La campagna al mattino / The country in the morning

Alberi spogli, campi desolati, il sole già nato, verso le otto, ma ancora assonnato. Si copre con le nubi quasi fossero coperte e piumini.
«Ancora cinque minuti – sembra dire – poi mi alzo. Senti che freddo!»

Due gradi sotto zero. Io mi aggiro lungo gli argini del fiume con treppiede in una mano e macchina fotografica a tracolla. L’altra mano la tengo in tasca, cercando di scaldarmi le dita.
Non c’è nessuno in giro. Strano, penso. Ma forse di domenica molti preferiscono stare a letto.

Trees bare, desolate fields, the sun was born at about eight, but still sleepy. Is covered with clouds almost like blankets and quilts.
“Another five minutes – seems to say – then I get up. ”

Two degrees below zero. I wander along the banks of the river with tripod in one hand and camera strap. The other hand I keep in my pocket, trying to warm my fingers.
There’s no one around. Strange, I think. But maybe on Sunday, people prefer to stay in bed.

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