strada.

Proprio così! Sono finiti i tempi in cui si aiutavano le vecchiette ad attraversare. La società 2.0 impone ora di aiutare i rospi. Ve lo ricordate quel giochino delle primitive sale giochi dove lo scopo era di portare tanti rospi al di là di una serie di strade trafficate? Ebbene, sabato sera ho fatto proprio questo. Il giochino elettronico è diventato realtà! Armato di guanti in lattice, due pile a led, macchina fotografica compatta – la mia nuova e fiammante Fujifilm XF1 – e secchio dove mettere i rospi, andavo sulla strada di Gogna in cerca di questi bruttini anfibi che mai sarebbero diventati principi azzurri né tantomeno principesse.

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Ricominciamo dall’inizio.
I rospi in questo periodo si risvegliano dal letargo, scendono dalla collina, vanno nel campo ad accoppiarsi e poi ritornano nella collina. Il mio compito – mio e di un’altra decina di persone – era quello di farli attraversare la strada senza che venissero schiacciati dalle macchine. Per fortuna in quella strada di Gogna che porta alla vicina campagna dietro a Monte Berico non passano molte macchine, ma di rospi schiacciati lungo la strada ne ho visti molti. L’altra cosa è che, dopo una leggera e anche piacevole pioggia, ha cominciato a piovere sempre più forte, e per la pioggia non ero ben attrezzato. Per i rospi è la migliore condizione, per me e il mio bimbo, che ad un certo punto aveva tutte le mani fredde e con la pelle lessata, era la peggio condizione. Per cui dopo un po’ abbiamo lasciato il gruppo.

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Conclusioni
Esperienza inconsueta ma piacevole nonostante la pioggia, soprattutto per il mio bimbo che si è divertito assai a raccattare rospi e a contarli per averne sempre di più. Peccato per la pioggia, sarei dovuto andare con la reflex e l’obiettivo tropicalizzato! Si potrebbero fare dei tunnel sotto la strada per far passare i rospi senza che vengano schiacciati – in Germania si fanno i tunnel per i ricci. Soldi della pubblica amministrazione ne sprechiamo a camionate, fare dei sottopassaggi o qualcos’altro per i rospi non è che andiamo più in deficit di quanto siamo adesso! Anche un cartello stradale Pericolo Rospi non sarebbe una cattiva idea, e non ha un costo eccessivo come un tunnel dedicato ai rospi.

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Domande
La domanda fondamentale che ancora aleggia nel mio cervello è: perché ho fatto questa cosa? Per il mio bimbo? Sarebbe una buona scusa, ma non è così. Perché l’ho fatto quindi? Non lo so, me lo sono chiesto anche mentre lo facevo, ma più di tanto non ci pensavo perché tutto sommato ci provavo gusto e piacere a prendere in mano queste creaturine che non possono vantarsi di greca bellezza.

Una persona di buon senso potrebbe anche obiettare: ma tra crisi economiche, lavoro che si dice ci sia ma non sembra esserci, guerre dimenticate e situazioni internazionali al limite dell’esplosione, profughi, assassini e pirati della strada… proprio ai rospi si doveva pensare?
Perché no?! gli risponderei. Perché non ai rospi? Anche loro popolano questo pianeta. Da qualcosa, pur piccolo che sia, si deve pure cominciare…

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Per approfondire (in inglese):
domande sui rospi da FrogLife
Notizie sugli animali anfibi

Pian piano si avvicina…

Che cosa? La primavera! Ecco i primi segnali qui al nord.
Il sole che con sempre meno timore si fa spazio tra le nuvole e riscalda.
Il ragno saltatore che ho trovato a ispezionare il muro di casa.
Una coccinella che girovagava sul lenzuolo steso fuori ad asciugare.
I tulipani che sono usciti dalla terra.
E in un bel gruppo! Sembrano quasi dei turisti venuti a visitare l’orto.

[…]

A proposito dell’orto.
Questo weekend – tassativamente – devo cominciare a sistemarlo da erbacce e rami secchi, e con molta probabilità metter mano alla zappa e riassettarlo come si conviene.

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Flower Market: piante, fiori, arredo, handmade

Si chiama “Flower Market” e prende il posto di “Giardinaria”, che dopo 3 edizioni di successo passa il testimone ad un altro speciale evento floreale. Il nuovo “Flower Market” vuole essere un nuovo appuntamento per tutti gli amanti dei fiori, delle piante, dei giardini e della creatività legata al mondo del verde e della natura.

Sabato 21 e Domenica 22 Maggio la splendida dimora di Castello Quistini aprirà i suoi portoni al pubblico per mostrarsi in tutta la sua bellezza. Sarà infatti l’occasione giusta per ammirare i giardini del castello, dove al suo interno regna una grandiosa collezione di rose fiorite (e non solo) in oltre 1500 varietà, che hanno reso i giardini della dimora franciacortina tra i più belli e visitati del nostro paese.

Tra giardini del castello troverete una speciale selezione di produttori e vivaisti con le migliori produzioni e collezioni di piante e fiori: rose, ortensie, piante grasse, orchidee, peperoncini, spezie, piante carnivore e tante altre varietà vegetali, ma anche prodotti della terra e del vivere sano, oli essenziali, aromi, arredo e oggettistica per il giardinaggio.

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“Flower Market” è un evento inserito all’interno di “Mercanti in Viaggio”, appuntamento di grande successo giunto alla sua 7° edizione che raccoglie decine di espositori professionisti e hobbisti con oggettistica handmade (gioielli, collane, bijoux, accessori), riciclo creativo e design (arredo e accessori per la casa), autoproduzioni (abbigliamento e accessori). In occasione della speciale edizione “Flower market” i prodotti dei mercanti saranno selezionati e ispirati al mondo del verde, del giardinaggio e della natura.

Ad intrattenere grandi e piccoli ci saranno laboratori e workshop per conoscere meglio il mondo del verde. Per l’intero pomeriggio di Domenica saranno in programma concerti e intrattenimento per i più piccoli con “Conciorto”, duo musicale in grado di tradurre in musica le emozioni suggerite e “provate” dagli ortaggi con brani eseguiti con melanzane, zucchine, peperoni, cetrioli etc.. con l’aiuto di flauti, sax, chitarra e voce. Un progetto nato da Biagio Bagini (autore RAI e scrittore per ragazzi) e Gian Luigi Carlone, membro fondatore e frontman della Banda Osiris. Per l’intera durata dell’evento sarà presente una speciale area food con piatti e cocktail ispirati al mondo del verde.

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Mercanti in Viaggio nelle sue 7 edizioni passate ha richiamato decine di migliaia di visitatori a Castello Quistini nelle sue passate edizioni registrando un successo senza precedenti, e con la nuova speciale edizione “Flower Market” l’obiettivo è senz’altro quello di incrementare il successo di un evento considerato tra i più interessanti del nostro paese.

Appuntamento quindi da non perdere per il penultimo week-end di Maggio, Sabato e Domenica dalle ore 10,00 alle 20,00 (ingresso 5,00 euro, per I bambini l’ingresso è gratuito fino ai 14 anni).
Volete venire con il vostro cane? I cani sono benvenuti! Per informazioni, per scoprire il programma e per scoprire l’elenco dei mercanti potete visitare il sito www.castelloquistini.com/eventi-e-appuntamenti.html e diventare fan della pagina facebook www.facebook.com/mercantiinviaggio.

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Hortus Urbis: nuovi appuntamenti e sostegno popolare

Nel Comune di Roma il 68% del territorio è non costruito. Questo “vuoto” è dato dal paesaggio, il famoso “agro romano” che purtroppo in 10 anni ha perso oltre il 20% di superficie, e dallo spazio pubblico, il cui grado di cura è conosciuta da ognuno di noi nella sua esperienza quotidiana. Il risultato è l’abbandono. Molti cittadini romani davanti a questa situazione e all’inerzia delle istituzioni si sono rimboccati le maniche facendo.

Zappata Romana è una mappa degli orti e giardini condivisi on line. La mappa censisce orti condivisi, giardini condivisi e giardini spot (la cosiddetta guerriglia gardening) a Roma. È una mappa basata su icone, per ogni icona una finestra con una foto, una descrizione e un riferimento. Dal 2010 sul sito di Zappata Romana (www.zappataromana.net) e grazie ai social network (Facebook, Twitter, Instagram) abbiamo raccontato le storie di questi cittadini che fanno, mettendo a disposizione gli strumenti per fare. Il messaggio che abbiamo cercato di veicolare è uno, “si può fare”. Tutto ciò è possibile grazie all’articolo 118 della costituzione: la sussidiarietà.

A Roma vi sono oltre 200 orti e giardini condivisi (aggiornamento 2016), luoghi di cittadinanza attiva, dove si restituiscono spazi abbandonati a tutta la cittadinanza e si risponde ai bisogni dei cittadini: autoconsumo, cura del verde, rapporto con la natura, costruzione di relazioni, ecc.
La mappa ha reso una realtà frammentata (i molti orti e giardini condivisi) un paesaggio coerente con una differente e nuova coscienza urbana. Questi luoghi sono preziosi perché sono beni comuni. Beni comuni che generano altri beni comuni: partecipazione, socializzazione, relazioni intergenerazionali, cura dell’ambiente, scambio di saperi, recupero di tradizioni, cultura, ecc.

A seguito di questa esperienza dal 2012 abbiamo avviato l’Hortus Urbis (www.hortusurbis.it), un orto didattico condiviso con piante selezionate fra quelle utilizzate ai tempi dell’antica Roma che tutte le domeniche da marzo a giugno e da settembre a novembre vede l’organizzazione di laboratori per bambini.

La gestione dell’Hortus Urbis è affidata a volontari che curano uno spazio pubblico aperto a tutti nella magnifica cornice del Parco dell’Appia Antica. Questo spazio pubblico non riceve finanziamenti di sorta.

Il progetto è stato condiviso con il Parco dell’Appia Antica e questo rapporto ha permesso di sperimentare una collaborazione tra istituzioni e società civile che non abbiamo riscontrato in molti progetti a Roma dove Municipi e Comune hanno come obiettivo prioritario quello di scaricare la manutenzione di proprietà pubbliche sui cittadini senza necessariamente creare innovazione sociale.

Se non ora quando? Oggi dopo Mafia Capitale, lo scioglimento del consiglio comunale e l’esperienza commissariale con le nuove elezioni ci auspichiamo che si ridisegni una città diversa, più innovativa, più giusta, più bella.
E’ tempo perché a Roma si parli di spazi di innovazione sociale, beni comuni e pratiche collaborative. Una storia che si può scrivere solo tutti insieme per rispondere a domande semplici. Come utilizzare le tante energie positive presenti a Roma per il bene comune? Come avviare pratiche collaborative tra amministrazione, cittadini e privati?

In attesa che la politica si muova continuiamo a far da soli.

Per l’Hortus Urbis abbiamo deciso di partecipare a un bando di Aviva Community Fund per attivare un finanziamento dal basso.
La procedura dell’Aviva Community Fund prevede che vi sia una fase di votazioni sul web per i progetti selezionati e poi un vaglio di quelli più votati da parte di una giuria.
Il progetto Hortus Urbis è stato accettato da oggi, 18 febbraio inizia la fase di votazione aperta a tutti che termina l’8 marzo.
È importante raggiungere più voti possibile.
Per chi ci volesse aiutare ecco il link diretto al progetto: https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/vista/14. Nella pagina del link, ci si registra con una email e una password, e si hanno 10 voti a disposizione da assegnare.

Il 20 marzo partiranno i laboratori per bambini che proseguiranno fino a giugno, mentre in questi mesi si sistema l’orto coinvolgendo i cittadini. Dopo i corsi di cesteria e giardinaggio, sabato 27 marzo vi sarà il corso popolare sulle potature degli alberi da frutto e ornamentali a partecipazione gratuita e successivamente un appuntamento sulle potature delle rose.

Due iniziative che mirano a condividere i saperi presenti nelle eccellenze della nostra città (saranno coinvolti i tecnici giardinieri dell’Orto Botanico e del Roseto Comunale) rendendoli questi saperi accessibili a tutti per aumentare la sensibilità verso l’ambiente e avvicinare Istituzioni e cittadini.

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Un soffio di primavera

Villa Necchi Campiglio – Via Mozart 14, Milano – Sabato 5 e domenica 6 marzo 2016, dalle ore 10 alle 18

Sabato 5 e domenica 6 marzo 2016, dalle ore 10 alle 18, Villa Necchi Campiglio a Milano ospiterà la quinta edizione di “Un soffio di primavera”, mostra-mercato dedicata ai primi fiori della bella stagione che ogni anno riscuote sempre maggiore successo tra gli amanti del verde e del giardinaggio.

L’esposizione si svilupperà nel giardino e nel padiglione vetrato della villa e avrà come protagonisti trenta tra i migliori vivaisti italiani e stranieri, selezionati dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in base alla specializzazione e alla qualità della loro produzione. Camminando tra fiori, colori e profumi che deliziano i sensi, i visitatori potranno non solo scoprire e acquistare una ricca varietà di piante da mettere a dimora dopo il riposo invernale oltre ad arredi, attrezzi e prodotti per la cura del verde, ma anche chiedere consigli agli esperti del settore per rinnovare giardini e terrazzi in vista dell’arrivo della primavera.

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Particolarità dell’edizione 2016 saranno le iniziative dedicate alle camelie grazie al coinvolgimento della Società Italiana della Camelia e del vivaio Camelia d’oro, in provincia di Verbania. Nel giardino sarà allestita una mostra-mercato di grandi esemplari in piena fioritura, mentre il basement ospiterà la “Mostra del fiore reciso” con camelie fresche provenienti dal giardino di fine Ottocento di Villa Anelli a Oggebbio sul Lago Maggiore, che vanta una collezione di circa 400 esemplari. Sabato alle ore 11.30 Andrea Corneo, coltivatore e presidente della Società Italiana della Camelia, terrà una conferenza sul tema “La Camelia tra Oriente e Occidente”, mentre domenica alle 11.30 il pubblico potrà assistere a dimostrazioni pratiche di moltiplicazione di piante tramite margotta.

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Tra le altre categorie in mostra: piante annuali, biennali e perenni da fiore quali ellebori e primule, arbusti ed erbacee perenni di fioritura tardo invernale e primaverile precoce, piante aromatiche, piccoli frutti, rampicanti, rose a radice nuda, forsythie, bulbose, cactacee, mimose, agrumi oltre ad attrezzi e prodotti per la cura del giardino e dell’orto, sementi e libri dedicati alla cura del verde, illustrazioni botaniche e tanto altro ancora.

In occasione della manifestazione verranno anche organizzati incontri sul tema della cura del verde.
Sabato e domenica dalle ore 15 alle 16.30 è in programma un corso di coltivazione – teorico, a cura di Anna Peyron – e potatura – pratico, a cura di Saskia Pellion di Persano, su prenotazione tel. 02.76340121 – di ortensie, mentre dalle ore 17 alle 18 l’appuntamento è con “L’angolo del giardiniere” a cura di Susanna Magistretti e Umberto Giolli. In entrambi i giorni, dalle ore 15.30 alle 16.30 e dalle 17 alle 18, sarà inoltre possibile assistere – su prenotazione tel. 02.76340121 – alla classica cerimonia giapponese del tè con rito guidato dallo studioso Ito Itaru in abiti tradizionali.
Per i più piccoli domenica saranno organizzati divertenti laboratori creativi “floreali” in cui si realizzeranno ghirlande e intrecci con erbe aromatiche.

Con il Patrocinio di Comune di Milano.
Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2016”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, al prezioso contributo di PIRELLI, che conferma per il quarto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione, e Cedral Tassoni, azienda amica dal 2012 e importante marchio italiano che per il quinto anno ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.

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Orario di apertura al pubblico:
dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17.30).

Biglietti di ingresso:
Mostra–mercato: Adulti euro 7,00; Iscritti FAI euro 4,00; Ridotti (4-14 anni) euro 4,00.
Mostra–mercato + visita alla villa: Adulti euro 14,00; Iscritti FAI euro 4,00; Ridotti (4-14 anni) euro 7,00.
Integrazione biglietto per cerimonia del tè: euro 3,00.

Per informazioni:
www.villanecchicampiglio.it

Il bello di tagliare una zucca

Per me è un momento magico.
Meglio che aprire l’uovo di Pasqua, perché questa zucca io l’ho vista nascere e crescere nel mio orto, diventare grossa e verde. Poi l’ho raccolta ed è rimasta qualche mese sul davanzale della finestra, che è un po’ il mio frigo invernale, dove tengo la frutta, qualche verdura e una bottiglia di vino.
Dicevo che il momento del taglio della zucca è così speciale per me, pur nella sua autentica semplicità, che ho fatto anche un breve video.

Un po’ esagerato dite… non importa. Continuiamo.
Dalla zucca al pelare tre patate il passo è breve. Poi due carote e una cipolla.

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E finalmente la buonissima zuppa di zucca!

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I Bulbi di Evelina Pisani

Dal 14 marzo al 15 aprile installazione creativa di 6000 variegati e colorati tulipani olandesi nel parco della storica Villa Pisani Bolognesi Scalabrin (Vescovana – Padova)

Mariella Bolognesi Scalabrin, l’ideatrice: «Il parco sarà un variegato tappeto di tulipani olandese»

Manifestazione realizzata in collaborazione con Grandi Giardini Italiani, con il patrocinio del Regno dei Paesi Bassi
e della Presidenza dell’Europa Unita, in collaborazione con iBulb e MIRacoli,

Progetto creativo e con la supervisione di Jacqueline van der Kloet, garden designer di fama internazionale, nota paesaggista olandese

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Il giardino di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin a Vescovana (Padova) si veste di un coloratissimo ed elegante patchwork e si trasforma ne “Il Giardino dei Tulipani”.

Dal 14 marzo al 15 aprile 2016, il parco della storica Villa alle porte di Padova, ospita “I Bulbi di Evelina Pisani”: seimila bulbi, delle specie più differenti, orneranno e coloreranno il prato del parco di Villa Pisani con una spettacolare installazione di tulipani che sarà visitabile ed aperta al pubblico. La fioritura e l’installazione sarà un colpo d’occhio: variopinta, ricca, creativa e poetica. Perché i fiori, piantati in lunghe file sul vasto prato del parco, fioriranno mescolati ai fiori, all’erba teneramente verde e ai colori spontanei del prato a primavera. Questa originale opera d’installazione di tulipani nel giardino di Evelina è l’edizione primaverile di Giardinity, il Garden show che si tiene ogni autunno, il quarto weekend di ottobre, nel parco della storica Villa.

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A rendere possibile il progetto, “Giardinity Primavera”, è stato il generoso omaggio dei bulbi da parte di iBulb dall’Olanda, (impegnato alla promozione e al finanziamento di progetti che hanno come obiettivo lo studio e la commercializzazione dei bulbi) e la preziosa collaborazione con Grandi Giardini Italiani e il patrocinio del Regno dei Paesi Bassi e della Presidenza dell’Europa Unita. I bulbi sono stati piantati all’inizio di Dicembre dello scorso anno, su progetto creativo e con la supervisione di Jacqueline van der Kloet, garden designer e nota paesaggista olandese: il disegno consiste in 10 strisce parallele di varie lunghezze da 10 a 25 metri, larghe 80 centimetri, dense di variopinti tulipani a fioritura differenziata in base alla loro specie, precoce, media e tardiva e ciò renderà possibile ammirare i tulipani fioriti per un mese. Tra le varietà piantate: Ben van Zanten, Jacqueline, Bastogne, Upstar, Miranda, Blue Parrot, Black Jack, Pretty Woman, Maytime,Blue Diamond, Red princess, Uncle Tom.

Sarà come avere un piccolo pezzo di Olanda in Italia. L’installazione ha ottenuto il Patrocinio del Regno di Olanda e della Presidenza Olandese dell’Unione Europea e, osservata da differenti punti di vista, offrirà sempre una visione differente e meravigliosi colori. «Ho avuto da anni il Patrocinio del Regno di Olanda – afferma la Signora Mariella Bolognesi Scalabrin proprietaria della Villa e organizzatrice della manifestazione – grazie all’intensa collaborazione e al rapporto di amicizia con la Dottoressa Miriam Welsing, straordinaria conoscitrice e storica dell’arte italiana, titolare dell’agenzia MIRacoli con sede a Firenze e Amsterdam, punto di riferimento del turismo olandese in Italia, che intrattiene i rapporti di collaborazione con l’Ambasciata Olandese in Italia e con lo sponsor iBulb».

«L’Ambasciata di Olanda – continua la Signora Mariella Scalabrin Bolognesi proprietaria di Villa Pisani e curatrice della mostra – mi consente di avere un rapporto di cooperazione molto importante che mi onora. Da questo evento si attende un successo di pubblico per rafforzare la visibilità dell’eccellenza dei coltivatori e ibridatori olandesi presso gli appassionati di fiori. L’Olanda è la Patria delle bulbose ed è noto che furono i Bulbi a dare avvio alla Borsa finanziaria. La Borsa nasce proprio con la quotazione dei bulbi dei tulipani in Olanda».

La manifestazione è dedicata ad Evelina van Millingen Pisani, donna di elevata cultura, genius loci della storica Villa Pisani, protagonista nella storia di questa dimora perché è ideatrice dell’importante ed ecclettico giardino dell’800. Mariella Bolognesi Scalabrin ha studiato la figura di Evelina risalendo al suo amore per il giardino e venendo così a conoscenza della passione e della storia che la legava ai tulipani, delle varie interpretazioni creative che diede al parco della villa contribuendo a creare un disegno che ricorda l’influenza di una larga cultura Europea.

«Le due prime edizioni del Garden Show GIARDINITY di Ottobre, – spiega Mariella Scalabrin – avevano come titolo “I Bulbi di Evelina Pisani”, proprio perché la mostra era dedicata ad Evelina e rappresentava la narrazione della sua vita e della sua storia in quanto personaggio di altissimo fascino e cultura e consuetudine cosmopolita. Ed io amo sostenere che “le storie dei giardini sono sempre storie di persone”: di chi li ha creati, curati, amati e conservati. Perché il giardino è un luogo dell’anima, ovvero dell’anima di chi li ha voluti. La manifestazione dei tulipani è il tributo ad Evelina: di origine fiamminga, un personaggio di elevata caratura culturale che amava profondamente le piante ed i fiori».

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Il progetto scuole. Saranno organizzati laboratori didattici per diversi ordini di scuole che permetteranno un approccio adeguato alla conoscenza dei bulbi, alla loro storia e al loro significato (Info. 0425.920016).Ad esempio gli alunni delle scuole primarie elementari, avranno la possibilità di conoscere il mondo dei tulipani attraverso i racconti: “Dalla Turchia all’Olanda” i simboli, ma anche le interpretazioni, il culto e le favole di questa specie di fiori. «È fondamentale accompagnare i ragazzi ad ammirare la natura, il colore e una fioritura multicolore, che si moltiplica in uno spazio verde e spontaneo. Credo – conclude la signora Mariella che s’impegna a trasmettere ai ragazzi l’amore per i fiori, le piante e la natura -, che la conoscenza e il rispetto della natura sia sempre uno compito di importanza indiscutibile, migliora lo spirito: il laboratorio è essenzialmente un mezzo per stimolare nei ragazzi la fantasia che si esprime nella scrittura creativa, nel disegno, nella creatività descrittiva e nell’educazione al rispetto dell’ambiente. È un modo per sviluppare nei futuri adulti il rispetto e l’amore per la natura e la bellezza che essa dona».

ORARI, PRESSI, INFORMAZIONI

• Apertura dal 14 marzo al 15 aprile 2016
• Orari Dalle 9,00 alle 18,00 – Orario continuato
• Biglietti di ingresso.
• Adulto euro 8,00 – Bambini sotto i 5 anni gratis – Da 6 anni a 10 anni euro 6,00
• Gruppi di famiglia – genitori e 2 figli 4 persone – euro 25,00 / genitori e 1 figlio euro 20,00
• Gruppi di 20 persone insieme con pullman – €. 7,00Visite guidate – supplemento di €. 25 ,00 – Su prenotazione.Su prenotazione anche i Laboratori didattici e su prenotazione e costi da concordare.

Dov’è Villa Pisani – Bolognesi Scalabrin, via Roma 25, 35040 Vescovana PD

Come arrivare dalla A13 BO-PD: uscita Boara – Rovigo nord, dal casello proseguire a sinistra, girare dopo circa 500 mt nuovamente a sinistra seguendo le frecce direzionali verso Vescovana. Passare due rotonde continuando dritti, alla terza girare a destra, al secondo semaforo girare a sinistra sulla piazza alberata, l’ingresso della villa è sulla sinistra.

Contatti Villa Pisani ora Bolognesi Scalabrin, via Roma 25, 35040 Vescovana PD – tel/fax 0425.920016 336.496.470 – info@villapisani.ithttp://www.giardinity.ithttp://www.villapisani.it

La Villa – Nel luogo di un’antica rocca estense vecchia più di mille anni, sorge la villa palladiana commissionata dal Cardinale Francesco Pisani, patrizio veneziano. Il palazzo cinquecentesco palladiano con affreschi di Paolo Veronese, Gian Battista Zelotti, Dario Varotari e il fiammingo Ludovico Toeput, detto il Pozzoserrato, nasce come sede amministrativa delle proprietà fondiarie acquisite nel 1478 nella Bassa Padovana. Evelina van Millingen nata a Costantinopoli da una famiglia inglese di origine fiamminga, dove visse la sua prima infanzia, e cresciuta a Londra e a Roma, crea il giardino e parco nello stile gardenesquedel tempo, con influssi islamici, inglesi e fiamminghi. Così come li lascia Evelina ammiriamo oggi villa e giardino, restaurati e amorevolmente curati dall’attuale proprietaria, Mariella Bolognesi Scalabrin.

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A Pordenone Fiera un appuntamento per chi ama la cucina!

Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie per la cucina, in programma dal 13 al 16 Febbraio 2016 alla Fiera di Pordenone.

– Stand con prodotti enogastronomici di qualità, vini ed attrezzature per cucine domestiche e professionali.
– Corsi di cucina, degustazioni e dimostrazioni pratiche
– show cooking firmati STARS COOKING con i più famosi chef italiani ed i protagonisti delle migliori cucine professionali del Nordest.

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Una gustosissima meta per una gita organizzata
Affrettatevi a prenotare la vostra visita, abbiamo riservato condizioni di vantaggio per i gruppi con più di 20 persone: il biglietto sarà ridotto al prezzo di 5,00 euro invece che 7,00 euro. Ingresso gratuito per i ragazzi al di sotto dei 13 anni, la guida e l’autista.

È necessario prenotare la visita inviando un fax (allo 0434-570415 o 232322) o una mail (info@fierapordenone.it) indicando la data della vostra visita ed il numero dei partecipanti.
Al vostro arrivo avrete un ingresso dedicato alla biglietteria NORD del quartiere fieristico.

Troverete ulteriori informazioni su CUCINARE, con immagini e video delle passate edizioni al seguente link www.cucinare.pn.

Senza terra Coltivare in Lana – Corso di Formazione

per conduttori di laboratori didattici

A numero chiuso: massimo 5 partecipanti.
Prenotazione obbligatoria.
Il corso è gratuito.

La voglia di autosufficienza alimentare, la predilezione per cibi biologici, la scelta vegetariana, ritrovare un contatto con la natura, il mantenimento di una tradizione famigliare e molte altre sono le motivazioni che hanno fatto fiorire oggi, come da tempo non se ne vedevano, piccoli e grandi orti urbani… quale progetto individuale o collettivo, in terreni propri o comunali, chi in vaso sul terrazzo, chi in bottiglie riciclate sul muro del balcone.
La positività delle ragioni corrisponde sempre ad un prodotto altrettanto sano? D’altra parte le alternative spesso comportano l’acquisto di impianti appositi e le coltivazioni verticali autocostruite sono realizzate in materiali sintetici e plastici.
L’ass. P.I.R. da alcuni anni sperimenta una pratica alternativa, l’uso della lana autoctona di Valle Camonica, che essendo scarsamente utilizzata, invece di essere smaltita come rifiuto, può essere trasformata, anche artigianalmente, in materiali per agricoltura e orticoltura urbana.
L’obiettivo è sostituire con fibre naturali i prodotti sintetici attraverso il riutilizzo di un materiale a km 0; diffondere l’autoproduzione con modalità che tutelino la salubrità del prodotto e la salute del consumatore.

20 FEBBRAIO 2016
presso Centro 3T, Sellero (Bs)

Sessione del mattino ore 10:00/12:00

Durante la mattinata verranno spiegate
– le caratteristiche tecniche della lana e delle sue principali lavorazioni,
– le principali cause di inquinamento con particolare attenzione al territorio bresciano,
– le coltivazioni verticali, breve storia e sperimentazioni in giro per il mondo.
Alla fine della parte teorica verrà provata la presentazione che si realizza presso le scuole primarie e secondarie.

Pausa pranzo: per chi si fermasse presso Centro 3T è possibile cucinare.

Sessione del pomeriggio ore 14:00/17:30

Nel pomeriggio verranno realizzati vari prodotti in lana studiati dall’associazione per la coltivazione. Verranno affrontati gli aspetti relazioni e creativi delle pratiche proposte e trattate le problematiche dell’insegnamento di tali pratiche nelle classi primarie e secondarie.

Il corso si concluderà con la prima prova pratica che i nuovi conduttori affronteranno, singolarmente, con una classe o un gruppo di partecipanti. Con la partecipazione alla giornata del 20 febbraio (ad entrambe le sessioni) ed alla prova pratica (se superata), il/la partecipante avrà diritto all’attestato di partecipazione con il quale diventerà operatore autorizzato a tenere per ass. P.I.R. i laboratori didattici del progetto lana.

Un progetto Ass. PIR a cura di Francesca Conchieri.

Per informazioni e prenotazioni:
Ass. Post Industriale per una nuova Ruralità
Centro 3T Via Scianica 6 25050 Sellero, Bs)
e-mail: centro3t@gmail.com
Tel. Francesca Conchieri 338.3853762

www.postindustriale.it

Università green all’Hortus Urbis

L’orto come palcoscenico … dove imparare, condividere saperi, divertirsi

A febbraio, in attesa dell’arrivo della primavera, all’Hortus Urbis ci si sporca le mani nella natura con un intenso calendario di appuntamenti per condividere i saperi sul giardinaggio e la coltivazione.

Le attività iniziano sabato 6 con i lavori di giardinaggio aperti a tutti (grandi e piccoli, esperti e neofiti, singoli, famiglie e gruppi) per collaborare nei lavori stagionali dell’orto al fine di rendere l’Hortus Urbis più accogliente e bello. Si tratta dell’appuntamento per i volontari che donano un po’ del loro tempo alla manutenzione dell’orto.

Le attività proseguono sabato 13 febbraio con un corso di cesteria “dal ramo al cesto” in cui, sotto la guida di un esperto etnobotanico, ognuno realizzerà nell’arco della giornata un cesto in vimini con le proprie mani da portarsi a casa.

Sabato 20 febbraio si avvierà il corso di giardinaggio pratico con un esperto agronomo. Il corso, giunto alla sesta edizione metterà i partecipanti nelle condizioni di potersi prendere cura di un orto giardino grazie ai saperi pratici e teorici acquisiti sul terreno, la pianta e la loro gestione, le consociazioni, le semine, i trapianti, l’irrigazione antica prima degli impianti di irrigazione moderni, la difesa delle piante da malattie e parassiti.

Per la partecipazione al corso di giardinaggio vi saranno dei posti gratuiti riservati ad insegnanti delle scuole romane per sensibilizzare sul tema degli orti la scuola , ritenuta una priorità anche a livello internazionale.

Sabato 27 febbraio vi sarà un corso sulle potature e la cura degli alberi da frutto e sabato 5 marzo un corso sulle potature e sul significato delle rose alla presenza degli esperti tecnici dell’Orto botanico e del Roseto comunale.

Domenica 20 marzo, in occasione della festa di avvio dei laboratori didattici per i bambini della stagione, si svolgerà un appuntamento cittadino per lo scambio di semi e piante aperto a tutta la cittadinanza e l’inaugurazione di una biblioteca mobile dell’orto con libri di divulgazione e specialistici sul tema del giardinaggio ed una sezione per l’infanzia.

Hortus Urbis

L’Hortus Urbis è un progetto sperimentale sullo spazio pubblico e la biodiversità gestito dall’associazione Zappata Romana in collaborazione con il Parco dell’Appia Antica. E’ nato nel 2012 a Roma in un’area verde non utilizzata nella cornice del Parco dell’Appia Antica destinandola a spazio condiviso e ad orto a vocazione didattica con piante utilizzate ai tempi dell’antica Roma selezionate fra quelle scoperte negli scavi di Pompei o citate da Columella, Plinio il Vecchio, Catone, Virgilio.

Le finalità del progetto riguardano tanto gli aspetti naturali quanto quelli culturali. Si tratta di un progetto di educazione al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell’ambiente.

Presso l’Hortus Urbis si tengono tutte le domeniche primaverili laboratori per bambini che hanno come fulcro centrale la natura e la cultura. Sono previsti moduli educativi in collaborazione con associazioni e gruppi attivi sul territorio che riguardano il giardinaggio, la cucina, la pittura, la musica. Durante la settimana vengono ospitate le scuole del territorio. Sono inoltre previsti corsi per adulti non solo di giardinaggio, ma anche di conoscenza delle piante spontanee, recupero di antichi saperi, cucina, e acquerelli.

Per maggiori informazioni: www.hortusurbis.it

Hortus Urbis

Quando l’arte è in giardino

Il giardino è uno spazio materiale e allo stesso simbolico la cui funzione è quella di portarci oltre la quotidianità.

Abbiamo parlato in questo blog di tante funzioni del giardino e del modo di intenderlo: giardino interiore, giardino decorativo, giardino romantico, giardino del ricordo… la lista potrebbe continuare. Dalle descrizioni del giardino dell’Eden, ai giardini orientali, ai labirinti di siepi dei nostri giardini italiani, ognuno di noi sogna il suo giardino ideale e, a prescindere dallo spazio che ha a disposizione, realizza il suo sogno di giardino.

Oggi vi racconterò di una delle arti che più mi affascina del giardinaggio, la cui caratteristica principale è quella di utilizzare come materiale le piante e gli alberi stessi. È la cosiddetta arte topiaria. Nata nell’antica Roma, ha trasformato e trasforma i giardini del passato e del presente: dai giardini reali, ai parchi, alle ville private, l’arte topiaria sfrutta le piante – principalmente sempreverdi a crescita contenuta – per regalarci tante forme e figure diverse, tutte di estremo fascino e di rara bellezza.

Naturalmente serve un attento studio in fase progettuale, le abili braccia di un artista-artigiano e, nel caso di opere di grandi dimensioni, l’utilizzo di supporti metallici o addirittura di piattaforme aeree. Il risultato sarà un’opera d’arte di straordinaria bellezza e di un fascinoso incanto, perché quelle forme ottenute dalle piante danno una vita magica ai giardini e permettono alla nostra fantasia di andare oltre l’apparenza delle cose.

Ecco alcune tra le più belle opere di arte topiaria.

Cominciamo dal Salto di Antonio Rafanelli, architetto di Viareggio conosciuto per le sue tante opere di arte topiaria. Nel salto due bambini giocano lanciandosi sopra ad un morbido materasso… di foglie

Il Salto

In Portogallo il bellissimo giardino botanico di Funchal (dal 1982 riserva naturale) ospita dei bellissimi esempi di arte topiaria – oltre a 2.000 specie di piante. Se siete in vacanza a Madeira andate a visitarlo, ne rimarrete incantati!

Funchal

Famosissima anche l’opera dell’architetto James T. Mason presso il Topiary Park.

Su richiesta di sua moglie Elaine, che voleva un’opera topiaria nel suo giardino, l’architetto reinterpretò la famosa tela di Seurat “Un dimanche après-midi à l’Île de la Grande-Jatte”. Iniziò a lavorarci nel 1988 e in quattro anni portò a termine il lavoro. Oggi, camminando in quel parco, si ha l’impressione di essere dentro il quadro di Seurat!

Topiary Garden

Ecco che ancora una volta – o ancora di più! – il giardino diventa luogo dell’immaginario, luogo dell’oltre, dentro il quale perdersi, ritrovarsi, trascorrere una straordinaria esperienza estetica e sensoriale.