Tristissimi giardini

Un titolo non certo allettante per chi cerca una narrativa facile e di svago con tema il giardinaggio. Eppure questo libro meritava di essere comperato, vuoi perché già avevo letto un’opera dello stesso autore, vuoi perché ho trovato il titolo sulla bellissima bibliografia ragionata nel blog di Lidia Zitara, Giardinaggio irregolare – che vi invito a leggere, se ne avete voglia.

Ma perché questi giardini sono “tristissimi”? Perché vengono indagati, con sguardo acuto e disincantato, all’interno dei quel fenomeno generale chiamato “nord-est”. E siccome io sono del nord-est, di Vicenza, un libro così lo volevo leggere. Non so quanto la cosa (il nord-est) possa interessarvi, ma ve lo consiglio comunque.

“[…] i nuovi giardini tendano ad assomigliare in modo impressionante a quei «rendering», anch’essi uno standard, che si trovano esposti nelle vetrine delle sempre più numerose agenzie immobiliari che impestano la periferia diffusa.”
(TREVISAN, VITALIANO, Tristissimi giardini, Editori Laterza, Roma-Bari 2010, pagg. 46-47)

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2 pensieri riguardo “Tristissimi giardini

  1. Il sito di Livia è molto bello. Alcuni suoi articoli, come quello sulle praterie, sulle rose, o la bibliografia appunto, sono utilissimi.
    Anche il suo libro Giardiniere per diletto, mi è piaciuto, è uno dei primi libri sul giardinaggio che io ho letto. Me lo aveva consigliato il mio libraio.
    Sono a metà dell’anno del giardiniere, che mi diverte, poi sempre in tema naturale, ho iniziato cacce sottili di Ernst Junger, ma è ancora troppo presto per consigliarlo.
    Notte!

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