L’achillea è esplosa

di Maddalena Barattini

Il mese di giugno mi sembra il migliore per l’orto.
Tutto è rigoglioso, verdissimo, ogni giorno un’esplosione di colori. Ma proprio un’esplosione vera!
Guardate nella foto i fiori d’Achillea, sembrano fuochi d’artificio! Gialli, rossi, fioriscono in successione, le foglioline leggere fanno da sfondo. È una pianta bellissima, è sopravvissuta all’inverno e si diffonde veloce.

Dietro svettano l’alcea, fiorita rosa acceso, e una salvia altissima con i fiori lilla.
Poco più in là, sempre lilla, i fiori di melanzana.
I lamponi rossi e i mirtilli viola occhieggiano vicini alla clematide; in basso la borragine blu elettrico.
Che belli i fiori delle patate, svettano in cima al verde delle foglie, bianchi con il loro pistillo giallo oro al centro.
E gialli sono anche i fiori dei pomodori, presagio di felicità.
Ai loro piedi, come speravo, sono nati i nasturzi, con fiori dai colori sgargianti, gialli, arancioni e qualcuno rosso, belle le foglie rotonde, che cercano il sole.
Anche il pisello odoroso è fiorito, del suo bel rosa tenero. Si chiama pisello odoroso perchè profuma di miele e di paradiso.
Pure il cespuglio di margherite sta esplodendo, i boccioli sono rotondi, come bombe. Per ora, le ha contate la mia bambina, ne son fiorite 13.

Mia madre lega i pomodori, la testa bassa, si vedono solo i bigodini, gialli, rossi, blu, fermati dai becchi d’oca, altrettanto variopinti. È il fiore più strano dell’orto.

Achillea fiorita

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5 pensieri riguardo “L’achillea è esplosa

  1. bella, sembra davvero un fuoco d’artificio. L’ho pensato anch’io dopo che ho visto la foto e prima di leggere quello che avevi scritto.

  2. grazie! è una bella pianta.
    E’ proprio vero che sembra un fuoco d’artificio.
    Per me che ho abitato a Genova tanti anni sono i fuochi di San Giovanni.
    Vi mando una poesia di Caproni, per festeggiare il solstizio d’estate
    SAN GIOVAMBATTISTA

    Tersa per chiari fuochi
    festosi, la notte odora
    acre, di sugheri arsi
    e di fumo.

    Intorno a un falò d’estate
    imita selvagge grida
    uno stuolo di bimbi.

    S’illuminano come esclamate,
    ad ogni scoppio di razzo,
    le chiare donne sbracciate
    ai balconi.

    (Voci e canzoni cancella
    la brezza: fra poco il fuoco
    si spenge. Ma io sento ancora
    fresco sulla mia pelle il vento
    d’una fanciulla passatami a fianco
    di corsa).

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