Il muscari si è svegliato

È accaduto in una giornata nuvolosa, con qualche goccia di pioggia. Quel vaso provo di vita, di sola terra, si è colorato di verde, e sono spuntati tanti steli, come dei dolci aculei, dritti dritti a guardare verso il cielo.

Facile da coltivare, senza bisogno di troppe cure, il muscari è un fiore che vi regalerà tante soddisfazione e colorerà la vostra vita di azzurro.
Qui, se volete, trovate maggiori informazioni.

Muscari

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Pesca di beneficienza

Questa è la piantina che mio figlio ha vinto alla pesca di beneficienza.
Ottimo affare la pesca di beneficienza, meglio del Gratta e Vinci!

Il sapore delle antiche feste paesane rivive davanti ad un piatto di pesce o di pasta, un bicchiere di vino, la calma apparente del paesotto di provincia. E poi, appunto, c’è la pesca di beneficienza. Un euro e peschi un biglietto dal vaso di vetro. I bambini avanti e indietro a chiedere un altro euro per mettere la mano nel vaso e scegliere un biglietto avvolto a cilindro.

Risultato? Buono, anzi, di più.
1. La pianta che vedete nella foto. Fa dei frutti rossi rossi e tondi tondi. Sembrano peperoncini, ma non sono commestibili. Le foglie di un verde intenso. Bella da vedere, dà colore all’orto – a ripensarci potevo piantarla in vaso.
2. Metro da muratore della lunghezza di 5 metri. Solido e professionale. Mi mancava.
3. Buono per ritirare gratis dei tappetini per l’automobile. Ne avevo proprio bisogno. Ho guardato in un supermercato e il prezzo parte solitamente dai 7 euro. Ottimo affare.
4. Evidenziatori gialli. Due per i bimbi, uno per mia moglie.
5. Colori a matita. Una dozzina, all’interno di un cilindro di cartone. Vanno sempre bene per i compiti dei bambini.

Morale: ogni festa paesana deve avere una pesca di beneficienza! 😉

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Piccole succulente crescono

Passa lentamente il tempo per le piante grasse… poi un giorno ti accorgi che sono cresciute. Di pochissimo, ma sono cresciute. Tra quelle che mia moglie ha piantato, due si differenziano dalle altre per la nuova altezza raggiunta – quasi un centimetro, occhio e croce.

Le succulente sono davvero incredibili per la forza, la tenacia, la resistenza.

Coltivarle è facile e sono bellissime da guardare… qualcuna anche da toccare!

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Pulizie di fine agosto

Ritornato dal mare l’orto è ribelle e disordinato. Meloni e zucche hanno fatto il diavolo a quattro, i pomodori sono caduti sopra alla melanzana, la salvia è cresciuta a dismisura e non riesco nemmeno a passare per il vialetto, le erbacce… non ne parliamo, sono cresciute nei posti più improbabili, e il ligustro ha raggiunto altezze inenarrabili. Dopo qualche giorno di pigra osservazione – perché non avevo voglia di mettermi chino a tagliare sradicare zappettare – è arrivato il momento di agire da bravo giardiniere. Guanti, cesoie, lozione anti-zanzare – che serve a poco, quasi a niente – e via con l’olio di gomito!

Ma queste pulizie di fine agosto sono anche le pulizie della tarda estate, che non è necessario che uno sia tornato dal mare o dalla montagna per farle. Come avrete notato, soprattutto per chi vive al nord come me, oltre alle giornate più corte, con il sole che se ne va a nanna già alle 20e30, c’è un calo della temperatura, e l’ultimo raccolto deve essere aiutato a prendere gli ultimi caldi raggi che rimangono. Al melone non servono più le foglie che lo riparavano dal caldo sole. Zac-zac! via le foglie del melone. La zucca è ornai inutile farla camminare fino al giardino del vicino. La si taglia che non si espanda ancora e tenga le forze per sviluppare per bene il frutto. Anche i pomodoro, se i frutti sono nascosti tra le foglie, via le foglie! Poi il ligustro – e in genere tutti gli alberi del giardino. Una potatura di mantenimento ci vuole prima dell’autunno. Quindi saliamo sull’albero e tagliamo i rami più alti. E poi le erbacce: e so già che le zanzare mi attaccheranno in massa!

Tutto il pomeriggio di domenica a risistemare l’orto. Alla fine sei stanco ma soddisfatto del tuo lavoro. Capita anche a voi?

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A proposito di meloni e dell’orto…

… ne conto quattro.
Tutti belli grossi.
Due sono retati, due sono lisci.

Questa estate l’orto non mi ha dato tanti frutti. E tutti in ritardo, ortolano compreso. Da poco i pomodoro cominciano a diventare rossi, e alcuni li ho già assaggiati con l’insalatina – sempre dell’orto. Meglio che inizi a pensare alle colture per la tarda estate, e a fare un po’ d’ordine nel groviglio di pomodori e meloni che hanno invaso tutta la terra.

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Come trasformare una casa in una abitazione ecosostenibile

[ a cura di habitissimo ]

Risparmia acqua, riutilizza risorse, sfrutta al massimo l’energia naturale affinché l’abitazione funzioni, in questo modo si risparmia anche sulle bollette. Queste sono solo alcune delle massime delle case ecologiche, soluzioni fattibili proprio oggigiorno che le risorse del pianeta scarseggiano, a dimostrazione che esiste un nuovo modo di vivere.
Anche se per molti una casa ecosostenibile è qualcosa di futuristico, in realtà nel mercato già c’è spazio per tutto ciò. Perché si è prodotto questo boom ecologico e quali sono i vantaggi che apporta, sono alcune delle domande alle quali risponde habitissimo.

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1. Bioclimatica e la casa passiva
Invertire in un’ abitazione è molto di più che comprare una casa “chiavi in mano”, firmare un mutuo o decorare una stanza. A questo costo se ne uniscono altri variabili (in forma di consumi di acqua, elettricità, riscaldamento) che possono essere ridotti se scommettiamo sulla bioclimatica e su una casa passiva. Questa è un tipo di abitazione che per il suo disegno non ha bisogno di climatizzazione in quanto utilizza le condizioni climatiche in cui è immersa per poter regolarizzare il clima naturalmente. Una realtà che è possibile grazie a tre semplici passi:

1. Isolamento: Isolarsi dall’esteriore mantiene la casa perfettamente climatizzata e inoltre ci permette di risparmiare energia. Come otteniamo tale isolamento? Per esempio con pannelli e facciate vegetali. Queste non solo ci proteggono dai rumori molesti, ma impermeabilizzano la casa e migliorano la qualità dell’aria che respiriamo.

2. Migliorando le finestre: giocare con la posizione, la forma e le dimensioni delle nostre finestre è fondamentale per ottenere come risultato finale una casa calda d’inverno e fresca d’estate. La migliore scelta? Le finestre che proteggono dalle radiazioni solari.

3. Cercare la ventilazione naturale: quella forma di generare correnti d’aria che tanto utilizzavano le nostre madri per ventilare la casa d’estate è un must delle abitazioni passive. Il motivo? Così si evita il calore dell’estate e si espelle l’umidità durante l’inverno. Creare correnti d’aria è semplice, è sufficiente installare finestre una di fronte l’altra, in questo modo si ottiene una ventilazione diretta. Se non si vogliono fare lavori basterà installare un dispositivo di raffreddamento a vapore, di basso consumo, in questo modo si ottiene aria fresca, il tutto low cost.

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2. Il trucco: un uso sostenibile della casa
Qualsiasi casa passiva dovrebbe funzionare indipendentemente, senza dover dipendere costantemente dal somministro di energia pubblica. Bisogna sicuramente invertire in alcune installazioni per poter organizzare una casa passiva, però a lungo termine il risparmio sarà sicuramente notabile.

1. Invertire in energie rinnovabili: Le nostre case consumano buona parte dell’energia che la nazione produce per tanto apprendere a economizzare è ormai un obbligo. Anche se suona utopico, invertire in energia rinnovabile è la migliore opzione per convertire la casa in ecologica. Di tutte le opzioni di energie rinnovabili che il mercato offre, quella solare e quella eolica sono di gran lunga le migliori per utilità e per risparmio.

2. Utilizzo responsabile dell’acqua: In che modo? Riutilizzando l’acqua piovana per lavare e annaffiare il giardino, oppure riutilizzando l’acqua della doccia per riempire il WC. Sul mercato ci sono diversi utensili low cost che ti permetteranno di farlo.

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Rispetto per la natura
Habitissimo da sempre è una impresa che giorno dopo giorno cerca di fare del suo meglio per aiutare i professionisti e i privati del settore della costruzione e i servizi per la casa, ma è anche una marca che agisce nel rispetto dell’ambiente. Una realtà che si riflette nella sua web, dove si pubblicano ogni giorno idee e progetti ecofriendly.

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Con oltre 70.000 opinioni pubblicate online, habitissimo ha più di 270.000 utenti registrati e uno staff di 120 persone di differenti nazionalità. Gli alti standard di qualità, gli indici di soddisfazione, e i risultati ottenuti negli 8 paesi dove l’azienda opera, sono solo alcuni dei motivi per i quali la marca impulsa lavori per oltre 210 milioni di euro in tutto il mondo.

Orti ad Arte

Mostra e mercato sull’arte di coltivare la terra

Sabato 12 – dalle ore 14 alle 19 – e domenica 13 settembre 2015 – dalle ore 10 alle 18 – appuntamento imperdibile a Varese per tutti gli appassionati di orti e giardini: la splendida Villa Panza (Varese) sarà infatti teatro della terza edizione della mostra e mercato “Orti ad Arte”, manifestazione allegra e genuina organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano per celebrare l’eccellenza della frutta e della verdura, in tutte le loro declinazioni.

Quaranta espositori tra vivaisti, ortolani e produttori provenienti da tutta Italia presenteranno una grande varietà di frutta e verdure fresche rigorosamente biologiche e di stagione, oltre a conserve, liquori, marmellate, sementi, abbigliamento, attrezzi da lavoro e cesteria, per offrire ai visitatori un panorama completo sull’arte di coltivare la terra. Una fiera dell’agricoltura biologica dove, oltre a scoprire gli interessanti spazi dedicati all’“arte dell’orto”, con esempi di tipologie di orto allestiti dagli espositori e uno speciale “orto d’autore”, sarà possibile acquistare piante e prodotti di qualità certificata, scoprire varietà rare di frutta e verdura e ricevere consigli pratici sulla coltivazione e la cura dell’orto e sull’impiego dei suoi prodotti in cucina.

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Nel corso delle due giornate si susseguiranno inoltre incontri e laboratori per adulti e bambini, con momenti didattici, show cooking, presentazioni di libri, workshop e molto altro. Tra gli altri appuntamenti, da non perdere domenica 13 alle ore 11 Anna Peyron con “Gli orti del castello di Villandry”, e alle 15.30 l’architetto paesaggista Elena Borio, che parlerà di “Orti urbani: un excursus di esperienze europee”.

Per i più piccoli, è atteso invece il laboratorio creativo green “Orto e arte”, che coinvolgerà i partecipanti in una spettacolare installazione nel parco della villa. L’appuntamento, a cura di LaborArs & I mirtilli, è per sabato 12 alle ore 15 e per domenica 13 settembre alle ore 11 e alle 15. Sempre per la giornata di domenica, alle 16, è previsto il laboratorio “Gustoso in tutti i sensi”, che esplorerà l’esperienza gustativa in tutte le sue forme lungo un divertente percorso.

Inoltre sabato 12 settembre è in programma un suggestivo aperitivo ambientato nel parco della Villa, organizzato dallo Chef Matteo Pisciotta del Ristorante Luce, e dall’ora del tramonto fino alle ore 22 circa avrà luogo la rappresentazione teatrale itinerante “Demetra e Persefone” a cura di O Thiasos – Teatro Natura. Testo scritto e narrato da Sista Bramini, musica per viola scritta e interpretata da Camilla Dell’Agnola.
Lo spettacolo, in un dialogo costante tra mondo umano e natura, coinvolgerà il pubblico in un percorso a piedi nel giardino, dove sarà invitato a “sentire”, assorbire e vivere lo spazio scenico da protagonista. In sintonia con lo scorrere del tempo, con il passaggio dalla luce naturale alla notte illuminata da una suggestiva scia di fiaccole, lo spettacolo accoglie con la sua imprevedibilità artisti e spettatori in un rapporto inscindibile con l’ambiente, i suoi colori e la sua vitalità. Per maggiore autenticità la rappresentazione non si avvale di luci artificiali, palchi e amplificazioni nel rispetto dell’ambiente e per favorire l’immersione totale degli spettatori nella storia, nelle azioni e nello spazio in cui si muovono.

Fino al 28 febbraio 2016 a Villa Panza sarà inoltre possibile visitare la mostra
Natura naturans. Roxy Paine e Meg Webster (Opere dal 1982 al 2015)”,
aperta tutti i giorni tranne i lunedì non festivi dalle ore 10 alle 18.
Con il Patrocinio di Regione Lombardia Agricoltura, Provincia di Varese, Comune di Varese e Expo Milano 2015.
“Orti ad arte” è resa possibile grazie a JTI (Japan Tobacco International), partner istituzionale di Villa e Collezione Panza, con cui la Fondazione ha avviato una collaborazione pluriennale volta a valorizzare e promuovere le attività culturali e le opere di restauro di questo straordinario bene.
La manifestazione è inserita nel progetto “Grand Tour EXPO nelle prestigiose location delle terre dei laghi”.
Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2015”, è reso possibile grazie al significativo sostegno e all’energia di ENGIE, dal 2011 sostenitore del FAI, al prezioso contributo di PIRELLI che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il quarto anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.
In collaborazione con Labor Ars.
Grazie anche a Andreas STIHL, sponsor delle manifestazioni “verdi” organizzate nei beni del FAI.
Villa e Collezione Panza è museo riconosciuto da Regione Lombardia.

Giorni e orari: mostra–mercato sabato 12 dalle ore 14 alle 19, dalle ore 19 alle 22 circa aperitivo e spettacolo teatrale “Demetra e Persefone”; domenica 13 settembre, dalle ore 10 alle 18.

Ingresso solo mostra-mercato: Adulti € 8; Ragazzi (4-14 anni) e Iscritti FAI € 4.
Ingresso spettacolo Sista Bramini: Adulti € 13; Ragazzi (4-14 anni) e Iscritti FAI € 7.

Menu a tema presso Ristorante Luce all’interno di Villa e Collezione Panza.
Per informazioni e prenotazioni: Ristorante Luce 0332/242199

Per ulteriori informazioni:
Villa e Collezione Panza, Varese tel.: 0332.283960; email: faibiumo@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI: www.fondoambiente.it

gs905-Orti-ad-artefoto-di-Paolo-Barcucci

Il primo melone

Questo lo annovero tra le colture che stanno andando a buon fine. Difficile notarlo subito tra tutte quelle foglie verdi, tutto verde anche lui. Eccolo lì, in pieno sole, cominciare ad ingrossarsi. Il sole e il caldo d’agosto lo farà crescere bene, fino a quando diventerà giallo e profumato e io con le cesoie lo coglierò per portarlo alla tavola.

Anche se non ho un orto grande meloni e cucurbitacee mi appassionano: un orto piccolo e dei frutti così grossi è il mio bizzarro ragionamento – ve lo ricordo, sono un neofita agricoltore cittadino, preso da impegni, con poco tempo per l’orto, ma tanta passione, e quando si ha la passione il tempo lo si trova.

Se ancora non avete letto i miei consigli per progettare un orto in città, Progettare un orto.

melone

Colture non andate a buon fine

Purtroppo non sono sempre rose e fiori.

Capitano anche le spine, come in questo caso. Mio figlio dovrà dire addio, almeno per quest’anno, al suo desiderio di avere popcorn pronti alla cottura in orto. Pazienza.

Il mais non è cresciuto, o meglio è cresciuto poco, si è seccato presto… e qui sotto il risultato. Addio mais e addio popcorn 😦

mais

La prima raccolta di lavanda

I fiori sono da un pezzo sbocciati, producendo un buon profumo e un via vai di api e sirfidi, con un dolce ronzio quasi ipnotico nelle ore più calde della giornata. È arrivato il momento del primo raccolto: un taglio netto con le cesoie, poi legata a mazzetto, una settimana circa in luogo secco e aerato, a testa in giù, dopodiché mi son dato da fare a togliere tutti i fiorellini. Ecco più il risultato.

Essiccare la lavanda

Alcuni già messi in vecchi calzini, dentro armadi e cassetti, altri in contenitori in casa – che quando ci passo vicino sento l’inconfondibile profumo della lavanda – un po’ dentro al posacenere dell’automobile, così quando guido mi sembra di portarmi con me un pezzettino d’orto.

Facilissima da coltivare – con l’attenzione di posizionarla in zona esposta al sole – la lavanda è un bellissimo e utile fiore, che vi consiglio [il link alla relativa scheda su GiardinaggioSemplice]. Per la raccolta vi consiglio nel pomeriggio o alla sera, questo perché è bene che la lavanda raccolta sia priva di acqua (rugiada, se si raccoglie al mattino) e di umidità per evitare eventuali muffe.

Per chi avesse timori – infondati – sulla difficoltà di essiccare la lavanda, ecco Essiccare la lavanda: e buona lavanda a tutti!