Calendario delle semine 2015

Cari amici del blog, vi consiglio di sfogliare l’utile e dilettevole Calendario delle semine 2015, gentilmente fornito da Agri&Pet.

Oltre al calendario delle semine di ortaggi, fiori da recidere e erbe aromatiche, al suo interno potrete trovare i cicli lunari del 2015, l’utile tabella con le consociazioni nell’orto, alcune ricette e consigli e curiosità.

Per visionare il calendario andate sull’home page del sito Agri&Pet e seguite il link.

Buona lettura!

Calendario semine 2015

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Giardinaggio e orticultura: dalla teoria alla pratica

Saperi teorici e pratici per realizzare un orto o un giardino e diffondere le tecniche di coltivazione orticole e ornamentali.

Argomenti e calendario del corso:
1) introduzione + terreno questo sconosciuto + preparazione aiuole, sabato 7 MARZO, ore 10.00 – 13.00
2) consociazioni, semine in vasetto e in pieno campo, sabato 21 MARZO, ore 10.00 – 13.00
3) trapianti, gestione delle piante I, sabato 11 aprile, ore 10.00 – 13.00
4) gestione delle piante II, malattie e difesa dai parassiti, sabato 16 MAGGIO, ore 10.00 – 13.00

Il corso è tenuto dal dott. Agr. Enrico Lazzari, agronomo amico dell’Hortus Urbis esperto di orticoltura naturale e verde ornamentale.

Sede: Hortus Urbis, via Appia Antica 42/50, Roma
Costo: donazione suggerita di 30,00 euro a persona + 5,00 euro Carta Amici del Parco dell’Appia Antica
Riservati 5 posti gratuiti per gli insegnanti della scuola primaria e secondaria
Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti

Informazioni supplementari:
Babysitting per bambini durante lo svolgimento del corso, su richiesta
L’area è dotata di parcheggio esterno
Le lezioni teoriche si terranno al coperto, a seguire i laboratori pratici nell’orto
Le attività potranno subire variazioni in relazione alle condizioni climatiche

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: hortus.zappataromana@gmail.comwww.hortusurbis.it

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Concorso per progettisti del verde

In occasione della quarta edizione di NINFEAMUS: ‘SEED THE PLANET, seminiamo il Pianeta’, mostra mercato dedicata alla Natura che si terrà venerdí 24 – sabato 25 – domenica 26 aprile 2015 in Villa Litta a Lainate (MI), gli organizzatori hanno deciso di lanciare un Concorso per Progettisti del verde.

Ninfeamus 2015 rappresenta ormai il tradizionale appuntamento annuale dedicato alla promozione della cultura del verde e alla natura. L’esposizione e la vendita di piante e fiori, oggetti artistici e cibi naturali è abbinata ad un ricco programma di spettacoli, mostre, worskshop, laboratori per bambini e sport all’aria aperta. Quest’anno più che mai, alla vigilia di EXPO 2015, faranno da corollario allo splendido Ninfeo con i suoi sorprendenti giochi d’acqua e al Parco storico della Villa.
Organizzata dall’Associazione ‘Amici di Villa Litta’ in collaborazione con il Comune di Lainate, la manifestazione florovivaistica vuole essere una riflessione sullo stretto legame tra semi, natura e cibo.

Per l’occasione è stato lanciato un Concorso per Progettisti del verde per allestimenti temporanei di spazi verdi sul tema ‘Seminare per credere’.
Gli allestimenti saranno armonicamente inseriti tra gli espositori e nelle aree ristoro all’aperto.

Maggiori dettagli presto saranno disponibili sul sito: www.ninfeamus.it
L’invito è rivolto ai progettisti del verde e studenti di agraria o scuole di paesaggio, organizzati come singoli o in gruppo.
Il progettista/gruppo vincitore riceverà 500 euro (cinquecento euro) per il riallestimento del proprio giardino temporaneo.
Puoi scaricare il bando direttamente da qui, in formato PDF.

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Gli iris nani… sbocciati

Anche i piccoli iris nani sono sbocciati.
A pensare a quelli nel mio orto, che in estate svettano ad alte quote, questi sono veramente piccoli, quasi dei bonsai.

Una volta che sono sfioriti si prendono i bulbi e li si possono mettere in orto o in giardino, per la prossima fioritura.
Un’idea semplice ed economica per avere un po’ di primavera in casa nel periodo invernale 😉

iris nani

Il giacinto sbocciato

E basta avvicinarsi per sentirne l’intenso profumo.
La primavera si avvicina, le giornate sono più lunghe e un giacinto in casa aiuta a pensare al domani con più felicità.

Questo giacinto bianco staccava bene sulla scrivania scura. Una stella – anzi, una costellazione, visti i sui numerosissimi e profumati fiorellini – nella notte invernale.

giacinto

I giardini verticali: pareti verdi che arredano

La tecnica della costruzione dei giardini pensili, sviluppati quindi verticalmente, è presa dalla floricoltura dove le piante sono allevate con l’aiuto dei substrati idroponici. Il sistema permette di collegare la parte alta della pianta con la radice e, a differenza del suolo, non fornisce alla pianta cibo ma sostegno. Gli elementi nutritivi come minerali e microelementi come calcio e fosforo, vitali alle piante, sono forniti dall’acqua e non dal suolo.

Il giardino verticale è una tecnica che può essere sfruttata con successo nel progetto della realizzazione di un piccolo giardino o addirittura un orto sul proprio balcone, sfruttando non la grandezza in orizzontale di uno spazio ma la sua altezza. Si riesce così a godere non solo della fioritura delle piante preferite ma anche del profumo delle erbe aromatiche usate nella cucina mediterranea e se si osa, perché no, di qualche ortaggio appena raccolto. Oltre che incantare i sensi, un giardino verticale arreda anche, essendo una vera opera d’arte che respira, regola termicamente un ambiente e filtra depurando l’aria che respiriamo.

Paghera

La progettazione dei giardini pensili non è una tecnica nuova ma si hanno importanti testimonianze già nel 500 a.C. quando il re Nabucodonosor fece costruire i giardini pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo antico. Gli orientali affidavano ai giardini verticali scopi terapeutici ed estetici mentre ai giorni nostri i giardini verticali assumono significati diversi di una vitale importanza – si riesce con l’aiuto dei giardini sviluppati verticalmente, piccole oasi in città, a creare un legame con la terra e ritornare alle origini. Le proiezioni statistiche negli ultimi anni mostrano come l’80% della popolazione tra 50 anni vivrà in città – quindi una grande concentrazione di persone in spazi urbani inquinati e industrializzati. La progettazione del giardino verticale quindi, potrà essere d’aiuto per soddisfare realmente i bisogni delle persone che vivranno in città.

Le tecniche per progettare un giardino pensile sono più di una ma gli accorgimenti e i trucchi valgono in ogni realizzazione: coprendo le parti inferiori della parete verde con specie che amano l’umidità e lasciando alle sezioni superiori le piante che amano la luce solare e che sono meno influenzate dai cambiamenti stagionali, si può avere la ricetta del successo.
Le specie da usare nella realizzazione dei giardini verticali sono quelle microterme che resistono bene al freddo e hanno bisogno di media umidità ma si possono scegliere anche verdure come fagioli, piselli e pomodori, tutte piante che amano il sole e che devono crescere in verticale per produrre frutti sani.

Per maggiori informazioni sulla progettazione di giardini visitate il sito www.paghera.com

Paghera

Gardens of Switzerland

Grandi Giardini Italiani, forte del proprio know how nel settore dell’Horticultural tourism, ha voluto fondare Gardens of Switzerland, un’iniziativa che ha lo scopo di far conoscere e valorizzare i giardini presenti nei vari Cantoni della Confederazione Elvetica. Gardens of Switzerland, oltre a creare una rete di giardini visitabili, vuole contribuire ad una migliore conoscenza della storia dell’arte dei giardini e della botanica elvetica attraverso convegni, corsi e pubblicazioni dedicate.
In questo modo Grandi Giardini Italiani esporta know how culturale e crea un legame più stretto con un paese vicino come la Svizzera, che vanta un patrimonio notevole di giardini con un altissimo livello di manutenzione.

Caccia al tesoro botanico

Un evento di successo, ideato e organizzato da Grandi Giardini Italiani e Gardens of Switzerland per le famiglie è la Caccia al Tesoro Botanico, diventato ormai un appuntamento fisso per grandi e bambini.
Quest’anno si terrà il 6 aprile (Pasquetta) sia in Italia (Giardino Botanico Heller – Gardone Riviera, BS; Parco di Villa Carcano, Anzano del Parco – CO; Parco del Castello di Roncade – TV; Oasi di Galbusera Bianca, Rovagnate – LC; Villa Besana, Sirtori – LC; Rocca di Lonato del Garda – BS; Il Mosnel, Camignone di Passirano – BS; Villa Serra, Sant’Olcese – GE; Orto Botanico di Catania; Roseto Vacunae Rosae, Roccantica – RI; Palazzo Malingri di Bagnolo, Bagnolo Piemonte – CN; Oasi Zegna, Trivero – BI; Castello Ruspoli, Vignanello – VT; Castello di Miradolo, San Secondo di Pinerolo – TO; Villa Erba, Cernobbio – CO; Parco del Castello di Grazzano Visconti – PC; Villa Reale di Marlia – LU) che in Svizzera (Parco Scherrer – Morcote; Isole di Brissago).
A Isola del Garda (S. Felice del Benaco – BS), invece, la Caccia al Tesoro Botanico si terrà il 25 aprile.
Sarà un’ottima occasione per far avvicinare i bambini al giardino e alla natura, facendo loro scoprire e riconoscere in maniera giocosa gli alberi e le piante presenti nei parchi. Una vera e propria iniziazione alla botanica, con la possibilità anche di acquistare il loro primo “Erbario Grandi Giardini Italiani” per continuare il gioco anche a casa.
E mentre i bambini saranno impegnati nella Caccia al Tesoro Botanico, per gli adulti verranno proposte visite guidate alla scoperta dei giardini.

Per Informazioni
www.grandigiardini.it

6 nuovi giardini nella rete dei Grandi Giardini Italiani

Una notizia finalmente positiva dopo tutte le parole spese sulla crisi e sulla sua durata? Il turismo culturale registra dati in crescita e trend in aumento: è il settore del futuro.
Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, il comparto turistico internazionale nel 2013 ha infatti visto un incremento del 4,7% rispetto al 2012, con 1,087 miliardi di turisti. In questo trend si inserisce benissimo anche l’Italia che, nella graduatoria 2012 stilata dalla UNWTO delle destinazioni turistiche mondiali più frequentate, si posiziona al 5° posto per gli arrivi internazionali e al 6° posto per gli introiti valutari, dati che hanno registrato una ulteriore crescita nel 2013 e nel 2014 (dati provvisori).
Ma quali sono i principali mercati di provenienza dei turisti stranieri in Italia? Secondo l’ISTAT nel 2013 i turisti russi sono aumentati del 12,8% rispetto al 2012, i cinesi del 16,8% e gli australiani del 6,1%. Anche la Polonia mostra un dato significativo, con un aumento del 6,8%.

Un esempio virtuoso, che si inserisce perfettamente in questo settore in crescita e dalle grandi potenzialità è Grandi Giardini Italiani, la rete di giardini d’eccellenza fondata nel 1997 da Judith Wade, inglese di nascita ma italiana d’adozione.
Grandi Giardini Italiani, di cui fanno parte ben 122 giardini in 12 Regioni italiane, si pone infatti come riferimento per il cosiddetto Horticultural Tourism, un settore in costante espansione grazie all’interesse culturale crescente di Italiani e stranieri verso il patrimonio pubblico e privato costituito dagli splendidi giardini all’italiana di cui il nostro Paese è ricco. Un trend ormai inarrestabile, che nel 2014 ha registrato oltre 8 milioni di visitatori solo nei giardini della rete, con una grande affluenza di turisti dall’area tedesca (Germania, Austria, Svizzera) e dal Nord Europa (Olanda, Danimarca, Svezia) ma anche un aumento dei visitatori inglesi, francesi, russi, cinesi, statunitensi e australiani.

Grandi Giardini Italiani è un marchio di qualità e, grazie agli elevati standard di manutenzione e gestione richiesti ai giardini per entrare a far parte del network, è anche sinonimo di eccellenza e sensibilità alla cultura del verde.
Non solo: Judith Wade, dopo un’esperienza ventennale nel settore del marketing e della comunicazione, ha voluto creare un modello italiano di gestione dei beni culturali, con un’attitudine attiva e non passiva che mette a disposizione e fa circolare tra i proprietari e i curatori dei giardini della rete il know how per mettere a reddito i loro beni ottimizzandone la gestione, sviluppando servizi ed organizzando eventi.
Judith Wade crede fermamente nelle potenzialità del settore dei Beni Culturali in Italia: “Questa è però l’ultima possibilità che abbiamo per gestire e sviluppare il turismo culturale in Italia. La congiuntura socio-economica è favorevole e l’imprenditoria privata sta investendo nei beni culturali perché scorge delle opportunità importanti. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione, dobbiamo imparare a gestire con professionalità, know how e competenze il patrimonio culturale pubblico e privato italiano. I giardini che fanno parte della nostra rete lo stanno già facendo, anche grazie al supporto, alle conoscenze e alla visibilità che offriamo ai proprietari. Non riceviamo sovvenzioni pubbliche: Grandi Giardini Italiani è un’impresa che vuole valorizzare altre imprese nell’ambito del turismo culturale”.

Nel 2014 nei Grandi Giardini Italiani sono stati organizzati oltre 700 eventi.

I nuovi giardini nella rete Grandi Giardini Italiani

La rete di Grandi Giardini Italiani si amplia quest’anno con l’ingresso di ben 6 nuovi giardini: la splendida Oasi Zegna (Trivero, BI), lo spettacolare labirinto monumentale ideato e voluto da Franco Maria Ricci e dalla moglie Laura Casalis a Fontanellato (Fontanellato, PR), la raffinata Collezione Rossini (Briosco, MB), il magico Parco del Castello di Miradolo (San Secondo di Pinerolo, TO) e, infine, i Giardini Vaticani e le Ville Pontificie di Castel Gandolfo (Città del Vaticano).
Tutti i nuovi giardini aderiscono inoltre al progetto “100 Giardini per EXPO 2015”: un itinerario progettato da Grandi Giardini Italiani in occasione di EXPO Milano 2015, che guiderà i visitatori alla scoperta dei più bei giardini visitabili d’Italia e Canton Ticino con orti, vigneti e frutteti.

Oasi Zegna – Trivero, BI
L’Oasi Zegna, nata nel 1993 come progetto di valorizzazione ambientale su un’ampia area montana nelle Alpi Biellesi (100km2), oggi è diventata un toponimo. Attraversata dalla strada statale Panoramica Zegna, da Trivero (mt 800 di altitudine, sede ancora oggi del Lanificio Ermenegildo Zegna) alla Valle Cervo offre una spettacolare balconata sulla Pianura Padana e suggestivi scorci sull’Alta Val Sessera.
Costruita da Ermenegildo Zegna a partire dal 1938, la Panoramica attraversa uno splendido paesaggio caratterizzato da 500.000 conifere, centinaia di rododendri di varie specie e coloriture ed ortensie blu. Si segnalano in particolare la meravigliosa Conca dei Rododendri (periodo di fioritura metà maggio-metà giugno) curata prima da Pietro Porcinai e di recente da Paolo Pejrone, e il Bosco del Sorriso, sentiero ad anello per scoprire i benefici bioenergetici delle piante sull’organismo.

Il Labirinto di Franco Maria Ricci – Fontanellato, PR
Grazie all’editore Franco Maria Ricci, appassionato collezionista d’arte e di bibliofilia, e alla moglie Laura Casalis, a Fontanellato (PR) ha preso vita un affascinante labirinto monumentale.
Il dedalo, visitabile a partire da maggio 2015, ha una pianta a stella che ricopre 7 ettari, con migliaia di bambù di specie diverse. Ispirato alla forma classica dei labirinti romani, a quattro campi interconnessi che si sviluppano intorno a un quadrato centrale, il Labirinto Ricci introduce biforcazioni, bivi e vicoli ciechi, che nei labirinti romani non esistevano.
Sono presenti inoltre una galleria con una collezione d’arte e di bibliofilia dove scultura, pittura e libri convivono dando luogo a un museo eclettico unico nel suo genere, uno spazio per mostre temporanee, un bookshop, un ristorante, un caffè/bistrò, uno spaccio di gastronomia, ma anche ampie gallerie porticate, una cappella a forma di piramide, due ampie sale per eventi speciali, un salone dalle grandi vetrate aperte sul verde e anche due deliziose suites.
La Fondazione Franco Maria Ricci, proprietaria del Labirinto, promuove in particolare l’attività di carattere botanico, che tratta del restauro del paesaggio attraverso la diffusione del bambù, pianta robusta, esuberante e sempreverde adatta a facili maquillages paesaggistici.

Parco del Castello di Miradolo – San Secondo di Pinerolo, TO
Sede della Fondazione Cosso, il Castello di Miradolo è una dimora storica ai piedi delle colline di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone e della Val Pellice.
Un parco di oltre sei ettari, iniziato nel Settecento e ampliato nel corso dell’Ottocento, circonda il Castello. Ispirato al giardino informale inglese, il parco si caratterizza per una forma vagamente ovale arricchita e resa piacevole da anse di rigogliosa vegetazione che si affacciano su una grande radura centrale e che hanno sembianze paesaggistiche di gusto romantico. Da non perdere gli altissimi e meravigliosi Tassodi, il maestoso viale di Tigli che porta al grande prato centrale, le alte siepi di Bosso, l’alta Sequoia, il grande bosco di Bambù, l’antico Cedro del Libano e lo storico Ginkgo Biloba.

Collezione Rossini – Briosco, MB
La collezione Rossini è un vero e proprio parco di sculture, una raccolta di opere d’arte del secondo Novecento allestita open air, tra le colline della Brianza, creata da un appassionato collezionista ed imprenditore.
La raccolta riveste una notevole rilevanza nel panorama della scultura contemporanea poichè è caratterizzata da opere spesso realizzate appositamente per il contesto in cui sono collocate ed in stretta relazione con il collezionista stesso che, nella maggior parte dei casi, intrattiene con gli artisti rapporti duraturi di amicizia, configurandosi come un vero e proprio mecenate.
Il Parco espone opere realizzate da artisti come Rambelli, Minguzzi, Negri, Milani, Mirko, Pomodoro, Melotti e Turcato, Cascella, Consagra e César, Stähler, Dietman e Levolella.

Giardini Vaticani e Ville Pontificie di Castel Gandolfo (Città del Vaticano)
Con un’estensione di circa 30 ettari sui 44 che compongono la superficie complessiva dello Stato della Città del Vaticano, l’impianto dei Giardini Vaticani risale alla seconda metà del 1200, quando papa Niccolò III Orsini (1277-1280), uomo di grande cultura e gran conoscitore di piante medicinali, fece realizzare un viridarium novum sul Colle Vaticano. Ancora oggi, così come all’epoca, i Giardini Vaticani si presentano come una sorta di hortus conclusus, in gran parte delimitati dalle mura erette tra i pontificati di Pio IV Medici (1559-1565) e Pio V Ghislieri (1566-1572). Arricchiti e decorati nel corso del tempo ad opera di vari Pontefici, i Giardini Vaticani sono il più antico impianto botanico d’Italia, realizzato dal grande Simone da Genova, dove tutt’oggi continuano a convivere piante mediterranee e fiori esotici di ogni specie, qui arrivate dai vari continenti; inoltre tra i prati, le siepi di bosso e gli alberi secolari si è nel tempo sviluppato un percorso devozionale dedicato alla Vergine Maria. Oggi resi disponibili ai visitatori, i Giardini Vaticani offrono la possibilità di ammirare una miriade di fontane, reperti archeologici, casine, torri e antiche mura incastonate nel verde.

Estendendosi per 55 ettari su una lingua di terra che dal cuore della cittadina di Castel Gandolfo si protrae sino ad Albano, le Ville Pontificie sono “zona extraterritoriale” dello Stato della Città del Vaticano. Esse si sviluppano sul versante sud occidentale del Lago di Albano, affacciandosi in posizione dominante sul Tirreno, proprio sopra i resti dell’Albanum Domitiani: una tra le più famose e grandiose ville dell’antichità, voluta dall’imperatore Domiziano (81-96 d.C.) come sua residenza di campagna. Il sito delle Ville Pontificie ha mantenuto nei secoli un destino importante, perché prima di divenire la meta estiva di molti Papi, è qui che sorgeva la leggendaria città di Alba Longa, che Tito Livio, Svetonio e Marziale hanno descritto come all’origine di Roma, per aver dato i natali ai gemelli Romolo e Remo.
Incantevoli in qualsiasi stagione dell’anno, le Ville Pontificie sono il risultato dell’unione di diverse proprietà. Al seicentesco Giardino del Moro, direttamente collegato al Palazzo Apostolico, nel 1773 è stata annessa Villa Cybo; mentre Villa Barberini, fatta costruire nel 1631, è pervenuta in forza del Trattato Lateranense del 1929. Rimasti abbandonati per settant’anni, in seguito alla fine dello Stato Pontificio (1870), a partire dal 1932 il Palazzo e le Ville Pontificie hanno subito una consistente trasformazione. Eccezionale e suggestivo è il percorso che si snoda nel contesto naturalistico ed archeologico che dal Giardino della Magnolia si estende fino alle terrazze panoramiche del Giardino del Belvedere, passando tra le rovine del Teatro e i resti del Criptoportico imperiale. E’ possibile visitare anche la Galleria dei Ritratti dei Pontefici, sita nel Palazzo Apostolico.

(Estratto dal testo a cura del dott. Sandro Barbagallo, Curatore del Reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani).

L’elenco completo dei giardini che aderiscono al network e le schede dettagliate sono reperibili sul sito www.grandigiardini.it

Una vasetto di primule

Un nome che è profezia di primavera.
Prima le primule e dopo… tutti gli altri. Sono ottime da mettere sul balcone o in giardino perché non temono il freddo. Potete trovarle di tutti i colori, scegliete quelli che più vi piacciono e fate belli e gioiosi i vostri balconi, le vostre camere o il vostro giardino.

Coltivazione in casa: in luogo fresco, luce solare filtrata o non diretta, concimate con prodotto liquido ogni 15 giorni circa, annaffiature abbondanti;
Coltivazione in giardino: terreno acido e ben concimato (sostanze organiche), esposizione in semi ombra in zona riparata.

primule

Arredare con i fiori

Quale migliore forma di design naturale, quale migliore oggetto sinestesico, quale migliore omaggio all’armonia dei colori… se non un fiore?

Un fiore è un oggetto vivo, che porta vita.
Lo potete mettere dove volete – attenzione però, non vicino a stufe e termsifoni o in angoli della casa troppo bui.

Potete scegliere il fiore o la pianta che preferite, aggiungendo un tono di colore e di vita alla vostra casa. Febbraio è uno dei periodi migliori per portare un fiore in casa. Tra poco arriverà primavera e questo fiore ce lo ricorderà ogni giorno, facendoci presagire e immaginare i primi raggi di sole che risveglieranno piante e insetti di giardino e orto.

Questi fiori che vedete in foto sono iris che ben si staccano dal bianco del mobile, Una volta bocciati e sfioriti porterò i bulbi in giardino e li interrerò. Magia delle piante con bulbi. Si addormentano in inverno e sbocciano in primavera estate. Poche cure, se non un po’ d’acqua quando sono in vaso. In giardino questi fiori resistono anche senza il nostro intervento, ma un po’ d’acqua in caso di estati torride e senza piogge.

iris