Dicembre è diventato il mese dei tramonti rosa:
Quest’anno la neve si vede poco anche in montagna. Qui in città il cielo è sereno, splende il sole, i ghiaccioli nell’orto non li ho ancora visti. Mi rimangono solo i tramonti rosa, bellissimi, sul un cielo blu oltremare scuro che è un incanto, e le sagome delle montagne che si stagliano scure come giganti addormentati.
Perché non ci mostri una foto di questi tramonti rosa, Davide?
Perché per adesso preferisco gustarmi la visione diretta, e poi il ricordo.
Io quando fotografo oggetti e persone ho bisogno di entrare – in qualche modo – in contatto diretto, forse empatico, con loro. I tramonti rosa ancora non riesco a fotografarli come vorrei… pazientate, e intanto osservateli voi stessi.
Ci sono momenti, di gioia interiore, in cui la fotografia limita la visione, riduce gli orizzonti, ferma l’attimo e lo priva della sua storia.
E’ vero, Davide, meglio non aver fretta e attendere qualche tempo, godere dell’evento e poi, se è proprio il caso, fotografare.
Un amico carissimo, che ha fatto della sua passione per la fotografia, la sua professione, durante i nostri incontri non fa mai foto perchè sostiene che gli scatti più belli sono quelli che rimangono nella mente.
A presto
Silvana