Nascono i germogli e le nuove foglie, sbocciano i primi fiorellini nell’orto, gli uccelli volano nel cielo gioiosi.
E pian piano da sotto le foglie di alberi e rovi fan capolino tanti insetti, a noi ortolani più o meno simpatici ma sempre utili. Cominciamo questo viaggio dalla finta ape? La finta ape? Certo.
Le mosche sono antipatiche a tutti e qualcuno si è già chiesto che ruolo possano avere nel Creato, così questa mosca, per non essere oggetto di scherzi, illazioni pseudo filosofiche o ancora peggio di racchettate o trappole mortali, ha deciso di passare inosservata travestendosi da ape, e se ne sta calma e pacifica su di una foglia come se niente fosse.
«Beata lei» dicono con un po’ di invidia mista ad odio i mosconi più grossi e più brutti che le volano freneticamente accanto.
Un autentico genio!!!
Fantastica foto….
Ciao francesca
@ Zappatore a Tokyo: la necessità aguzza l’ingegno! 😉
@ Francesca: grazie Francesca.
a presto,
Davide
Forte la mosca con la maglietta da ape!
Da me sembrano esserci meno insetti del solito.
Sul glicine pochissimi, pensare che l’anno scorso era ricoperto di api, vespe, bombi e strani isettoni neri.
Unica eccezzione purtroppo, sono proprio le mosche.
Ce ne sono un sacco.
A volte sento un gran rumore, ho scoperto essere mia madre che tenta di acchiappare le mosche sui vetri e su ogni dove con una vecchia paletta.
Per la scarsità di lumache invece, mi hanno detto che è stato il gelo a decimarle, non io.
Meglio così.
@ Maddalena: attenta agli “strani insettoni neri”, potrebbero essere calabroni.Che la scarsità di insetti sia da attribuire alle rigide temperature di febbraio/marzo? MI sbilancio: vedrai che presto, con i primi caldi, arriveranno anche tanti insetti volanti.
A presto,
Davide
su google immagini calabrone nero, compare proprio quell’insettone.
Speriamo non punga i bambini, soprattutto l’ultimo, visto che più o meno è delle stesse dimensioni!
L’insettone nero è la xilopa violacea, o ape legnaiola (Xylocopa violacea), un’ape solitaria conosciuta anche come gavarone o, a volte, calabrone nero.
Nera con riflessi cangianti e peli sparsi, 2-3 cm di lunghezza e volo rumoroso fanno sì che possa intimorire ma assolutamente non è aggressiva (bisogna quasi schiacciarla perchè reagisca) e comunque il veleno è scarsamente tossico e il pomfo non è eccessivamente doloroso e guarisce presto.
Fantastico Zoropsis! Sei il benvenuto. Piacciono anche a me gli artropodi brutti – o belli, dipende dai punti di vista – solo che non ho le tue profonde conoscenze, e a volte mi accontento di un nome generico.
Grazie ancora,
Davide
Ma è un piacere, e mi sento lusingato! 🙂
Il piacere è mio: ho inserito il tuo blog tra i miei link utili perché merita. Quando vuoi passare di qui a trovarmi… sei il benvenuto.
A presto,
Davide
non è una mosca, dovrebbe essere una sirfide