E non smette mai di stupirmi. Guardate questo bagigio (= arachide. Dall’arabo “habb-agiz”= mandorle buone).
Sembra un’ochetta? Per me sì.
Anche nella sua banale quotidianità la Natura è fonte di ispirazione e stupefazione.
Un piccolo bagigio che diventa un’ochetta!
Un piccolo post su un piccolo bagigio. Nient’altro.
che meraviglia! io mi porto a casa sempre mille legnetti, dalla spiaggia, perchè mi sembrano qualcosa, poi li dimentico nella macchina di mia sorella, che si lamenta perchè per lei non sono che banali legnetti!
Bella storia missglisso, molto divertente. Forse un giorno, esasperata da quei legnetti, tua sorella ci costruirà qualcosa. Mi ricorda una storiellina dove un uomo passava la frontiera con un carretto pieno di fieno e i doganieri controllavano tutto il fieno per vedere se trovavano qualcosa di contrabbando. Una, due, tre… cento volte. Finchè si stancarono e lo lasciarono passare. Quell’uomo contrabbandava carriole!
A presto,
Davide
MA DAI!!!!!!!!
CONFESSA E’ UNA CREAZIONE IN PANNO LENCI DI TUA MOGLIE
CIAO LILIANA
@Liliana: purtroppo, cara Liliana, questa volta devo deluderti ;-(
È proprio un bagigio! Ho provato a chiedere a mia moglie che me lo vestisse in pannolenci a mo’ di paperina, ma si è rifiutata a priori e lo stesso bagigio si è rifiutato perché non gli piacciono “queste carnevalate!” (testuali sue parole, anche se ci avviciniamo a carnevale 😉
A presto e grazie ancora per questi tuoi divertenti commenti
Davide
grazie a te per l’arguzia delle tue riflessioni
in questo momento di m….da sono una boccata di aria sana
saluti liliana