Sì, perché quella tavola gli sembra un bell’orto di oggetti e tessuti. Forme e colori che si raggruppano, sommergono, avvicinano in modo casuale e causale. Aghi, fili, stoffe, forbici, cartoncini di carta colorata. Quante cose, quante cose.
Ma un po’ di confusione ogni tanto ci vuole, perché prima dell’ordine c’è il disordine…