Tra gli ortaggi meno fortunati dell’orto il cavolo la fa da padrona. Da sempre.
Chi mai avrebbe potuto, nel Rinascimento, aver voluto come stemma araldico un cavolo?
Nessuno, ovvio. E allora lasciatemi fare un po’ di lodi a questo sfortunato ortaggio.
Il cavolo è ricco di sali minerali, potassio, zolfo, calcio, fosforo e magnesio. Si adatta a tutti i tipi di terreno e non ama la stagione calda. Da qui il proverbio:
Chi pon il cavolo in aprile
tutto il mondo se ne ride
Il cavolo ben si adatta e matura in climi rigidi. E in inverno, per le famiglie povere, è stato un alimento importante – quando non c’era altro, o poco, da mangiare.
La parola “cavolo” deriva dal latino tardo caulum, che deriva dal greco kaulos (gambo, stelo): in senso figurato significa “nulla, cosa da niente” (es. non ti do un cavolo).
E come mai tante espressioni come “testa di cavolo”, “non capisci un cavolo”, “cavoli miei!”?
Non certo per le caratteristiche della pianta, elogiate da Plinio e Columella. Quanto, forse, per un eufemismo: si usa la parola cavolo piuttosto che ca…
So che avete capito.
Veniamo ora alla mitologia. Un giorno Licurgo distrusse le vigne della sua terra. Dioniso lo scoprì e si arrabbiò così tanto da legare il povero Licurgo ad una pietra. Egli pianse, e dalle sue lacrime nacquero i cavoli, che da quel giorno furono antagonisti della vite. Come ci dice il Mattioli (I discorsi della materia medicinale, Venezia 1557):
Dissero Teofrasto, Varrone e Plinio che tanto odio è tra il cavolo e le viti che essendo piantato il cavolo appresso a un piede di vigna si discosta la vite meravigliosamente da quello.
Per i romani, ghiotti di cavoli, l’ortaggio era fonte di un ricco commersio e il cavolo era simbolo di prosperità e profitto.
Qualcuno tra i miei lettori è toscano e conosce il detto “portar cavoli a Legnaia” per significare un’azione improduttiva e inutile? Per chi non fosse toscano, sappia che a Legnaia si coltivavano e crescevano degli ottimi cavoli, che venivano poi venduti nei paesi limitrofi e a Firenze.
Infine un problem solving:
un contadino deve traghettare oltre un fiume un lupo, una capra e un cavolo. Sa che non può lasciarli da soli, perché il lupo vorrebbe mangiare la capra, e la capra vorrebbe mangiare il cavolo. Come farà il contadino a portarli di là dal fiume? E cioè a salvare capra e cavoli?
Alla prossima… e buona domenica.