È molto bello, di legno, con le porticine che si aprono, e tante illustrazioni natalizie.
Ma ad ogni porta che apre gli sembra che il PIL scenda e che aumenti la disoccupazione. Siamo in un periodo di cambiamenti economici e sociali, pensa OG. Resistere e andare avanti sono le sue parole d’ordine, mentre giorno per giorno apre le altre porticine.
Poi ci sarà il nuovo anno e, non per sembrar troppo pessimista, gli viene in mente quel famoso testo leopardiano… (che non vi cito perché so che lo conoscete e perché in precedenti post ne ho sicuramente parlato).
mi viene in mente che quando si aprono le porticine è possibile fare il gesto inverso, chiudendole. ma ad un pil che scende come si può trovare il modo di farlo risalire? chiudendo anche lì la porticina? dura la vita sotto natale!
Ciao Mizaar,
sì è vero, è dura, ma come dice OG bisogna resistere. Reinventarsi la vita. Aiutarsi. E ormai non credo più che il PIL possa – o debba per forza – risalire. Siamo in un periodo di cambiamenti socio economici, ma non per forza cambiare significa ritornare alle posizioni del passato, al concetto di vita e di stili di vita del passato. Dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo, possibilmente che ci migliori internamente – e poi, va da sé, esternamente. Credo anche che l’epoca del consumismo sia finita – anche se dipende anche da lei il rialzo del PIL. Non vorrei annoiarti troppo con questi miei pensieri, e ti ringrazio per il commento. A presto,
Davide