Si scrive pannolenci ma si legge Natale. Mia moglie si sta dando da fare per il mercatino di Natale della Scuola Elementare, e la casa ha cominciato a riempirsi di pannolenci.
Ritagli di vari colori, forme abbozzate, meringhe non ancora fissate sopra le tortine. Fili sparsi – rossi, verdi, azzurri – sui tappeti (lì stanno anche bene), sul divano, sopra la tavola, sui mobili, nel letto – perché mia moglie prima di addormentarsi cuce qualche meringa.
Il mio Natale, da qualche anno a questa parte, è associato direttamente al pannolenci. Non me ne dispiace, anzi.
«Quest’anno nuovi pezzi!» mi ha detto misteriosamente mia moglie.
Cosa saranno? Dai ritagli sopra al tavolo non riesco a capirlo. Curiosità…
CURIOSITA’ CURIOSITA’ aspettiamo insieme,
anche io sono curiosa di vedere il risultato finale
son affascinanti le creazioni di tua moglie e mi ricordano i miei anni di collegio quando
nell’ora di economia domestica si lavorava anche con il PANNOLENCI
molti anni fa!!!
LILIANA
Ciao Liliana, oggi ho visto la “sorpresa”. Appena ho un po’ di tempo faccio una foto e un post. Merita! Grazie del commento e a presto,
Davide