Simile al muschio, questa sempreverde cresce dove meno te lo aspetti, in posti aridi e con poca terra. Appartiene ad una serie di piante di origine desertica, e mi è stata regalata da un mio amico in occasione del suo matrimonio – regalo molto originale.
Questa rosa è stata chiusa nella scatola da aprile, quando il mio amico si è sposato, fino ad oggi. Sette mesi senza luce e acqua. Ma può resistere senza acqua e senza terra per anni.
Immaginate questa rosa in una ambiente desertico. Rocce, sabbia, sassi… e finalmente una goccia di verde. Forse, più di tutte le nostre rose occidentali, questa rosa di Jericho è un vero emblema di prosperità e fecondità, se non altro perché cresce su un terreno arido, dove la vita sempre apparentemente impossibile.
Nella foto sopra potete vedere la pianta appena uscita dalla confezione, con le foglie richiuse a riccio su se stessa, e con le foglie che cominciano ad aprirsi (foto sotto) e a colorarsi di verde – dopo aver messo mezzo centrimetro d’acqua nel vaso. Le foglie hanno la parvenza di velluto, e come centro tavola diventa quasi parte della tovaglia.
L’acqua va data per due-tre giorni di seguito. Poi si lascerà che l’acqua si asciughi, e la rosa di Jericho tornerà a seccarsi e a richiudere nuovamente le foglie. Quando vorremo farla sbocciare, basterà fornirla d’acqua. È una pianta ottima per chi non ha la più tenue tonalità di verde nel suo pollice: quando si va in vacanza, in estate, non sussistono preoccupazioni . Che si secchi pure, al ritorno basterà un po’ d’acqua per farla sbocciare nuovamente.
Infine consentitemi due brevi collegamenti a dei siti internet legati a questa pianta.
Il primo è quello dell’Associazione Amici dei Bambini, che ha preso la Rosa di Jericho come suo simbolo: essa rappresenta “la vita che non muore mai e l’amore che può farla rifiorire”.
http://www.aibi.it
Il secondo distribuisce questa rosa come prodotto solidale e contribuisce al sostegno dell’Associazione citata sopra.
http://ecotoys.it
Buona giornata