CITES (Convention on International Trade in Endangered Species)

Comunicazione di servizio (o quasi).
A proposito dei bulbi che possiamo trovare nel loro habitat naturale, è giusto sapere che, per garantirne la sopravvivenza, è stato sancito l’accordo internazionale CITES, che ha lo scopo di risolvere il problema della raccolta indiscriminata di piante dal loro naturale habitat e quindi di preservare le specie e garantirne la sopravvivenza. Senza una licenza CITES è illegale portare in coltura generi presi in natura cone Narcissus, Cyclamen, Galanthus, Sternbergia. I bulbi coltivati e propagati da ceppi non selvatici non sono invece soggetti al CITES. In questo modo si garantisce la sopravvivenza in natura delle specie ma non ci si priva neppure della soddisfazione di veder fiorire le bulbose nei nostri giardini.
Per maggiori info: www.cites.org (in inglese).

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2 pensieri riguardo “CITES (Convention on International Trade in Endangered Species)

  1. Buono a sapersi. Nel mio uliveto nascono spontanei gli anemoni e i muscari ma in casa coltivo solo quelli ottenuti partendo da bulbi acquistati al vivaio.
    Per quanto riguarda gli animali, in casa sono quasi oggetto di derisione perchè “allevo” le formiche ovvero, nel giardino della casa di Otranto, spargo sempre le briciole del pane al limite estremo del giardino. Le formiche sono talmente impegnate a fare bottino lì , che si sono abituate e, in 13 anni, non sono mai entrate all’interno della casa.
    Se non conosci il vecchio film di Herzog “Dove sognano le formiche verdi”, ti lo consiglio di vederlo!
    Ciao
    Silvana

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