Gli orti felici di Roma

Si chiama Zappataromana, ed è un nuovo portale dedicato a tutte quelle persone che vogliono iniziare a coltivare un orto.

Una bellissima iniziativa che coinvolge i cittadini romani di ogni età e professione.
È con piacere che faccio uno spazio su questo blog per parlarne: significa che la cultura dell’orto sta crescendo, che molte persone vogliono riappropriarsi della propria terra, la vogliono vedere fertile e rigogliosa, vogliono mangiare prodotti a Km zero, e soprattutto vogliono dedicare una parte del loro tempo ad un’attività – che come ci ricorda TroppoBarba in un suo simpatico post – è non solo utile ma salutare.

Scusate l’entusiasmo, ma è da qualche anno che curo questo blog cercando di infondere la cultura della terra, dei prodotti a km zero, dei profumi e degli odori dimenticati e, perché no?, anche un po’ di autosufficienza… e quando vedo crescere iniziative come quella di Zappataromana il cuore mi si apre e provo un sereno senso di pace – adesso forse sto esagerando, ma qualche volta esagerare non guasta.

Ecco dunque, in sintesi, il significato dell’iniziativa:

Si tratta di una mappa on line che censisce oltre 90 realtà di orti e giardini condivisi a Roma, autogestiti con un prevalente carattere di socialità e di creazione di spazio pubblico.
Per ognuna delle realtà segnalate sulla mappa, una foto e una breve descrizione. Chi prende spunto dall’orto/giardino per lavorare con i disabili, chi per reinserire lavoratori in mobilità, chi per l’autoproduzione o l’educazione ambientale, chi per fare un presidio contro la speculazione edilizia, chi per creare una oasi di relax, chi per decoro o chi, semplicemente, per coltivare un piccolo pezzo di terra da solo o in compagnia.

Vi invito caldamente a visitare il sito www.zappataromana.net, dove è disponibile un manuale online che aiuta il cittadino ad avviare un orto o un giardino condiviso.

Zappataromana

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3 pensieri riguardo “Gli orti felici di Roma

  1. Grazie per questo post che, come romana, mi fa essere orgogliosa, almeno per una volta, dei miei concittadini.
    Io vado spesso ad acquistare le verdure presso Eut-orto che dista da casa solo 10′ (a piedi). In questo progetto sono impegnati gli ex-lavoratori della Eutelia-Olivetti che coltivano un terreno concesso dall’Istituto di Agraria “Giuseppe Garibaldi”.
    Oltre a mangiare delle buone verdure si sostiene la riconversione!!!!
    A presto
    Silvana

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