I colori di fine novembre

Se vi piace fotografare sicuramente saprete che tutte le stagioni ci possono regalare stupendi paesaggi e la luce giusta per catturare attimi di vita, di forme e di colori. Tra novembre e dicembre, se capitano le belle giornate di sole, lo spettacolo è unico e indimenticabile. Andate in campagna, sulle rive di un lago, in montagna… ma anche, perché no, in città. Provate a cercare il bello anche tra le cose più banali, tra gli angoli dimenticati di strade e tangenziali (lo so, apparentemente è difficile), nei parchi pubblici o tra la vegetazione spontanea che cresce tra l’asfalto e il cemento.

Se avete del tempo da dedicare alla fotografia… sicuramente vi sarà ripagato 😉

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Dipingiamo la Natura con la terra

Siamo lieti di invitarvi, Domenica 29 novembre alle 11.00, all’ultimo appuntamento delle attività autunnali all’aria aperta per grandi e piccini dell’Hortus Urbis, l’orto antico romano nel Parco dell’Appia Antica.

Dalle 11.00 – DIPINGIAMO LA NATURA CON LA TERRA | Laboratorio per bambini, a cura di Semi di Carta

Marrone, arancione, giallo ocra … quante sfumature di colori può avere la nostra terra, la terra su cui crescono le piante e su cui camminiamo. Un tempo, con questa terra si creavano i colori per dipingere, bastava aggiungere un po’ d’acqua e poco altro. Così hanno fatto tanti grandi artisti, così faranno i bambini durante questo incontro. Realizzeranno bellissimi dipinti con le terre, ispirandosi alle piante dell’orto, alle forme delle loro foglie, alla poesia della natura.

Da anni 4 in su
Quota di partecipazione: 8 euro a bambino, 6 euro con la Carta amici del Parco
Registrazione: 15 minuti prima dell’inizio del laboratorio
Durata: circa 50 minuti
Prenotazioni entro le ore 18 di venerdì 27 novembre hortus.zappataromana@gmail.com, o in loco fino ad esaurimento dei posti
In caso di pioggia le attività saranno spostate ad altra data.
Vedi la locandina e i dettagli del programma completo: http://www.hortusurbis.it
L’area è dotata di zona pic nic per coloro che volessero trattenersi anche per il pranzo.

Email: hortus.zappataromana@gmail.com
Web: www.hortusurbis.it

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Coltivare senz’acqua

Waterless Farming è il titolo del libro di Francis Freeman che ci spiega i metodi da lui utilizzati per coltivare senz’acqua, risparmiando soldi, tempo e fatica.
Con un linguaggio chiaro e una trattazione fluente, l’autore ci porta a conoscere varie tecniche che permettono la coltivazione con un utilizzo minimo e addirittura assente di acqua.

“I metodi proposti in questo libro sono tutti basati su sperimentazioni ed applicazioni pratiche compiute su terreni di mia proprietà, oltre che sulle esperienze personali di ormai sempre più agricoltori, in possesso di appezzamenti di terreno più o meno grandi, sparsi in ogni zona del mondo.” (dalla Prefazione, pag. 2)

I motivi che hanno spinto l’autore a sperimentare di prima persona queste tecniche sono essenzialmente cinque:
1) il costo economico dell’acqua;
2) la perdita di tempo dovuta all’irrigazione manuale;
3) lo spreco di risorse (economiche e di tempo) dei sistemi di irrigazione automatica;
4) la possibilità, con il Waterless Farming, di evitare alcune lavorazione del terreno;
5) il sapore più e il nutrimento che guadagnano le colture con la tecnica del Waterless Farming.

A questi motivi pratici si aggiunge anche una motivazione etica, che ci dovrebbe spingere alla salvaguardia di questo elemento prezioso che garantisce la vita nel nostro pianeta. Waterless Farming è un libro che vi consiglio perché sicuramente ne potrete trarre delle tecniche utili per il vostro orto – dalle tecniche avanzate di pacciamatura, al metodo di Jean Pain, etc.

“Le nuove tecniche proposte dall’autore sono di semplice applicazione per ogni tipo di terreno, garantendo al contempo una straordinaria efficacia. Il linguaggio adottato è facilmente comprensibile e privo di tecnicismi, prediligendo un approccio pratico e diretto, in grado di farci ottenere risultati ottimali fin da subito.”

FREEMAN, FRANCIS, Waterless Farming. La soluzione per coltivare senza acqua: risparmia anche tu soldi, tempo e fatica!, Ed. Youcanprint, 2015, pagg. 113, ill.

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Coltivare in Lana

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La voglia di autosufficienza alimentare, la predilezione per cibi biologici, la scelta vegetariana, ritrovare un contatto con la natura, il mantenimento di una tradizione famigliare e molte altre sono le motivazioni che hanno fatto fiorire oggi, come da tempo non se ne vedevano, piccoli e grandi orti urbani… quale progetto individuale o collettivo, in terreni propri o comunali, chi in vaso sul terrazzo, chi in bottiglie riciclate sul muro del balcone.
In una delle città più inquinate d’Italia la positività delle ragioni corrisponde sempre ad un prodotto altrettanto sano? D’altra parte le alternative spesso comportano l’acquisto di un impianto (l’idroponica) e le coltivazioni verticali handmade sono realizzate in materiali sintetici e plastici.
L’ass. P.I.R. da alcuni anni sperimenta una pratica alternativa, l’uso della lana autoctona di Valle Camonica, che essendo scarsamente utilizzata, invece di essere smaltita come rifiuto, può essere trasformata, anche artigianalmente, in materiali per agricoltura e orticoltura urbana.
L’obiettivo è sostituire con fibre naturali i prodotti sintetici attraverso il riutilizzo di un materiale a km 0; diffondere l’autoproduzione con modalità che tutelino la salubrità del prodotto e la salute del consumatore.

27 Novembre 2015
presso Museo di Scienze Naturali di Brescia
Via Antonio Federico Ozanam 4

Dalle ore 15:30 alle ore 17:00 laboratorio durante il quale si apprenderà la trasformazione della lana grezza in supporti per la germinazione di piante; la creazione di supporti per coltivazioni idroponiche in lana. Aperto a tutte le fasce d’età.

Dalle ore 17:30 alle ore 18:45 presentazione del progetto lana dell’ass. P.I.R. e delle sperimentazioni avviate da essa per il riutilizzo della lana in colture verticali e idroponiche.

L’incontro illustrerà il progetto lana nella sua trasversalità e interdisciplinarità, il suo dialogo con l’arte contemporanea: da dove nasce e in quali direzioni sta evolvendo. Si concluderà la chiacchierata presentando gli appuntamenti imminenti con il progetto e tutte le possibili produzioni in lana per l’orticoltura che stanno emergendo dalle sperimentazioni.
Incontro condotto da Francesca Conchieri e Mauro Cossu.

Partecipazione e ingresso gratuiti.

Info: Ass. P.I.R. Post Industriale per una nuova Ruralità (Sellero, Bs)
centro3t@gmail.com
www.postindustriale.it

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Il contagio della bellezza

IL GIARDINO “CONCLUSO CON TATTO” VINCE IL PREMIO DELLA GIURIA POPOLARE DI ORTICOLARIO

Tra le novità dell’edizione 2015 di Orticolario si è tenuto il Premio della Giuria Popolare, assegnato attraverso il concorso “Vota il tuo giardino preferito”. Durante l’evento di ottobre, ogni visitatore ha ricevuto all’ingresso un coupon da compilare indicando il proprio Giardino Creativo preferito.

Il Giardino vincitore del Premio della Giuria Popolare, che ha ricevuto il maggior numero di voti dai visitatori, è “Concluso con tatto” di Roberto Benatti (Giardini Benatti, Cusano Milanino, MI) e di Luca Bonoldi (F.lli Bonoldi, Carate Brianza,MB).

In questo caso quindi il voto della Giuria Popolare coincide con quello della Giuria Giardini, che già aveva insignito lo stesso giardino con il Premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como”: segno che i visitatori di Orticolario dimostrano una preparazione, un gusto e un’inclinazione per la bellezza pari a quella degli esperti del settore.

Tra tutti coloro che hanno votato il loro Giardino preferito è stato estratto un vincitore che si aggiudica una Cartaregalo Bennet del valore di Euro 100. La fortunata è Manuela Grossi di Olgiate Comasco (CO).

Sito Internet: www.orticolario.it

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Cera una volta tanto Miele…

Siamo lieti di invitarvi, Domenica 22 novembre alle 11.00, alle attività autunnali all’aria aperta per grandi e piccini all’Hortus Urbis, l’orto antico romano nel Parco dell’Appia Antica.

Alle 11.00 – CERA una volta tanto MIELE | Laboratorio per bambini, a cura di Emanuela Marchini – Azienda Agricola Mamma Lù

Vi racconteremo la storia antichissima del miele e delle api. Una storia molto più antica degli uomini. Sarà un dolce e immaginario viaggio nel tempo, dalla preistoria, agli antichi romani, fino ai giorni nostri. Seguirà una speciale smielatura tutti insieme, proprio come si faceva tanto tempo fa, e dopo l’impresa ogni bambino potrà portare con sé un piccolo vasetto.

Anni 6-13
Quota di partecipazione: 15 euro a bambino, 13 euro con la Carta amici del Parco
Registrazione: 15 minuti prima dell’inizio del laboratorio
Durata: circa 50 minuti
Prenotazioni entro le ore 18 di venerdì 20 novembre hortus.zappataromana@gmail.com, o in loco fino ad esaurimento dei posti
In caso di pioggia le attività saranno spostate ad altra data.
Vedi la locandina e i dettagli del programma completo: http://www.hortusurbis.it
L’area è dotata di zona pic nic per coloro che volessero trattenersi anche per il pranzo.

Email: hortus.zappataromana@gmail.com

Web: www.hortusurbis.it

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Il Bosco Verticale

Simbolo della nuova Milano, il Bosco Verticale è un grattacielo realizzato da Manfredi Catella e progettato da Stefano Boeri. L’opera è stata premiata come “il grattacielo più bello e innovativo del mondo” dalla giuria del Council on Tall Buildings and Urban Habitat (promosso dall’Illinois Institute of Technology di Chicago).

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È un inno alla vita e alla Natura, pur nella necessità culturale di edificare appartamenti per uomini e donne. O, se volete leggerla in altro modo, portare Natura e vegetazione in posti prima impensabili.

Una sintesi degli intenti del progetto, tratta dal progetto preliminare dello studio di architettura Barreca e La Varra di Milano:

Il progetto per il Bosco Verticale propone di costruire torri ad alta densità di abitanti e di alberi all’interno della città. Il primo esempio di Bosco Verticale è in costruzione nell’area Garibaldi Repubblica a Milano e prevede la realizzazione di due torri di 80 e 112 metri, in grado di ospitare 480 alberi di grande e media altezza, 250 alberi di dimensioni piccole, 11.000 fra perenni e tappezzanti e 5.000 arbusti (complessivamente, il corrispettivo di 10.000 mq di bosco).
Il Bosco Verticale è l’idea di un’architettura che demineralizza le superfici urbane utilizzando la mutante policromia delle foglie per le sue facciate e che affida a uno schermo vegetale il compito di creare un adeguato microclima e di filtrare la luce solare. Un’architettura biologica che rifiuta un approccio strettamente tecnologico e meccanico alla sostenibilità ambientale.
habitat biologici Bosco Verticale incrementa la biodiversità. Favorisce la formazione di un ecosistema urbano nel quale diverse tipologie di verde creano un ambiente verticale in rete che potrebbe anche essere colonizzato da volatili e insetti, diventando un sensore urbano della ricolonizzazione vegetale e animale spontanea della città. La ripetizione nella città di più Boschi Verticali realizza una rete diffusa e capillare di corridoi ambientali che innervano i principali parchi urbani, consolidano il verde dei viali e dei giardini e connettono gli spazi sottoposti alla crescita della vegetazione spontanea alla rete generale.

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Cominciata la costruzione tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 con la posa delle fondamenta, il Bosco Verticale è stato inaugurato nel mese di ottobre 2014.

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Il grattacielo prevede una rotazione degli alberi a seconda della stagione. L’idea di accompagnare la vita delle persone con i ritmi naturali degli alberi non fa altro che confermare l’intento di andare verso un’architettura sostenibile, dove il rispetto per le persone va di pari passo con il rispetto per la Natura, due mondi che nella logica Occidentale della società consumistica non sempre sono stati tra di loro in accordo, ma all’opposto sembravano due realtà così separate e divise da non accettare nessun compromesso sul piano pratico.

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Un regalo speciale!

Siamo lieti di invitarvi, Domenica 15 novembre, alle attività autunnali all’aria aperta per grandi e piccini dell’Hortus Urbis, l’orto antico romano nel Parco dell’Appia Antica.

Alle 11 e alle 12 – UN REGALO SPECIALE | Laboratorio per bambini (anni 2/10) , a cura di StudioArturo
Con timbri, patate e piccoli oggetti lasceremo delle orme colorate per decorare la carta per i regali di Natale.

Quota di partecipazione: 8 euro a bambino, 6 euro con la Carta amici del Parco
Registrazione 15 minuti prima dell’inizio del laboratorio
Durata: circa 50 minuti
Prenotazioni entro le ore 18 di venerdì 13 novembre hortus.zappataromana@gmail.com, o in loco fino ad esaurimento dei posti
In caso di pioggia le attività saranno spostate ad altra data.
Vedi la locandina e i dettagli del programma completo: http://www.hortusurbis.it
L’area è dotata di zona pic nic per coloro che volessero trattenersi anche per il pranzo.

Contatti

Email: hortus.zappataromana@gmail.com

Web: www.hortusurbis.it

Laboratorio bambini

Sulle tracce di Roma…

Siamo lieti di invitarvi, Domenica 8 novembre, con l’avvicinarsi dell’estate di s.Martino, alle attività autunnali all’aria aperta per grandi e piccini dell’Hortus Urbis, l’orto antico romano nel Parco dell’Appia Antica per un laboratorio di filastrocche, storie, bricolage e buffet.

Alle 11 – SULLE TRACCE DI ROMA… | Laboratorio per bambini (anni 0/5) + MERENDA, a cura di InFormaLibris
Giochi, racconti, letture su Roma e i suoi colli, Rea Silvia, Romolo e Remo… e dopo le letture prendiamo spunto dalla natura per stampare con le verdure i personaggi incontrati. A seguire un divertente e delizioso buffet tutto dedicato ai bimbi.

Quota di partecipazione: 8 euro a bambino, 6 euro con la Carta amici del Parco
Registrazione 15 minuti prima dell’inizio del laboratorio
Durata: circa 50 minuti
Prenotazioni entro le ore 18 di venerdì 6 novembre hortus.zappataromana@gmail.com, o in loco fino ad esaurimento dei posti
In caso di pioggia le attività saranno spostate ad altra data.
Vedi la locandina e i dettagli del programma completo: www.hortusurbis.it
L’area è dotata di zona pic nic per coloro che volessero trattenersi anche per il pranzo.

Contatti:

Email: hortus.zappataromana@gmail.com

Web: www.hortusurbis.it

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La flora spontanea delle nostre città

Non è un libro recente, ma è interessante, e questo è una caratteristica che amo nei libri. L’autore è Daniele Fazio, agronomo libero professionista torinese, e il titolo del libro è Giungla sull’asfalto. La flora spontanea delle nostre città, per i tipi Blu Edizioni, Torino 2008.

In 180 pagine, con 170 fotografie a colori e 140 specie documentate, il libro parla appunto di tutte quelle piante che crescono nei posti più impensabili delle nostre città: dal marciapiedi al cornicione, al muretto, nella piccola crepa dell’asfalto… Le piante si adattano più di quanto noi non immaginiamo, e questa è la loro forza e la nostra speranza. È vero che risulta antipatico vedere tutte quelle erbacce cresciute nel vialetto di casa nostra e ancora più antipatico chinarsi per estirparle, ma se ciò non fosse senza nessuna ombra di dubbio non ci sarebbe vita nel nostro pianeta! E poi, suvvia, non siamo antropocentrici. Le piante esistevano su questo pianeta molto prima di noi. Dovremmo essere felici a vederle crescere nei posti più impensati. Gli basta un po’ di terra e crescono anche sui tetti delle case e nelle più piccole fessure. Specie autoctone, esotiche, di tutto e di più nelle nostre apparentemente ordinate città. Un libro che vi consiglio!

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