La foto di una foto

Oltre l’apparenza, dove si cela la sostanza del contenuto?
Quello che appare è quello che effettivamente è? O tra l’essere e l’apparire esista una iato incolmabile, che sfugge alle possibili descrizioni del mio linguaggio?
Come posso sentire gli oggetti nella loro sostanza? E come posso descrivere qualcosa di indicibile?
E, ancora, cosa c’è prima del linguaggio?
Quando il bambino era bambino era l’epoca delle domande.
Recita una nota poesia di Peter Handke.
Ma molte domande rimangono anche da adulti, perché non hanno trovato risposta.
Così, guardando questa seconda foto della foto, quelle domande si ripropongono. E ancora una volta, non trovano risposta. Forse perché non esiste una risposta, o forse perché la risposta è un’altra domanda.

E allora ho la sensazione come di perdermi lungo un sentiero dove le strade si biforcano in continuazione. Porteranno nello stesso giardino? Lungo questo sentiero perdersi è piacevole, perché si scoprono in continuazione nuove cose. Vi siete mai persi lungo le stradine di Venezia? È piacevole, forse è meglio che seguire una cartina topografica.

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