Come potare il melograno

Con questo post spero di riuscire a comunicare il giusto modo di potare un melograno affiché possa produrre frutti. La vedo come un’impresa difficile, forse più facile a fare che a spiegare, vuoi perché ogni albero merita una cura personalizzata, vuoi perché altri fattori contribuiscono alla crescita e alla fruttificazione di un melograno – temperatura, esposizione alla luce, terreno ben drenato, ecc. Tuttavia ci provo e ringrazio già adesso chi vorrà commentare questo post con ulteriori consigli che posso aver dimenticato. Cominciamo.

Forma e funzione
Lo scopo della potatura è quello di permettere alla pianta di fruttificare e di dargli una forma desiderata, che permetta un buon raccolto. La luce solare deve raggiungere tutti i frutti così da portarli a maturazione – tagliare in questo caso i rami che sfregano tra loro e non lasciano passare abbastanza luce.

Quando potare?
La potatura va eseguita prima della ripresa vegetativa. Mesi come ottobre o novembre sono i più indicati.

Come potare?
La potatura non deve essere nè scarsa, nè eccessiva. Nel primo caso si produrrebbe un’eccessiva fruttificazione, stancando l’albero. Inoltre si corre il rischio che alcuni rami, dato l’eccessivo peso dei frutti, si spezzino. Nel caso di una potatura eccessiva, il risultato è una crescita vegetativa vigorosa a discapito della produzione di frutti. State nella via di mezzo – come dicono i saggi.

Cosa potare?
Scegliete alcuni rami principali che costituiranno la struttura portante della vostra pianta. Andate poi a togliere quei rami secchi o che non hanno dato frutto, quelli che si incrociano sfregandosi tra di loro, quelli che crescono verso l’alto. Andranno tagliati anche quei rametti che hanno fruttificato. Tenete presente che i fiori e poi i frutti del melograno si formano proprio sui rametti corti delle ramificazioni laterali. Se quindi avete un ramo dritto e lungo potatelo un po’, così da limitarne lo sviluppo in altezza e fare in modo che nascano ramificazioni laterali dalle quali spunteranno fiori e frutti.
La potatura va fatta con un angolo di taglio di circa 45°.
Se tagliate un ramo grosso con una sega non danneggiate lo sperone di corteccia o il collare.

I polloni ai piedi della pianta
Il melograno è un albero che può assumere anche fore di arbusto. Ai piedi della pianta crescono numerosi polloni che, se lasciati crescere, daranno alla pianta una forma ad arbusto. Se volete che il vostro melograno abbia una forma ad albero è necessario tagliarli. Questa operazione darà anche più vigore per la crescita della pianta nel periodo vegetativo.

Ecco alcuni esempi visivi per la potatura. Le linee rosse indicano il punto del taglio.

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Scaricatevi il calendario-sfondo scrivania di ottobre / Download the calendar-wallpaper

Qualche girno fa ho regalato ad un mio collega quattro melagrani – quattro come i passi nell’orto. Ho scelto i più grossi e i migliori perché un dono deve essere generoso e disinteressato. Il mio collega mi ha ringraziato, ma sua mamma ne è stata addirittura sorpresa e felice, perché mi ha detto che una volta se ne trovavano più di adesso e li si mangiava come frutti di stagione – mentre oggi ti mangi meloni, ananas e banane anche a Natale – vabbè… i tempi cambiano.

A voi mie lettori (quattro?) non posso regalare melagrane vere, quindi ho pensato comunque di farvi un regalo… più tecnologicamente evoluto, se volete – e non me ne voglia Marino se lui melagrane quest’anno non ne ha colte abbastanza, o forse niente affatto.
Cos’è dunque questo piccolo dono?

Uno sfondo scrivania che è anche un piccolo calendario, e spero sia di vostro gusto.

Dovevo trovare un soggetto da fotografare e la mia scelta è caduta sulle melagrane, che in questo periodo si colgono e si mangiano. Ed è anche uno dei frutti da me preferiti. Per il suo colore, per la sua forma, per i tanti chicchi rossi e saporiti che nasconde sotto la buccia – e non da ultimo per il suo significato simbolico.

Potete scaricarlo nei formati 1280×1024 e 1600×1200 pixel.
😉

A gift to readers for the month of October. A wallpaper that is also a small calendar, and I hope you taste.

I had to find a subject to photograph and my choice fell on pomegranates, which in this period will capture and eat. It is also one of my favorite fruits. For its color, its shape, for the many savory red beans.

You can download it in sizes: 1280×1024 and 1600×1200 pixels.

Piccola erba cresce

Questa è l’erba del mio giardino. Non cresce in altezza, ma si sviluppa in orizzontale. Teme il freddo – soprattutto le gelate, ma d’estate sa rigenerarsi. La consiglio a quanti non vogliano usare quelle fastidiose e rumorose falciaerba, che solitamente le metti in moto domenica mattima, o sabato pomeriggio, verso sera. Quando cerchi un po’ di tranquillità cominci a sentire un tosaerba funzionare. Poi ne senti un altro, e poi un altro ancora. I tuoi vicini decidono di tagliare l’erba quasi contemporaneamente.

Ah, dimenticavo. Come si chiama l’erba del mio giardino?
Dicondra repens.

Dulsic in fundo: quest’erba si può CALPESTARE LIBERAMENTE.

Come preparare il succo di melagrana / How to make pomegranate juice

Vi serve:
– melagrane
– uno spremi patate
– una tazza o una ciotola
– bicchieri
– un po’ di pazienza
– un po’ di tempo
Togliete i chicchi dalla melagrana.
Spremeteli – e attenti agli schizzi. Per questo è meglio usare una ciotola o una terrina.
Versate nei bicchieri.
Da servire a temperatura ambiente.

You need:
– Pomegranates
– A squeeze potatoes
– A cup or a bowl
– Glasses
– A little patience
– A bit of time
Remove the seeds from pomegranate.
Squeeze – and careful sketches. So it is better to use a bowl.
Put the juice in the glasses.

Le zucche nell’orto / The pumpkins in the garden

Mi sorge un dubbio: sono commestibili o sono decorative? Ce ne sono quattro, uguali. Nate per caso dal compost messo nel terreno la scorsa primavera.

E poi mi sorge un altro dubbio. Le prendo adesso o le lascio a maturare ancora qualche settimana?

I doubt arises: these pumpkins are edible or decorative? There are four equal.
Another dubt: I take now or leave them to mature a few weeks?

Incontri spinosi

Ieri sera, dopo le 23.00, ho fatto un inaspettato quanto felice incontro.
Spinoso sì, ma spine di piacere, se si può dire, nulla a che fare con dolore, sangue, sofferenza.

Il piccolo riccio – ma badate che non so esattamente se è proprio piccolo, né se è lo stesso che incontravo l’anno scorso nelle nottate estive, è “piccolo” perché è proprio bello – dicevo il piccolo riccio è ricomparso nel mio orto. Butto l’occhio sull’erba cipollina e ci vedo sopra una massa scura, grigio-nera.

Il riccio. Devo fargli una foto. Così corro di sopra a prendere la Nikon, l’obiettivo giusto era già montato. Questa volta accendo il flash – l’avrò usato sì e no cinque volte da quando mi sono comperato la D50.

Ecco che ritorno e il riccio non c’è più. Ma deve esserci, mi dico. Così mi addentro tra i finocchi cresciuti a più di un metro e mezzo d’altezza e lo scorgo nascosto sotto al rosmarino. Sapevo che non poteva fare le corse.

Mi avvicino, mi accuccio al suolo, mi avvicino ancora. Lui non si muove, credo sia impaurito, noto gli aculei del suo mantello protendersi a difesa. È immobile. Solo un attimo – cerco di dirgli mentalmente – solo due foto. Clic. Cambio focale. Clic di nuovo. Foto riuscita. Non voglio disturbarti ancora. Ti lascio catturare tutti gli insetti e meglio ancora le lumache che vuoi, che mi fai anche un piacere. E ti saluto. Ciao riccio. Mi ha fatto proprio piacere incontrarti e sapere che ancora bazzichi per il mio orticello.

La prima melagrana / The first pomegranate

Quando la melagrana è rossa, e comincia ad aprirsi, allora il frutto è pronto.
Questa è la prima melagrana del mio albero.
Ne seguiranno altre. Tutte rosse, spero tutte così buone.

When the pomegranate is red, and begins to open, then the fruit is ready.
This is the first of my pomegranate tree.
Others will follow. All red, so I hope all good.

I tagli all’orto – i lavori nell’orto di metà settembre

E almeno questa volta non si tratta di tagli economici.
Settembre – e poi anche ottobre – è il mese in cui si inizia a togliere – o appunto a tagliare – quelle colture che hanno compiuto il loro ciclo di maturazione.

Taglio molti rami di pomodoro, taglio la rucola, taglio i tralci di zucca… con lo scopo di permettere alla pianta di non disperdere energie in nuove sue diramazione e ai pochi frutti rimasti di maturare utilizzando le sue ultime risorse – eh sì, anche il sole scalda meno.

Taglierò in seguito anche quei rami del lampone che hanno fruttificato e quelli del melograno – qui andiamo al mese di ottobre. Un bel taglio di capelli anche al Ligustrum lucidum che non smette mai di fare nuovi rami e nuove foglie.